Il regno di Brian

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Il maggiore dei fratelli Wood si diresse verso i piani alti con passo deciso
-Dove mi stai portando?- chiese Paul affannato dopo aver salito numerose rampe di scale
-Lo vedrai- gli rispose Brian
Il ragazzo arrivò fino all'ultimo piano dove c'erano soltanto due quadri raffiguranti paesaggi al tramonto
-Non ero mai stato in questa zona del castello-
-Sei ancora troppo piccolo Paul-
-Sono soltanto tre anni di differenza- gli fece notare Paul stizzito
Brian rispose con un ghigno e continuò a camminare fermandosi davanti ad un armatura
-Era questo che dovevi farmi vedere?-
-Mors solis- disse Brian in un sussurro
L'armatura si spostò di lato, facendo spazio ad una porticina piccolissima
-Benvenuto nel mio regno- Brian aprì la porta e invitò il fratello a continuare.
Paul si trovò in un passaggio lungo e stretto in cui per passarci fu costretto a chinare il capo, la fine di quel tunnel si apriva in una grande stanza rettangolare: c'erano due finestre ampie che davano sul buio Parco, la luce veniva emessa da un enorme lampadario sul soffitto, c'erano vecchi telescopi, diari, libri e cappelli ma quello che gli saltò all'occhio fu l'enorme camino acceso con sopra il quadro di un vecchio mago barbuto che dormiva, sembrava un vecchio deposito di Hogwarts, eppure Paul sentiva che quella stanza fosse un covo di potente magia come se avesse vita propria, la sentiva quasi sospirare.
-È enorme questo posto- disse incredulo
-L'ho scoperto per caso quando ero al terzo anno, giravo per il Castello e mi sono imbattuto in Tonny, all'epoca erano abituati a picchiare tutti i ragazzini più piccoli, così molti scappavano disperati, mi cercavano in quattro all'epoca, quindi per sfuggirgli sono venuto qui, mi ha aiutato Pladius- disse Brian
-Pladius?-
-È l'armatura a cui ho detto la parola d'ordine-
-Come fai a sapere la parola d'ordine?-
-Quando scappavo da Tonny quella volta andai a finire sopra Pladius, allora comparvero sopra il suo elmo in pietra le parole 'Mors Solis'-
-Cosa significa?-
-È latino, significa 'Morte del Sole'-
-Come mai?-
-Non l'ho mai capito, questa stanza ha molti misteri-
-L'anno scorso, quando facevamo le riunioni per fermare Thomas, perché non ci hai portati qui?-
-Questo posto è segreto e deve rimanere tale, ne siete a conoscenza soltanto tu ed Ivan-
-Perché me lo hai mostrato?-
-Perché, se dovesse succedermi qualcosa, le redini passeranno a te ed Ivan-
-Succederti qualcosa?- chiese Paul impaurito
-Lord Krijues è furioso dopo quello che è successo l'anno scorso, ora che non può rintracciare Thomas ancora di più, sa chi è stato a scoprirlo e sa anche quanto vale uno come me nelle file dei suoi nemici-
-Non sei il solo che combatte Lord Krijues-
-Io credo di sì Paul, tutti al Ministero sono ancora spaventati da Tu-Sai-Chi, non danno nemmeno un occhio agli altri maghi pericolosi-
-Silente-
-Il preside ha molti contatti utili fuori dalla Gran Bretagna, ma Lord Krijues ha intenzione di espandersi e ucciderà tutti quelli che si mettono contro di lui, alla fine Silente lo farà fuori, ma per arrivare alla mossa finale, deve prima sacrificare qualche pezzo-
-E tu, tu sei disposto a morire?-
-Da quando sono in questo posto, ho capito una cosa:il male non si può combattere, è una macchia d'olio che si espande a dismisura, è un fuoco che inghiotte tutto quello che trova davanti-
-E tu vuoi essere inghiottito da questo fuoco?-
-Prima o poi inghiottirà tutti- concluse Brian
Ci fu un silenzio colmo di tensione tra i due fratelli, Brian dondolava il corpo avanti e indietro, Paul cercava di posare gli occhi su qualcosa che non aveva ancora ammirato ma la sua curiosità era sparita, il discorso di Brian gli aveva fatto venire la pelle d'oca, solo l'anno scorso aveva visto quanto poteva essere spietato e crudele Lord Krijues quando prima aveva tentato di uccidere Brian nella Foresta Proibita e poi aveva ucciso Michael Thomas nel giorno dell'esame di Astronomia, ma soprattuto Paul sapeva quanto erano spietati e senza scrupoli quelli che lavoravano per lui: Gareth Tonny aveva tentato di ucciderli, Ryan Thomas aveva fatto vittime in Romania e molti altri avevano ucciso qualcuno in suo nome. Ne aveva una giusta paura e non riusciva a immaginare perché Brian sembrasse tranquillo, quasi sicuro che un giorno la morte sarebbe arrivata e non provasse nemmeno un briciolo di paura, quasi come se volesse che quel giorno giungesse calmo come tanti e nel suo lungo errare lo rapisse facendo perdere ai suoi genitori un figlio, a lui un fratello e ad Ivan un amico.
Il lungo viaggio nella giungla dei suoi pensieri lo portò sopra una botola quindi, istintivamente, cercò di aprirla
-È impossibile aprire quella botola- gli disse Brian
-Io non sono mai riuscito ad aprirla, è serrata-
-Ci sarà un motivo- disse Paul inorridito e si guardò di nuovo intorno
-Non mi sorprendo se sotto ci fosse qualche mostro o pianta assassina o qualcosa che ti possa uccidere-
-Se tu non la aprì, non c'è niente che ti uccide- disse Brian come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Paul e Brian restarono ancora per qualche minuto dentro quella stanza, prima che Paul ruppe il silenzio
-Dovremmo andare a mangiare qualcosa prima che la Sala Grande chiuda-
Brian annuì e insieme uscirono fuori dalla misteriosa stanza diretti verso l'ingresso del Castello.

Di padre in figlio- CAPITOLO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora