5 - Chiese, sentiri e verità nascoste

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- Che caldo, ma non ci sono sorgenti di acqua fresca o quanto meno normali all'inferno? - si lamentò Skeleton.
Erano in fondo due ore soltanto che avevano lasciato il limbo con delle tunica pulite, degli zaini con abiti di ricambio ed il regalo che Nico aveva lasciato ai ragazzi. Sebbene Nico non avesse ancora rimesso piede tra i vivi, sapeva che non poteva lasciare che i suoi cari affrontassero l'inferno senza nulla sen non dei vestiti lerci.
Al kit di sopravvivenza infatti non mancava nulla. C'erano acqua e armi insieme a croci e scorte di acqua santa e acqua ossigenata. Insomma erano pronti a tutto, tranne al fatto che Skeleton poetesse finire la sua borraccia in meno di cinque minuti dalla partenza.
- Skeleton sei senza speranze. - disse Nadja passandogli da bere.
- Uh acqua... - disse lui. Poi bevendo mentre Virginia e PigSlayer facevano strada.
Skeleton guardò il pavimento. Un insieme di mattonelle grandi sulle quali sembravano scritte le promesse più belle di sempre, anche se alcune sembravano ripetitive.
Skeketon si mise a osservarle una a una. PigSlayer con fare rude lo destò dalla lettura facendo girare le ragazze.
- Ma mi volevi staccare la testa forse? - chiese Skeleton guardando l'uomo cinghiale.
- Skeleton non leggere. Quelle sono le intenzioni di peccato. Ogni uomo che pecchi in quella che gli uomini chiamano buona fede, trova il suo proposito qui. Delle buone intenzioni è lastricato l'inferno. È nella sua natura mostrare il peggio dell'umanità. Ogni volta che l'uomo pecca ignaro di peccare crea un nuovo frammento di questo lastricato. Nessuno è esente dal peccare e sbagliare, specie in buona fede. - disse Virginia.
Nadja su chinò a toccare quelle incisioni. Notò ben presto come alcune sembrano fresche di stesura e altre antiche, ma in ogni caso, le scritte lampeggiavano come se sotto di esse vi fosse un albero di Natale demoniaco che irradiava luci verdi, rosse, nere e oro.
- Virginia, queste incisioni sono antichissime o sbaglio? - chiese Nadja.
- Non sbagli... - disse lei. - ... quelle risalgono ai tempi di Pandora e di Eva. Risalgono agli albori del peccato stesso. - disse la ragazza passando poi avanti. Nadja sembrò poco convinta della cosa.
Si capacitava di quanto potenti potessero essere quelle scritte. Eppure sembrava che ogni rigo fosse una frase eroica.

Dietro le ragazze, i ragazzi sembravano litigare amorevolmente come due fratelli, eppure Skeleton non sembrava aver dimenticato suo fratello, anzi in cuor suo, ne sentiva una tremenda nostalgia.

Lungo il percorso mentre i ragazzi sembravano giocare e divertirsi, Nadja cercava di non leggere nessuno di quei righi che alla sola vista davano piacere. La cosa non sfuggì alle attenzioni di Virginia.
- Resisti Nadja. Questo lastricato ti indice a peccare e ti fa desiderare di rimanere all'inferno. Pensa che il piacere che senti ora è tutto falso... - disse la ragazza cercando destare le attenzioni di Nadja. Dal canto suo sapeva che tutte quelle parole erano si forte tentazione che nemmeno i più grandi uomini che avevano viaggiato per l'aldilà, vi avevano resistito.
Alla fine Nadja cadde in ginocchio chiedendosi come Dante avesse resistito a tanto. Una voce nella sua testa sembrava spingerla a dare la colpa di ciò a Dio, un'altra a diffidare della Grazia, un'altra ancora a voler incolpare altri del suo dolore. Insomma ogni pretesto stava dicendo buono per fermarsi. Redimere le anime? Salvare Skeleton? Imprecare in lingue nuove e sconosciute? Tutte idee che uno schiaffone di PigSlayer seppe sistemare. Il suono echeggiò a lungo e per lungo tempo. Era come se PigSlayer cercasse il pretesto per prenderla a schiaffoni.
- Peccato di lastre molto forte. Tu bere acqua magica per cedere. - disse lui passandole dell'acqua santa da una boccetta in plastica. Era insolito pensare di trovare l'acqua santa all'inferno. Virginia non era più sorpresa di Nadja. A quanto sapeva non c'erano sacerdoti abilitati all'inferno, ne tanto potenti da santificare l'acqua li. Poi però ebbe un dubbio. E se lui l'avesse rubata ad altri e non a loro? Non era insolito che alcuni maghi o altri demoni girassero con boccette di acqua santa come difesa da esseri infernali o dall'inferno stesso.
Nadja bevve solo metà della boccetta, prima che, per quanto fosse loro comprensibile, il giorno declinasse costringendoli a cercare rifugio.

L'altra commedia. L'inferno che non ti aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora