Capitolo 11

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Edward pov:

Sono le otto di sera e Valentina ancora dorme la giornata di oggi l'ha stancata molto, ma fare l'amore con lei non ha prezzo...è così tanto stretta è calda che vorrei ritornare lì dentro in un secondo, ma devo trattenere i miei impulsi animaleschi ancora per un pò.,
La guardo sembra una bambina ma dentro si nasconde una ragazzina tanto matura quanto immatura, oggi ha rischiato molto a stare da sola in quel bar, al solo pensiero mi sale la voglia di punirla con la mia bella cintura di cuoio.
Valentina:ciao
Il suono della sua voce mi risveglia completamente dai miei pensieri mentre i suoi capelli sono tutti arruffati.
Io:ben svegliata dormigliona
le dico sorridendo non prima di stamparle un bacio sulla fronte.
Lei si solleva leggermente e tra le lenzuola nota una macchia di sangue, subito si alza in piedi ma una fitta al basso ventre la fa leggermente piegare.
Ecco quando entro dentro qualche ragazza l'effetto che faccio...figuriamoci una vergine.
Valentina:cose quel sangue?perché mi fa male?
Dice con gli occhi lucidi dalla paura
Io:principessa è tutto normale sia il sangue che il dolore che provi, sei molto stretta e io sono abbastanza "dotato" quindi va tutto bene.
Lei mi guarda spaventata e si siede nel letto tenendosi una mano sulla pancia, non dovrebbe essere così spaventata non fa educazione sessuale a scuola?
Mi alzo dal letto per dirigermi difronte a lei è una donna va tutto bene perché non lo capisce?
Io: va tutto bene Valentina smettila di piangerti addosso
Uso un tono calmo evitando di risultare troppo "duro"
Valentina: cosa? va tutto bene?c'è del mio sangue sul nostro letto, non mi pento dell'atto in sé perché è stato stupendo però forse potevi andarci più piano mister "so tutto io"
Usa un tono un pò arrogante che non mi va giù
Io:ti calmi o vuoi che uso i miei metodi Valentina?
Dico già stanco di questo discorso.
Valentina:certo se non faccio come dici tu mi punisci, sei un maniaco del controllo e tutti devono fare come vuoi tu, non ti sopporto più.
Alza il tono della voce mentre che si avvicina a me con tono di sfida.
Giuro ora rientro dentro di lei e le faccio capire cosa significa il vero dolore.
Non ho il tempo di ribattere che suona il campanello, chi può essere?
Io:non scendere e vestiti
Dico serio prima di uscire dalla camera.
Addosso ho solo un pantalone di tuta ma il campanello suona dinuovo quindi non perdo tempo a cercare la maglietta e mi dirigo verso la porta che appena apro trovo le due persone che meno volevo incontrare...le amiche di Valentina.
Io:ciao ragazze, vi serve qualcosa?
Dico cercando di non essere troppo "brutale"
Beatrice:da te nulla abbiamo bisogno di Valentina dove possiamo trovarla?
Ma perché ormai tutti credono di avere il permesso di parlami così?
Io:no ragazze mi dispiace, non potete entrare Valentina non sta tanto bene
Spero che capiscono al primo colpo mi secca ripetere due volte le cose.
Valentina:ragazze???
Dice urlando da sopra le scale ma perché nessuno mi ascolta.
Valentina scende correndo facendo qualche faccia dolorante e io faccio un sorrisetto bastardo questo piccolo "dolore" che prova non mi dispiace per nulla.
Valentina:entrate entrate
Dice guardandomi nei occhi lo sta facendo apposta.
Arianna: ma veramente il tuo ragazzo aveva detto che stavi male...
Dice imbarazzata al massimo, lei mi sembra più calma Valentina non poteva essere così?
Valentina:ma no sto benissimo, entrate
Dice sorridendo, così le due ragazze entrano e io sbuffo sonoramente.
Beatrice:perché non sei pronta? Stasera c'è la festa di Marco gli avevi promesso che ci saresti stata Valentina...
Dice in modo abbastanza fastidioso il tutto ma la mia attenzione non è rivolta a come lo dice ma a cosa dice.
Io:come scusa? Quale festa?
Mi rivolgo subito a Valentina che sembra caduta dalle nuvole, all'inizio la vedo debole sta barcollando non sa che dire, poi il coraggio le viene tutto insieme.
Valentina: mio dio mi ero dimenticata, chiama Marco e digli che ritardiamo mi vado subito a fare la doccia.
Dice frettolosamente per poi cercare di scappare sopra ma la blocco dal polso
Io: Dove credi di andare tu? Chi cazzo è Marco? Tu non esci finiscila di dire cazzate.
Le dico in modo abbastanza arrabbiato, questo qui è la prima volta che lo sento nominare e spero anche l'ultima.
Beatrice:non credi di essere un tantino aggressivo? Marco va dietro alla tua ragazza da mesi ormai...sai però quale la cosa bella? Valentina d'altro canto ci sta tranquillamente con lui senza dirgli che è fidanzata.
Dice tutto in maniera molto smorfiosa quasi fastidiosa ma è più fastidioso quel che dice, mentre stringo ancora più forte il polso della ragazza che ho accanto guardo le altre due in cagnesco
Io:ok l'orario delle visite è finito potete andare via.
Loro non ci pensano due volte ed escono chiudendo la porta.
Che amiche di merda onestamente.
Io: voglio la verità Valentina, sono stanco di questi tuoi giochetti.
Non sto mentendo, tutte le ragazze che ho avuto non erano così...lei è diversa e mi fa dannatamente impazzire.
Valentina:hai sentito no?quello che ha detto Beatrice è la verità
Dice con occhi di sfida, lei non mi teme è questa cosa mi fa incazzare da morire
Io:tu lo sai vero che sei chiusa in una casa con il più grande Mafioso di questo fottuto stato no?ti rendi conto, che posso distruggerti in un secondo in mille modi differenti? Devi smetterla di sottovalutarmi solo perché sei la mia fidanzata intesi? Da domani smetti di andare a scuola. Prima che ribatti decisione chiusa non voglio sentire lamentare, fila in camera adesso.
Dico stringendo ancora di più il suo piccolo polso che quasi rischio di romperlo, i suoi occhi diventano lucidi sta per piangere ma stavolta non cedo.
Io:ti ho detto di salire in camera ora!
Dico serio, lasciandole il polso.
Valentina:che intendi "domani smetti di andare a scuola"?
Finalmente inizia a capire come stanno le cose.
Io:hai capito bene, un mio amico fa il professore verrà a farti lezioni a casa. Sotto ovviamente il mio controllo
Dico sorridendo da bastardo, la scuola è un posto pieno di maschi senza ritegno e lei una bambina troppo capricciosa...
Io:ora sali in camera, non voglio vederti.
Mi guarda con le lacrime hai occhi e subito scappa via...mi dispiace trattarla così ma sta superando un pò troppo i limiti...

Ciaooo, scusate la lunga assenza❤️

-𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑖𝑏𝑖𝑡𝑜- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora