fine flashback(11)

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"e chi a detto che mi interessa"
mi ero persa così tanto nel parlare con lo sconosciuto che mi ero dimenticata del mio patrigno controllo sperando che non mi stesse seguendo mi giro agitata e lo trovo alla fine della via,

guardo lo sconosciuto preoccupata non sapendo che fare con lui si guarda intorno e lo vede lo fissa per qualche secondo, si gira e mi fissa
"chi è quello che ci sta fissando con sguardo omicida"
domanda serio
"nessuno"
rispondo velocemente
sento chiamarmi da quello che dovrebbe essere mio patrigno

"ehi puttana che c'è ora parli pure con gli sconosciuti"
mi giro e me lo ritrovo davanti
"si è un problema"
mi fissa pensando a che dire
" proprio come tua madre"
ora mi ha proprio raggiunto il limite
" ti do un ultimo avvertimento tu parla ancora di mamma così è ti spacco la faccia"
fa 2 o 3 passi davanti a me
"ancora non lo hai capito ora si starà scopando qualcuno invece che stare con sua figlia"

gli tiro un pugno dritto in faccia, si massaggia il naso per il dolore quando si riprende si rende conto di quello che ho fatto ,
vedo la mano alzarsi per tirarmi uno schiaffo chiudo gli occhi, ma l'impatto non arriva li riapro e vedo lo sconosciuto davanti a me che sta tenendo il braccio del mio patrigno a penzoloni
"quindi sei tu la causa dei suoi lividi"
dice con tono serio e autoritario,
quando il mio patrigno sta per ribattere prendo per mano lo sconosciuto e corro verso il parco dove andavo da piccola appena arrivo lo lascio bruscamente

"che cazzo ti salta per la testa eh"
dico puntando un dito sul suo petto
"te lo dico e te lo ripeto non devi immischiarti nei miei problemi"
alza le mani come per darmi uno schiaffo chiudo gli occhi distinto ma al posto dello schiaffo mi arriva una carezza sulla guancia

"hai sofferto così tanto è non hai detto niente a nessuno sei forte ragazzina"
mi guarda come se fossi il suo tesoro riapro gli occhi e me lo ritrovo a un passo dalla mia faccia mi ha dato un bacio sulla guancia rimango sconvolta qualcuno per la prima volta mi sta dando dell'affetto

vedo che estrae dalla tasca un ciondolo con una spirale e prende un filo e me lo allaccia al collo
"ricordati non sei sola quando avrai paura o ne avrei bisogno stringilo così forte da soffocarlo,

sorrido senza farlo vedere pensandoci anch'io avevo qualcosa del genere in tasca a dire il vero si tratta della mia bussola ,la tiro fuori dalla tasca e gliela porgo
"quando avrai bisogno di aiuto guarda la bussola ti aiuterà a trovare la strada giusta e se cadrai rialzati costi quel che costi"
sorrido per la prima da quando lo conosco dopodiché mi giro e me ne vado verso casa
fine Flashback

a perfect disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora