Fratelli per scelta

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Brian
Si era alzato all'alba, incapace di dormire, soffocando nella sua stessa aria, aveva un forte mal di testa quindi decise di prendere un bicchiere di acqua fredda, non voleva crederci Brian Wood, quasi maggiorenne, che aveva fatto i conti due volte con un pericoloso Mago Oscuro, non voleva ammettere di aver torto.
Si era fidato di quei ragazzi l'anno scorso, glielo aveva detto Albus Silente di avere fiducia in loro, eppure qualcuno l'aveva tradito, passando dalla parte del nemico.
Quella settimana passò lentamente per Brian, prigioniero dei suoi pensieri, che non riusciva a guardare in faccia la realtà e che aspettava soltanto la fine delle vacanze per poter parlare con Ivan.
Ivan Corbett era il suo migliore amico fin dal primo giorno di scuola, erano due undicenni sperduti che si ritrovarono per caso nello stesso compartimento dell'Hogwarts Express, la loro amicizia era salda e consolidata, Brian era il fratello che Ivan non aveva, eppure, si ripeteva il ragazzo, non si tradisce il sangue.
Forse non era Ivan il traditore, Brian era quasi certo, ma la consapevolezza di avere un nemico tra le file dei suoi amici, se fosse stata Lucrecia ad averlo tradito, con lei si era aperto, le aveva raccontato ogni singolo aspetto della sua vita e lei aveva fatto lo stesso, ma forse era solo una recita, forse riferiva tutto a qualche servo di Lord Krijues, pronta a sferrare la mossa finale, forse era un suo compagno di squadra a quiddicht, oppure, Mira Teheran, Brian non sapeva se fosse un'amica o qualcosa di più, poteva anche essere lei a tradirlo visto che aveva avuto in passato una relazione con Ryan Thomas, ma ora Ryan Thomas era in America, lontano da tutti e in una casa protetta.
Finalmente la fine delle vacanze arrivò e tutti gli studenti ritornarono ad Hogwarts, Ivan compreso.
L'atteggiamento freddo e distaccato di Brian non passò affatto inosservato al Grifondoro.
Già dal primo pomeriggio di scuola, Ivan aveva chiesto a Brian di studiare insieme, come facevano sempre, ma il maggiore dei Wood aveva inaspettatamente rifiutato.
Ivan però non si arrese e chiese a Brian di vedersi nel Parco il giorno dopo, quel giorno il ragazzo decise di accettare e si presentò all'appuntamento
-Che ti prende?- gli chiese Ivan sospettoso
-Niente-
-Non mentirmi Brian- rispose il biondo arrabbiato allora Brian decise di aprirsi
-Durante le vacanze di Natale mio fratello Paul ha scoperto una cosa-
-Qualcuno di noi è un traditore-
Ivan si grattò il mento, si passò una mano tra i capelli e poi rispose
-E pensi che il traditore sia io?- chiese Ivan retorico
-No-
-Bene, allora perché mi hai evitato-
-Sono scioccato Ivan, sono disgustato da questa scoperta, ma sono ancor di più terrorizzato-
-Ti ricordi il discorso che ti feci quattro anni fa?-
-Si-
-Non basta il legame di sangue per essere fratelli, non potrei mai tradirti io, preferirei morire piuttosto che essere un infame-
Brian si sentì rincuorato dalle parole di Ivan e gli diede un abbraccio fraterno
-Non devono neanche passarti dall'anticamera del cervello questi pensieri Brian-.
Brian e Ivan ritornarono quelli di prima, studiavano insieme, uscivano insieme e organizzavano feste per gli studenti.
Brian non aveva ancora avuto modo di vedersi nè con Mira ne con Lucrecia da quando le lezioni erano ricominciate, infatti avevano tutti e tre orari diversi.
Brian avrebbe compiuto diciassette anni di lì a due settimane, lui e Ivan avevano deciso di farla nella Sala Comune di Corvonero e Brian aveva già in mente a chi chiedere: era un ragazzo sicuramente popolare ma i suoi amici ad Hogwarts si potevano contare sulla punta delle dita.
Brian riuscì ad incontrare Mira il giovedì prima del suo compleanno a lezione di Erbologia, dove ebbero modo di scambiare pochissime parole prima che la professoressa Sprout li rimproverasse aspramente.
Dopo la lezione Brian fermò Mira, scatenando le grasse risate di Tania Roster
-Il 25 farò diciassette anni, ci sarà una festa nella Sala Comune di Corvonero alle sei e mezza-
-Grazie Brian- disse Mira sorridendo e se ne andò.
Brian e Ivan, adesso ritornati amici come prima, si impegnarono a preparare la festa per il maggiore dei Wood.
Nel mondo dei Maghi si diventava maggiorenni a diciassette anni e al compimento dell'età scompariva la Traccia, una magia potentissima usata dal Ministero per identificare eventuali magie eseguite al di fuori di Hogwarts.
Inoltre dai diciassette anni ci si poteva iscrivere ad un corso di Materializzazione, la pratica più usata negli spostamenti.

Lunedì, 24 gennaio 1994
L'aria ad Hogwarts era fredda, probabilmente erano a qualche grado sotto lo zero, tutti gli studenti erano addormentati nei loro caldo letto, sotto il Lago Nero riposavano Paul e Theodore, nella seconda porta a destra
Quando il sole cominciò a dipingere la Sala Grande con i suoi raggi e i galli nel cortile di Hagrid cominciarono a cantare, Albus Silente si mise un mantello da viaggio e si recò verso il villaggio di Hogsmeade.
Arrivato al pub 'La testa di porco' salutò educatamente il barista, molto simile a lui, si fece offrire da bere e poi si materializzò.
La casa in cui era diretto era collocata in una strada trafficata di una famosa città americana, la famiglia Gray: Normann, Grace e Simon riposava tranquillamente quando bussò alla porta.
Subito Normann Gray afferrò la sua bacchetta, mise dietro di lui la moglie e andò ad aprire
-Normann Gray?- chiese gentilmente Silente
-Si, cosa vuole?-
-Mi chiamo Albus Silente- Normann abbassò la bacchetta.
-Sono qui per accettarmi dello stato di salute di Ryan Thomas, ora conosciuto come Simon Gray-.

Di padre in figlio- CAPITOLO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora