La partita di quiddicht

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Il sabato della prima partita di quiddicht era tempestoso, le nuvole grigio scuro attorniavano il castello in una coltre di malinconica area novembrina.
Paul Wood, tredici anni e mezzo, si svegliò sudato tra le lenzuola nel dormitorio di Serpeverde, tutti gli altri compagni erano ancora addormentati quindi facendo piano, si alzò in punta di piedi e infilò le pantofole, si mise la vestaglia stretta attorno al corpo e uscì dalla stanza diretto nella Sala Comune.
L'enorme orologio sopra il camino con il blasone di Salazar Serpeverde segnava le cinque del mattino ma stranamente si sorprese di non essere solo
-Lisa- chiamò Paul
-Chi sei?-
-Paul-
La ragazza si alzò barcollando e si sedette su una poltrona in pelle di drago
-Come mai sei qui?-
-Giurami che non dirai niente a Theodore- disse lei tornando seria
-Te lo giuro-
-Sono andata dai Grifondoro- rispose lei
-Ah, ehm, per cosa?-
-Ti ricordi la festa di fine anno?-
Paul annuì
-Quel ragazzo con cui ballavo si chiama Edward Stoneharm-spiegò lei
-È il tuo ragazzo?-
-Più o meno, facciamo cose da fidanzati ma non lo siamo-
-Perché non vuoi che Theodore lo sappia?-
-Lo conosci, sai che reagirebbe malissimo e poi ecco, Edward ha quattordici anni- spiegò lei
-Capisco, beh, terrò il tuo segreto- rispose Paul e andò verso i bagni.
Due ore dopo anche Theodore scese in Sala Comune e insieme a Paul si diressero verso la Sala Grande per colazione
-Oggi il tempo è molto rischioso- commentò Flint, seduto davanti a tutti gli altri
-Quindi massima concentrazione, Jane e Lucian, potreste non vedere i bolidi quindi fate l'incantesimo i vostri occhiali, per quanto riguarda Theodore, cerca di essere il più rapido possibile con la scopa perché da lontano non vedrai la pluffa, i cacciatori dovranno essere rapidi e coordinati, loro hanno due ottimi battitori e un valido portiere, siamo una squadra e porteremo a casa la vittoria-.
Alle dieci e mezzo i giocatori della squadra di Serpeverde vennero acclamati da un ovazione e accompagnati da alcuni fischi dei Grifondoro, Paul cercò di concentrarsi ma il dolore allo stomaco non gli permetteva di respirare perciò si mise in fila insieme agli altri ed entrò negli spogliatoi.
-Vincere la prima partita è molto importante ragazzi, cercate di non deludermi- disse Flint con la scopa in spalla, erano le undici meno cinque, tra cinque minuti Paul avrebbe giocato la sua prima partita ufficiale con la squadra di Serpeverde, Theodore andò vicino a lui e cercò di rassicurarlo ma Paul era ormai in un altra dimensione.
Alle undici fecero il loro ingresso in uno stadio gremito, dalla parte opposta erano già schierati i Grifondoro, suo cugino Oliver non fece alcun segno ma guardò Flint dritto negli occhi
-Voglio un gioco corretto e senza troppi falli, ci siamo capiti?- disse Madame Hooch guardando i due capitani che si strinsero brevemente la mano.
-Le due squadre sono pronte a dare inizio a questa nuova stagione del Quiddicht-
-Dal lato sinistro Grifondoro- un boato della curva scarlatta
-Wood, Johnson, Spinnet, Bell, Weasley, Weasley e....Potter-
-Dal lato destro Serpeverde- boato della curva verde e argento
-Nott, Flint, Montague, Wood, Bole, Yaxley e Malfoy- annunciò Lee Jordan poco prima del fischio iniziale.
La pluffa venne lanciata e Flint la afferrò per primo dandola a Montague che venne colpito da un bolide di uno dei Weasley quindi Paul si tuffò e la prese lanciandosi a tutta velocità verso gli anelli del Grifondoro
-Primo spint del nuovo innesto Wood che sostituisce Pucey, Bell cerca di inseguirlo, Wood la schiva e davanti agli anelli e PARA OLIVER- i Grifondoro urlarono per Oliver che aveva preso la pluffa con il pugno sinistro.
Flint si complimentò con Paul per la bella azione e lo esortò ad inseguire Angelina Johnson che volava verso gli anelli di Theodore, schivò il bolide di Bole e si trovò davanti all'anello sinistro, fece una finta e la mandò nel destro ma Theodore fu rapidissimo e tenendosi alla scopa solo con le gambe riuscì a evitare il goal, Paul raccolse la pluffa e si accorse che aveva due bolidi addosso, schivò il primo ma il secondo lo colpì in pieno petto, mozzandogli il fiato.
La pluffa venne raccattata da Katie Bell che segnò.
Ancora con il fiato mozzo Paul cercò di riprendere a volare e intercettò la pluffa di Alicia che gli sorrise, Paul fu rapido a passarla a Montague che destabilizzò Oliver e segnò il primo goal per Serpeverde, 10-10.
Paul andò avanti e indietro per la successiva ora in cui il punteggio era di 40-60 per i Grifondoro, in un azione molto avvincente dove aveva partecipato persino Malfoy i cacciatori di Grifondoro erano stati bloccati e Paul con un fantastico giro della morte era riuscito a schivare due bolidi per poi segnare un facile goal ad Oliver messo fuori gioco da Flint, il boato fu immenso e il ragazzo sentì un piacevole calore diffondersi in tutto il corpo.
Quando venne avvistato il boccino Potter stracciò Malfoy e Grifondoro vinse 210-50, nonostante la sua ottima prova Serpeverde aveva perso e quando rientrarono negli spogliatoi, tutti bagnati fradici, Flint ebbe delle dure parole di rimprovero verso Malfoy
-Sei il giocatore più importante di questa squadra e non puoi farti rubare il boccino da sotto il naso,Malfoy, che ti serva da lezione perché alla prossima partita affrontiamo i Corvonero e non possiamo permetterci figure di merda- Malfoy annuì convinto anche se nel suo volto c'era un barlume di spavalderia mischiato a vergogna.
Il pomeriggio Paul si concesse un pò di riposo ed insieme a Theodore, Milly e Catherine andò sulla riva del Lago Nero, il quartetto si divertì a lanciare pezzi di pane imburrato alla Piovra gigante e sassi sulla superficie increspata dell'enorme Lago fino a quando sul Parco calarono le tenebre e furono costretti a rientrare.
Paul non vedeva Brian da molti giorni prima di quella sera quando lo trovò sul prato a fissare il vuoto
-Vi raggiungo dopo- disse agli altri tre e si avviò verso il fratello maggiore
-Ciao- salutò Paul, Brian ricambiò e lo invitò a sedersi
-Non ti vedo da giorni-
-Sono stato impegnato-
-Hai visto la partita oggi?-
-Certo, hai giocato molto bene-
-Ti vedo stanco Brian, più stanco del solito-
-Ieri notte sono andato a trovare Thomas-
Paul si stupì
-Credevo lo avessero trasferito-
-Dovevano aspettare il suo diciassettesimo compleanno in modo tale che scomparisse la Traccia, gli infiltrati di Lord Krijues non possono trovarlo-
-Quando li compie?-
-Oggi, ieri sono andato a trovarlo e gli ho fatto un regalo, credo che lo abbia davvero apprezzato-
-Lui ti odia, Brian-
-Non credo mi odi, penso sia invidioso-
-E di cosa?-
-Non ha mai avuto amici-
-Tonny e Mulciber-
-Non erano amici, erano soltanto soldati che combattevano sullo stesso fronte ma non erano amici, per questo noi l'anno scorso abbiamo vinto, eravamo tutti amici e ognuno ha combattuto per non perdere l'altro- disse Brian in tono filosofico
-Lo hanno trasferito oggi?-
-All'alba, ho visto dalla Torre di Corvonero-
-Non hai dormito fino all'alba?- chiese Paul stralunato
-Non ho dormito proprio-
-Tu hai bisogno di riposarti e soprattuto di mangiare, sembri un vampiro-
-Sai come la penso-
-A volte anche i migliori hanno bisogno di pause,Brian, e tu sei davvero messo male-
Brian si alzò e si incamminò verso la Sala Grande ma all'ultimo cambiò strada
-Dove vai?-
-Seguimi-

Di padre in figlio- CAPITOLO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora