Capitolo 12

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Valentina pov:

Alla fine non mentiva, veramente mi ha ritirato da scuola.
Cerco di non disperarmi ancora mentre mi vesto, lui decide cosa devo fare per me?siamo scesi a questi livelli? Beatrice non doveva dire quelle cose davanti a lui;
È passata una settimana da quel giorno, una settimana che non gli rivolgo la parola se non per cose estremamente necessarie, una settimana che non ci baciamo, una settimana di merda.
Sono le otto e mezza del mattino e alle nove ho l'appuntamento con il mio "professore" privato che odio con tutto il mio cuore.
Edward:Ti ho preparato la colazione è sul tavolo in cucina, io sono nel mio ufficio, appena arriva Enzo voglio già vederti con i libri delle materie di oggi intesi?
Mi parla ormai con freddezza, non so se mi odia o prova solo tanta delusione nei miei confronti...
Io faccio uscire un lieve "va bene" e lui esce dalla stanza.
Faremo pace?
Finisco di prepararmi con una semplice tuta e felpa e scendo in cucina, dove mangio la mia brioscina e il succo alla pesca;
Ancora non ci credo che mi ha tolto dalla scuola, ritirato il telefono, vietato di vedere le mie amiche...tutto questo per una litigata? Oppure è stato quello che ha detto Beatrice?
Alle nove spaccate suona il campanello, e Edward scende le scale in tutto il suo fascino...
Devo trovare un modo per farlo tornare come era prima.
Letteralmente non so cosa voglia.
Dovrei odiarlo per come mi ha trattato, invece ora lo guardo e vorrei solo fare pace.
Un rumore mi fa sussultare notando i maschi appena entranti in cucina, mi alzo per salutare Enzo e mentre loro parlano di non so cosa mi risiedo.
Le lezioni durano solo 4 ore, ma sto qui non mi lascia un minuto in pace.
Edward ci saluta e il "professore" si siede accanto a me, ovviamente anche in cucina ci sono le telecamere collegate al suo computer per questo mi lascia senza troppa paura,poi diciamo la verità se dovesse solo sfiorarmi probabilmente morirebbe.
Iniziamo con delle semplici funzioni di matematica che già mi mandano in confusione.
Enzo:dai Valentina le abbiamo fatte ieri non sono difficili.
Cerca di motivarmi ma non so proprio in voglia oggi...
Io prendo la penna in mano ma alcune lacrime scendono da sole, voglio tornare a scuola dalle mie amiche.
Enzo:Vale, che succede?
Si avvicina a me mentre mi alza il mento con due dita, questo gesto così delicato mi dà un pochetto di coraggio per raccontargli di Edward.
Io:Edward non mi calcola più, sono la sua fidanzata no? Non sono una sua prigioniera perché non mi parla? Non mi parla più Enzo. Sono stanca lui è tuo amico puoi provare a parlarci?
Chiedo nella speranza che lui possa aggiustare qualcosa, ma sono consapevole che l'unica che può aggiustare qualcosa sono io.
Enzo mi guarda in modo strano come se sa perfettamente cosa ci vorrebbe per far sbloccare Edward.
Lui prende un foglio è inizia a scrivere qualcosa, perché non parla?
Mi passa il foglio e lo leggo con gli occhi.

So perfettamente cosa ci vuole, segui il mio discorso.
Lui ti adora, infatti la prima cosa che mi ha detto quando mi ha assunto è stata proprio "ricordarti Enzo che Valentina è mia".
Lui in questo momento ci starà guardando per questo motivo non sto usando la voce.
Dobbiamo solo fargli credere che tu ci stai provando con me e viceversa, fidati scenderà in un attimo.
Se sei d'accordo di "si ho capito questa funzione leggendo la regola".
Incomincio io.

Lo guardo, sono sicura di volerlo fare?
Si.
Voglio che Edward ritorna ad amarmi,magari così potrò convincerlo a mandarmi dinuovo a scuola.

Io:si ho capito questa funzione leggendo la regola.
Lo guardo e mi scappa una risatina che cerco di attutire;
Se voglio la normalità devo far uscire tutto il mio lato da stronza provocatrice.
Enzo:perché non vieni con me a pranzo?
Dice allungando una mano verso la mia spalla
Io:sarebbe un'ottima idea sai? Non esco da questa cosa da troppo tempo.
Cerco di sembrare più seria possibile ma mi viene troppo da ridere.
.
.
.
Nel frattempo Edward pov:

Sto finendo di firmare delle pratiche per aumentare i territori, poi devo chiamare il mio braccio destro per avvisarlo che fra qualche settimana dovrà prendere il controllo per qualche giorno; voglio portare la mia bambina in un posto tutto nostro.
Sarò stato stronzo a ritirarla da scuola ma avrò avuto anche i miei motivi per farlo.
La signorina deve capire chi decide.
Un mio amico le sta facendo da insegnante è molto bravo e soprattutto mi fido, in un piccola percentuale ma mi fido.
Mentre penso questo riapro la scheda con le videocamere di tutta casa e clicco sulla "cucina"
C'è silenzio tra di loro, forse lui l'avrà rimproverata per qualcosa?
Valentina:quindi mi porti fuori a pranzo?
Il suo tono sembra provocatorio e quasi seducente
Che cazzo?
Enzo:certamente tesoruccio
Mentre lo dice allunga il braccio verso la sua schiena...sto realmente vedendo questo?
Mi alzo come un pazzo per uccidere entrambi, ma la cosa non mi convince assolutamente, conosco da troppo tempo Enzo non ci proverebbe mai con la mia fidanzata futura moglie.
Ritorno seduto e mando indietro di qualche minuto la registrazione cercando di trovare una spiegazione più lecita.
Valentina gli sta dicendo che non le parlo più con prima, piccolina mia fatti due domande no?
Conosco lo sguardo di Enzo, vuole farmi credere qualcosa che non è
Cerco di allargare la telecamere sul foglio che le sta passando, ma non riesco a mettere a fuoco.
Valentina fa una risatina troppo fastidiosa e poi pronuncia una frase che sembra a memoria: "si ho capito questa funzione leggendo la regola"
Giuro ammazzo Enzo per sta inutile idea.
Continuo a guardare la registrazione, finché capisco perfettamente che è una falsa.
Decido di scendere facendo finta di non aver visto nulla, vediamo chi gioca adesso signorina.
Appena entro in cucina Valentina mi guarda con quei suoi occhi enormi che potrei benissimo perdermi.
Io:Enzo apposto con le lezioni?
Dico calmo rivolgendomi al mio amico che si è intromesso in cose non sue.
Enzo:si si tutto ok
Mi guarda sospettoso, ma non dice nulla
Stiamo in silenzio finché Valentina prende parola.
Valentina:non mangio a casa Edward
La sua frase arriva alle mie orecchie come una secchiata d'acqua ghiacciata.
Io:come scusa?
Mi nostro calmo solo perché davanti c'è Enzo.
La mia fidanzata mi deve portare rispetto quello che lei non sta facendo da settimane ormai.
Valentina:hai sentito bene, non ripeto le cose due volte
Il suo tono così arrogante mi manda letteralmente su tutte le furie.
Io:Valentina vedi di darti una calmata, tu non esci a pranzo sei in punizione non ricordi?
Parlo mentre prendo una sigaretta dalla mia tasca, non mi piace fumare tanto meno davanti a lei o in casa, ma devo rimanere calmo.
Valentina: Enzo mi presta più attenzioni di te sai? Mi tocca in maniera più delicata di te.
Mentre dice queste parole vorrei solamente ucciderla.
Vorrei uccidere soprattutto Enzo per la sua idea da cazzone.
Io:Valentina sali in camera e non scendere fino a nuovo ordine.
Uso un tono fermo che non accetta repliche.
Lei sembra capirmi a volo e per una volta fa come dico e sale subito su.
Io:mi spieghi cosa cazzo volevi fare?
chiedo subito a Enzo senza troppi giri di parola.
L

ui senza problemi si alza e si poggia sul tavolo senza un minimo di timore;
Enzo:è una ragazzina Edward, facci pace e non fare lo stronzo.
Ma perché ormai mi dicono tutti cosa fare?
Enzo:senti io volevo solo aiutarla, era più che scontato che avresti capito che era una finta, ma sti cazzi sali su e calma quella poveretta.
Dice calmo prima di prendere la sua roba e andar via.
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Forse ha ragione? Dovrei trattarla meglio?
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alla prossimaaaaa❤

-𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑖𝑏𝑖𝑡𝑜- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora