W • Why are you hiding from me?

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La serata è andata male, come tutte le sere. Credo di aver detto troppo a Mike e ad El. Nessuno doveva sapere niente. Non sono riuscito a rispondere alle chiamate di El e neanche a quelle di Max e di Dus, che doveva essere l'unico a sapere del mio problema. Ho deciso di chiamare Eddie visto che Jonathan ieri sera non è tornato a casa, probabilmente per aiutare la mamma o cose così, fatto sta che non è tornato. Sento un clacson ed esco, come sempre, dalla finestra. Sto quasi per cadere ma mi tengo in equilibrio, senza fare troppo rumore mi dirigo verso la macchina del mio amico. «Will il saggio vuole salire o stare li impalato a non fare niente?» chiede «Salgo, salgo» rispondo. Ci dirigiamo verso scuola facendo prima un giro al bar. «Quindi ti piace Mike?» chiede Eddie «Che!?» contrabbatto «Sù Byers, non si sorride in quel modo solo per amicizia» specifica «Non sono gay!» urlo «Sei letteralmente innamorato Will» continua «È un ragazzo, e poi-» provo a convincerlo «Mi stai provando a convincere?» chiede «Eddie! Mi credi così-» mi interrompe «A te piace quella parte del corpo Will» ride «Sei disgustoso.» concludo incrociando le braccia. Arriviamo a destinazione e mi incammino verso la classe di francese che, è sempre, alla prima ora. «Te l'ho farò ammettere Byers!» mi urla Eddie da dietro. Entro dentro scuola andando diretto dal mio armadietto. «Will» sobbalzo «Max! Mi hai spaventato!» esclamo «Ieri sei andato via prima e non hai risposto alle chiamate, Dustin è preoccupato-» spiega «-e tu hai un livido intorno all'occhio, tuo padre ha di nuovo alzato le mani?» mi domanda «Potrebbe averlo fatto» dico, «Dovresti coprirlo, Dustin si preoccuperebbe troppo» suggerisce «Come pensi di coprirlo?» chiedo «Bhe-» cerca nel suo zaino «-io ho questi», «Trucchi? Davvero?» domando «Davvero.» prende del, credo, fondotinta, «Iniziamo». Vedo Mike avvicinarsi a noi «Max, dietro di te» lei si gira «Wheeler!» esclama cercando di coprire il mio volto con la sua testa. Non ha nenache il bisogno di alzarsi sulle punte, siamo della stessa altezza. «Cosa fate?» chiede «Assolutamente nulla» continua lei. Per non farmi vedere apro lo sportellino dell'armadietto e lo uso per coprirmi la faccia facendo finta di cercare qualcosa. «Will come stai?» chiede nuovamente lui «I-o sto alla grande». Sento dei passi avvicinarsi a me, subito dopo dei sussurri «Oggi ho l'ora libera e vado a fare i provini per la squadra di basket della scuola, prima potremmo parlare di tuo padre...» sento la sua mano sulla mia spalla «Mike va tutto bene-» vedo la sua mano nel mio armadietto che poggia un bigliettino e che poi viene levata «Ci vediamo dopo» dice allontanandosi da noi due. Sospiro tirando fuori la mia testa dall'armadietto. «Non sapevo fossi Gay, Will» mi dice «Aspetta cosa?» mi stupisco «Cosa avete tutti oggi? Prima Eddie poi tu» sono scontroso «Will sei del tutto rosso» sorride. Mi paralizzo. Alzo le mani per toccare le mie guancie, mi accorgo che sono accaldate. «Potrebbe essere qualunque altro ragazzo, non mi piace Mike, e poi lui è fidanzato con Eleven» spiego «Tutte cazzate Will. Dai non è una tragedia e poi che ne sai-» la interrompo «Non mi piace Mike!» urlo. Cala il silenzio e prendo rumorosamente lo ziano posato precedentemente a terra e mi incammino verso l'aula di francese. «Will! Il trucco!» mi risponde da dietro le spalle. Torno in dietro e aspetto la fine di quella spennellata di fondotinta. Vado in classe prendendo, stranamente, il banco più lontano dalla cattedra. «Bonjour!» si alza la classe «Bonjour! Commençons tout de suite la leçon, ouvrez le livre à la page trente-huit» inizia la professoressa.

Passano trequarti d'ora e la voce del preside interrompe la lezione «William Byers è atteso in presidenza» tutti gli sguardi della scuola sono rivolti verso di me.Mi alzo ed esco dalla classe. Attraverso i corridoi della scuola trovandomi davanti la porta della prsidenza. La apro. «Ti avevo avvertito William» vedo mio padre, provo a dire qualcosa «Tu non dovresti esser-» mi arriva un pugno nello stomaco «Aspetta Lonnie!» cerco di urlare «Avevo detto di restare specificatamente a casa» mi prende il collo della divisa «Ora nessuno potrà salvarti come ha fatto Jonathan, siamo solo io e te». La porta improvvisamente viene aperta. È Dustin accompagnato da Lucas e Mike «Che succede qui?» dice Lucas «Sparite ragazzini» dice «Andate via da qui» cerco di parlargi. Guardo Dus andare fuori scuola mentre Lucas e Mike cercano di aiutarmi «Lascialo!» eslama Mike «Andate a polemizzare da un'altra parte» continua stringendo sempre di più il mio colletto. Ormai o sedici anni, ma non ho ancora le forze per battermi con lui. «Dustin sta chiamando la polizia!» urla Lucas «Non ho la minima paura di voi! Ora andate via!» avanza verso Mike «Che succede qui?» veniamo interrotti dallo sceriffo «Lei non può stare qui, è una scuola!» continua «Sono qui per mio figlio» spiega Lonnie «Intanto lo lasci andare!» parte una discussione tra i due per poi far intromettere anche il preside.

«Aiutate il ragazzo e andate via da qui» lo sceriffo Hopper si rivolge ai miei amici. Dustin e Lucas mi aiutano ad alzarmi e corriamo verso l'uscita. Ci sediamo sulle altalene. «G-razie» dico «No! Non devi dire nulla» dice Dus «Stai bene?» mi si avvicina Mike «S-to benone» gli sorrido «Come mai hai la pelle più chiara intorno l'occhio?» chiede Lucas. Mi paralizzo. «Oh questa-» indico l'occhio «-non è niente» concludo. Mike, incerto della mia risposa, posa la sua mano vicino il mio occhio accarezzando la parte coperta dal fondotinta. Vede il livido. «Tu in quella casa non torni!» si rivolge a me guardando Dustin e Lucas «Vieni da me, ho un letto in più, per mia madre andrà bene!» continua «Non ti lascio solo con tuo padre» conclude, «Mike ma se lo scoprisse-» mi interrompe «Correremo il rischio» mi prende la mano tremolante «Insieme» conclude.

Finiamo scuola ed io e Mike andiamo per prendere le bici e andrare a casa Wheeler «Seguimi» mi dice pedalando verso una via familiare. «Ecco, siamo arrivati» mi fermo un secondo, «Che succede?» mi chiede «Abito due vialetti più avanti» mi sorride «Buon a sapersi Byers!» saliamo le scalette di casa. «Sono a casa» dice Mike «Oh, non mi hai detto che avresti portato ospiti» dice una donna bionda con i ricci «Lui è un mio amico, si chiama Will. Può rimanere qui per dormire?» chiede Mike alla madre «Certo, Will fai come fosse casa tua» mi dice «G-razie» balbetto «Noi scendiamo nel semiterrato» dice Mike «Non fate tanto rumore, Holly dorme» risponde la madre «Tranquilla mamma» conclude Mike. Scendiamo rumorosamente le scale e costruiamo un fortino con i cuscini. Per il resto della serata avviamo un film e infine ci addormentiamo con la TV ancora accesa.

È stata proprio una bella serata

Angolo Autrice
Byler Byler Byler Byler e ancora Byler.
Su Will perfino gli altri se ne sono accorti.

𝐈 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐛𝐞 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐥𝐨𝐯𝐞 [ɪɴ ʀᴇᴠɪsᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora