M • Don't grow up, you are always so beautiful as a child

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Lo sento lamentarsi affianco al letto «Mike alzati, hai detto che ci saremmo svegliati prima per essere in tempo per la colazione» mi scuote «Mhmh» annuisco senza pensarci troppo «Mikeeee» mi gira verso di lui «Will altri due minuti» chiedo «Hai detto così anche cinque minuti fa» mette il broncio «Mh» socchiudo gli occhi «Va bene» prende la decisione di baciarmi mettendosi a cavalcioni sopra di me «Che fai, non mi sono ancora lavato i denti» mi sveglio completamente «Si, ma era l'unico modo che avevo per svegliarti» mi bacia di nuovo «Ora andiamo?» mi alzo a mezzo busto «Mi hai fatto iniziare la giornata nel miglior modo possibile» gli sorrido mentre piano piano sbottono i suoi jeans «Mettiti una maglietta» posa le sue mani suoi miei pettorali ed io le poso sui suoi fianchi «Ti amo» dico mentre incollo lentamente le nostre labbra «Ti amo anch'io deficente» conclude approfondendo il bacio.

Scendiamo a fare colazione quando è già quasi finito tutto. Non vedendo nessuno che mi sitia leggermente simpatico prendo un tavolo a due e aspetto Will con la sua colazione. «Solo un uovo?» domando «Si, non ho molta fame» ammette «Will dovresti mangiare» spiego «Davvero, non mi va nulla» cerco di farlo raggionare «Davvero» ripete. Mi alzo in piedi alla ricerca di qualcosa da bere e mi imbatto in Troy «Ti dispiace?» per sbaglio gli faccio cadere l'acqua «No, non mi dispiace» prendo un bicchiere anch'io «Sei con Byers? Come sta?» chiede «Si. Bene, senza di te.» mi blocca il polso «Vi siete limonati questa mattina?» mi libero «Anche se fosse? Troy, caro Troy, dovresti veramente andare in psicologia, magari al più presto» me ne vado di lì. «Volevi metterci altro tempo per un bicchiere d'acqua?» chiede il mio ragazzo «C'era fila» quando mi siedo blocco il suo piede con le mie gambe «Pff...» mette la sua forchetta in bocca.

Lascio Will andare da Max mentre io vado da Dustin. «Mike» mi ferma una ragazza «Probabilmente non sai chi sono ma io e delle mie amiche stiamo organizzando una festa a cui ti invito, nella nona camera al secondo piano alle otto di questa sera. Puoi portatre chi vuoi anche se credo di aver già invitato tutti» mi saluta mentre va via «Amico, hai fatto colpo?» domanda da dietro Dustin «No, non credo? C'è una festa-» mi interrompe «Oh, hanno inviatato anche te, sarà divertente» dice «Beh, se ne sei convinto, io ne dubito fortemente» concludo.

Entro in camera dopo una passeggiata con Dustin e vedo Will in bagno con l'accappatoio «Ehi amore» mi appoggio alla porta del bagno «Ciao» balbetta «Mi hanno inviatato ad una festa» mi spiega «Anche tu allora» dico «Mhmh» annuisce. Mi avvicino a lui e gli tolgo l'accappatoio scoprendo il suo pantaloncino e nient'altro. Metto le mani sulla sua schiena e inizio a baciarlo prendendolo in braccio passo per passo. Le gocce dei suoi capelli mi scendono lungo il viso. «Mi sei mancato» gli bacio la guancia «È passata solo un'ora» mette le sue braccia sulle mie spalle «Non dirmelo» gli sorrido «Mi fai scendere?» chiede «Sei troppo basso per scendere da solo» gli prendo la mano e mi piego per farlo scendere «Vado a vestirmi» esce dal bagno ed io guardo il vuoto sorridendo.

«Amore» tolgo lo sguardo dalla TV «Hai dei calzini in più?» dice «Si, vedi nella valigia» la indico e lui si mette a frugare «Perchè hai dei... profilattici?» si gira verso di me «Aspetta- Niente!» mi alzo in piedi e glieli levo dalle mani «T-» lo interrompo «Non dire nulla» li metto nella mia tasca «Non ho parlato» dice «Si ecco- meglio così» abbasso la testa «Perché li hai portati?» mi si avvicina mettendo le sue mani sui miei fianchi «Perché noi- lascia stare è una cosa stupida» sbatto le braccia sul mio bacino «Ehi, siamo due ragazzi, non sarebbero comunque servite» spiega lui «Non sembri sorpreso, e non mi stai urlando contro, tu non sei il William che conosco io» mi sembra troppo sospetto «Pensi che tu sia il solo ad aver pensato che noi due avremmo potuto farlo?» mi guarda negli occhi «Si, credevo di si» ammetto «Sono un adolescente anch'io, Micheal. Non sei l'unico ad avere strani pensieri e diversi sentimenti che ti sfrecciano nella testa, non sei l'unico che ha bisogno di essere amato.» si poggia al tavolo «Lo so...» guardo i suoi piedi «...tieni, i tuoi calzini» glieli metto nelle mani «Mike non intendevo quello» mi sdraio sul letto «Scusa, sono uno stronzo lo so-» inizia a insultarsi ma io lo fermo «Abbiamo già parlato di questo, smettila di chiedere scusa» mi giro a guardarlo «Vieni qui» si avvicina «Vuoi vedere qualcosa?» lo stringo a me «Quello che vuoi» sento i suoi respiri sul mio collo «Va bene» concludo.

Ci accorgiamo di essere in ritardo e mentre io cerco di abbinare i colori Will ha già pronto il suo outfit. Mette le sue pratiche converse e mi aspetta sul ciglio della porta. «Amore sbrigati» mi precipito da lui e prima di aprire la porta ci baciamo come per augurarci buona fortuna. Scendiamo insieme fino al secondo piano e cerchiamo la nona stanza. Quando la troviamo Will bussa alla porta e nell'attesa gli stringo la mano. Si apre la porta «Ben arrivati ragazzi». quando entriamo nella stanza ci rendiamo conto che è tre volte più grande della nostra. Io prendo una coca-cola e seguo Will a ruota ovunque voglia andare.

Dopo poco vediamo El e Max entrare e subito dopo arrivano Dus e Lucas. «In anticipo?» ci chiede El «No, siamo arrivati in ritardo, ma voi lo siete di più» spiega Will «Si, hai ragione» ridacchia El. Più tardi ci allontaniamo dal gruppo. Mentre tutti parlano io e Will ci teniamo la mano e vaghiamo per la stanza. «Un attimo di attenzione, per favore!» la proprietaria della stanza interrompe la festa «Se tutti siete d'accordo, possiamo giocare ad un gioco» tutta la stanza annuisce «Okay, ascoltatemi» inizia a spiegare «Il gioco consiste nel capire chi si bacia» si interrompe «Copriremo con queste bende due persone a caso in questa sala» le mostra alzando il braccio «A quel punto dovete baciarvi e indovinare chi siete a vicenda.» continua «Ci metteremo in cerchio e chiuderete gli occhi così quando sceglieremo due di voi non capirete subito chi siete» conclude. Tutti accettano.
Ci mettiamo in cerchio e i primi ad iniziare sono due ragazze sconosciute. Passati un paio di giri sento qualcuno afferrarmi il braccio e apro gli occhi «Vieni» mi sussurra, io mi alzo in piedi e mentre una delle due ragazze mi benda vedo qualcun'altro alzarsi, ma non capisco chi sia. «Siamo pronti» la ragazza mi mette le mani sulle spalle e mi accompagna al centro del cerchio. Sento tutt'intorno a me ridere. Quando mi avvicino per far incollare le nostre labbra capisco subito chi sia. Il suo profumo, le sue labbra, il suo fiato e la sua saliva combaciano alla perfezione con quelle di Will. Abbozzo un leggerissimo sorriso e continuo a baciarlo per farlo sentire in imbarazzo. Will cerca di tirarsi indietro senza farsi vedere ma io continuo indistrurbato. Quando si lascia andare poso le mie mani sul suo bacino e lui si avvicina a me, continuiamo a baciarci finche non sentiamo «Tempo scaduto» a quel punto ci tolgono le bende e apriamo gli occhi. «Non sembri sorpreso, Wheeler» commenta uno degli stupidi amici di Walsh. Will si stacca da me e si posiziona all'opposto del cerchio, rispetto a dove mi trovo io, chiaramente arrossato.

Finita la festa vedo il mio chierico scendere le scale per uscire fuori. Prima che lo possa seguire vengo spintonato da Troy che lo insegue mentre io sono sopra la moquette per colpa sua. Mi alzo in piedi e li inseguo. Lo vedo fuori fissare il vuoto, non sembra nulla di chè ma è davvero adorabile quando pensa. Troy lo interrompe prendendogli la mano ma Will la stacca immediatamente. Non ha la minima intenzione di tradirmi, e questo lo so, ed è per questo che lo amo.

Sono quasi le quattro di mattina e il mio ragazzo è tornato da due ore ma è fuori il balcone e non ha la minima intenzione di parlarmi, anche se neanche io ci ho provato... «Ehi, cucciolo» prendo le coperte del letto ed esco fuori il balcone «Perché non vieni a dormire, e da ore che sei qui fuori» lo avvolgo dentro esse «È la mattina del ventidue marzo» mi dice «Si, lo so» bacio la sua guancia «È la mattina del mio compleanno» mi blocco «Scherzi, vero? Ci conosciamo da ormai otto o più mesi e tu solo ora me lo dici? William Byers considerati un ragazzo morto» inizia a ridere «Ti amo» posa la testa sul mio petto «È ovvio che ti amo anch'io ma ti uccido ugualmente» sono ancora scioccato. Will mi da un leggero bacio e io gli sorrido «Buon compleanno» lo abbraccio «Buon diciassettesimo compleanno amore» ripeto. Abbasso la testa per baciarlo e incrocio le nostre lingue subito dopo averlo preso in braccio e appoggiato sopra la ringhiera reggendolo ancora. «Ti stai addormentando» affermo infilando le mie mani dentro la sua maglia «Mh» annuisce. Quando entriamo si butta sul letto mentre io mi cambio. «Amore mettiti il pigiama» sussurro «Piccoletto?» noto che non mi risponde «Will?» mi sdraio di fianco a lui «Stai già dormendo» affermo mentre lo avvicino a me. Sposto la sua frangia dalla sua fronte e massaggio il suo collo mentre lo bacio di tanto in tanto.

Il mio bellissimo bimbo è diventato grande ormai.

Angolo Autricə
Che bellini che sono... aaaaa non ho idee.

𝐈 𝐰𝐢𝐥𝐥 𝐛𝐞 𝐲𝐨𝐮𝐫 𝐬𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐥𝐨𝐯𝐞 [ɪɴ ʀᴇᴠɪsᴏɴᴇ] ᵇʸˡᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora