13 - Il primo dibattito della campagna elettorale

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Il sindaco intanto, nonostante le numerose influenze e aiuti per tenere i ragazzi il più al scuro possibile, si preparava ad affrontare il primo dibattito della campagna elettorale contro il signor Laufeyson.
Per l'occasione si erano imbucati anche altri invitati oltre ai cittadini ed i conoscenti dei due candidati. Tra essi due uomini, che a vedersi sembravano due gocce d'acqua, discutevano animatamente della sorte della città in caso di sconfitta di uno dei due. Non era un caso che si parlasse di politica prima di uno scontro simile. Anzi molti uomini d'affari locali erano li proprio per quello. Eppure nessuno sembrava turbato dall'argomento. Tutti si sentivano in una botte di ferro, un altro visitatore come quello a scuola pochi giorni prima non ci sarebbe stato.

Gli invitati ad assistere al dibattito presero posto e chiamato a moderatore Morfeo, il sindaco uscente ed il suo avversario presero posto. In prima fila Flare e sua madre con Mary e la sua famiglia, facevano il tifo per il sindaco.
- La prima domanda è la seguente. In caso di vittoria, vi viene riconosciuto un risarcimento spese elettorali. Cosa ne volete fare? - lesse Morfeo. Era abbastanza serio e solenne ma per lui era chiaro anche che Ade avrebbe avuto vita non facile contro il signor Laufeyson.
- È un rimborso elettrico. E allora? Ci sono spese più urgenti e quotidiane da affrontare. Non credo serva dire altro. - disse Laufeyson molto serio.
- È vero quel che dice il mio avversario, ma non dimentichiamoci che siamo in fase di ricostruzione di alcuni punti salienti della città. Se ci pensate alla statua di San Pietro sono caduti i capelli da anni e non abbiamo una ditta che voglia occuparsene. Nessuno viene da fuori per farlo. - esordì il sindaco. D'altronde non avevano mai molti visitatori e la statua non aveva mai destato problemi.
- Un santo pelato è un modo intelligente per spendere soldi pubblici? Piuttosto la libreria e sguarnita di traduttori e come la mettiamo con i rotoli del 1596 che andavano restaurati per il giubileo del millennio scorso? Quello è urgente. - replicò il suo avversario.
- Se non altro sono messi in durezza da caproni come te... - disse il sindaco scatenando una risata collettiva. Persino i due vecchi sul fondo, nonostante l'aspetto impassibile di uomini d'altri tempi, risero, in modo composto, ad una battuta simile.
- Se sono al sicuro come tuo figlio e la sua amichetta, allora tanto vale bruciare quelle pergamene. - disse Laufeyson zittendo il proprio avversario. Un colpo talmente basso che Morfeo chiese la pausa e congedò i presenti perché mangiassero un boccone. Intimò anche il signor Laufeyson di sedere da solo qualche minuto.

Ade, da sindaco aveva sempre fatto il meglio per tutti, eppure non era riuscito a fermare una profezia sull'interno e della quale non conosceva l'intero testo.
Uno dei due uomini si avvicinò al sindaco uscente e gli mise una mano sulla spalla. - Fratello quella capra parla di cose che non conosce, puoi vincere questo momento americano senza troppo tergiversare. - disse l'uomo sorridendo con l'austerità di una statua di marmo.
Tuttavia il sindaco doveva riconoscere che il proprio fratello aveva ragione. Egli gli sorrise più dolcemente di rimando. Era sicuro che suo fratello lo avrebbe aiutato.
- Fratello, promettimi solo che se perdo, proteggerai questo posto a ogni costo. Se non altro fallo per tua figlia e mia nipote. - disse il sindaco. - Tu più di altri sai quanto tengo alla mia famiglia nonostante tutto.- gli disse poi.
Il fratello del sindaco non potette far altro che annuire. D'altronde suo fratello aveva avuto molte più esperienze di fallimento come padre che altro, ed in città c'era una delle caserme della figlia. Sapeva che non avrebbe mai fatto mancare nulla alla ragazza.
I due fratelli continuarono a lungo a conversare, tanto che Ade, si sentì più tranquillo col fratello vicino. Era più rilassato e ottimista. Poi un lampo di genio gli passò da un orecchio all'altro. Una soluzione.
- Fratello saliresti tu a parlare al posto mio? Hai una dialettica migliore e sicuramente porteresti molto più onore alla mia rielezione. - concluse il sindaco uscente, ma suo fratello scosse la testa. Non poteva accettare tale incarico.
- Non posso combattere le tue battaglie Ade, ma posso rimanere al tuo fianco mente le combatti e per il più è una cosa difficile. Chi infatti accetterebbe l'aiuto di Dio se potessero sostituirsi a lui anche solo temporaneamente? Tu hai fondato e diretto questa città per quasi quindici anni, avrai pur fatto cose buone in questo tempo, non credi? - gli replicò il fratello.
Il sindaco guardò la folla, scorgendo la propria famiglia e mettendosi a sorridere. C'erano molte persone che lo sostenevano incondizionatamente. Sua moglie, la famiglia della moglie, la famiglia di Nadja ed i loro conoscenti, e molte altre persone che lo avevano visto cambiare nel tempo in meglio tanto quanto, per altro sei presenti, lo era in peggio. Ad ogni punto di vista il sindaco aveva mostrato cambiamento e spirito di servizio.
- Hai ragione fratello. - si limitò a dire il sindaco.
E l'uomo tornò sul palco.

L'altra commedia. L'inferno che non ti aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora