La profezia

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La mattina di Natale Paul e Theodore si scambiarono i regali e si divertirono a scartarli: Theodore gli aveva regalato un libro, Milly una camicia azzurra, Lisa due pacchi di cioccolato di Mielandia, Jane un mazzo di Carte Automescolanti, Brian una saccoccia in pelle e Flint un paio di guanti.
Oliver gli aveva spedito una pluffa d'oro da collezione e i suoi genitori gli avevano regalato un biglietto per la finale della Coppa del Mondo di Quiddicht.
-Oddio- disse Paul in un tremito appena lo scartò
-Un biglietto per LA FINALE DELLA COPPA DEL MONDO DI QUIDDICHT?- urlò Theodore estasiato.
Paul non poteva credere ai suoi occhi, era proprio un biglietto.
Theodore parlò di quello per tutta la giornata
-Non sapevo che quest'anno la ospitasse la Gran Bretagna, non succede dal 1760, è fantastico, chiederò a papà di comprare i biglietti-.
Molto presto l'attenzione di Paul sulla coppa del Mondo venne meno, era concentrato sul Calderone di Bronzo e quel pomeriggio voleva scoprire che cosa voleva dirgli Youssef.
Mangiò in fretta il pranzo di Natale e poi disse a Theodore che tornava in Sala Comune, ma invece si diresse verso i piani alti.
Aprì il portone e tirò fuori il calderone cominciando ad analizzarlo da cima a fondo.
C'era solo polvere, constatò Paul dopo poco, non gli veniva in mente nessun incantesimo per risolvere l'enigma, fino a quando pensò la cosa più semplice
-Revelio- mormorò a mezza voce e subito il calderone cominciò a vibrare, guardando sul fondo del calderone si formarono parole incandescenti
Tra di voi si nasconde un anima nera
piena di ambizione
che non si fermerà davanti alle amicizie
forse non si rivelerà mai
o forse colpirà alle spalle
nel momento in cui
tornerà a sorgere il sol Levante
Paul si sollevò in un altra dimensione dopo aver letto le parole del calderone, tra di loro c'era un traditore, il consolidato gruppo di amici di cui aveva parlato Brian era solo un illusione.
Quando tornò in Sala Comune era stralunato: aveva gli occhi sbarrati ed era pallidissimo, Theodore se ne accorse subito
-Cosa è successo Paul?-
Paul ci mise un po' ad elaborare la risposta, poi, con un filo di voce disse
-C'è un traditore fra noi.-
Theodore rimase scioccato dall'informazione, deglutì e disse
-Un traditore?-
-Dice piena di ambizione, che non si fermerà davanti alle amicizie-
-Ambizione-
-Qual è la Casa degli Ambiziosi?-
-Pensi che il traditore sia un Serpeverde?- disse Theodore
-Forse colpirà alle spalle nel momento in cui tornerà a sorgere il Sol Levante- finì di ripetere Paul
-Chi è questo traditore Paul?-
-Non lo so Theodore, sai che da adesso in poi dovremmo riguardarci da ogni persona a cui daremo una singola informazione- rispose Paul preoccupato
-Uno di noi, un traditore?- continuava a ripetere Theodore
Paul era abbattuto, doveva smettere di fidarsi dei suoi amici, guardarsi le spalle ogni volta che era in Sala Comune e poi, il traditore poteva anche essere Theodore, il suo migliore amico, quello con cui aveva diviso la stanza, il cibo, i vestiti.
-La nostra Casa non ha una fama positiva, ma nessuno che porta la divisa di Serpeverde è stato mai etichettato come un traditore- Paul non capì nemmeno le parole, si guardava intorno nella Sala Comune vuota, piena soltanto di ansia e preoccupazione.
-Paul?-
-Pensi che il traditore sia io?- chiese Theodore dando voce ai suoi pensieri
-No, non lo penso-
-Ecco, non potrei mai tradire te, non potrei mai tradire Brian, l'anno scorso mi ha salvato la vita-
-Ti rendi conto che non possiamo fidarci di nessuno?-
-Si-
-Devo andare da Brian-
Paul percorse quegli angusti e freddi corridoi di Hogwarts correndo come sul campo da Quiddicht, Theodore non riusciva a stargli dietro quindi dovette fermarsi a metà di una rampa di scale, era spaventato e scioccato più di ogni altra cosa, l'illusione di quell'amico che li pugnalava alle spalle era ormai un imagine dipinta davanti ai suoi occhi, incapace di essere cancellata.
Non prestò neanche attenzione all'indovinello del battente a forma di corvo, lasciò che Theodore lo risolvesse e si precipitò come un uragano dentro la Sala Comune dei Corvonero, ma Brian non c'era
-Dov'è mio fratello?- chiese alla ragazza seduta in poltrona
-Chi sei?-
-Paul Wood-
-Forse sarà nel suo Dormitorio-
Paul salì a due a due gli scalini che portavano al Dormitorio dei ragazzi del sesto anno e trovò la porta leggermente socchiusa, la spalancò con un calcio e si precipitò dentro
-Cosa fai?- chiese Brian arrabbiato
-Devo dirti una cosa Brian-
-Parla-
-Una cosa che potrebbe scioccarti-
Brian si alzò dal letto
-Cosa è successo?-
-Ti ricordi quando ti ho fatto vedere quel biglietto nel mio comodino-
Brian annuì
-Ho scoperto che lo aveva scritto Youssef Teheran-
Brian tremò alla pronuncia di quel cognome
-Sono andato in una stanza e ho trovato un calderone di bronzo-
-Oggi ho fatto l'incantesimo Revelio e sono apparse delle parole- Paul era in affanno, prese un respiro profondo e ripetè quello che aveva letto.
Brian si portò una mano sui capelli, li scompigliò, poi si risedette sul letto
-Portami in questa stanza- disse infine
Brian, Paul e Theodore uscirono quando ormai la sera era calata sul Castello e tornarono in quel famoso corridoio, il calderone era ancora dove Paul lo aveva lasciato
-Revelio- mormorò Brian e di nuovo gli furono mostrate quelle parole, con la differenza dei primi due versi
Tra di voi si cela un voltafaccia
misura la vostra saggezza
-A me lo aveva dato diverso- disse Paul
-Il senso è uguale, cambiano solo le parole-
-Theodore prova tu- lo incoraggiò Brian
Il ragazzo alzò la bacchetta e di nuovo comparvero le parole uguali, tranne che per i primi due versi
Tra le tue file c'è del marcio
bramante di potere
-Di nuovo, sono diverse le parole ma il significato è uguale- disse Brian
-Cosa significa?- chiese Paul rivolto al fratello
-È chiaro, questo è come le sfere, fa profezie e ognuno ne ha una diversa, poi tutte sono collegate fra loro-
-La persona è sempre una- affermò Theodore
-Si- rispose Brian
-Questo significa che c'è un traditore fra noi?- Paul voleva la conferma di suo fratello, che gli rivolse uno sguardo penetrante e poi annuì.
Quella conferma fu come una lama gelata nel cuore di Paul, si sentiva vuoto, come se qualcosa dentro di lui fosse sparito per sempre
-Forse non si rivelerà mai- ripetè Theodore
-Colpirà alle spalle quando sorgerà il Sol Levante- disse Paul
-Che significa?-
-Il Sol Levante è il sole che sorge da est, chi conosciamo noi che viene dall'est?-
-Lord Krijues- risposero in coro Paul e Theodore
-Quindi significa che ci colpirà alle spalle quando tornerà Lord Krijues?-
-Si- rispose Brian
-Quindi dobbiamo essere pronti-.

Di padre in figlio- CAPITOLO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora