Camminammo verso al pacchetto vicino a casa mia, e ci sistemammo sulla riva del lago.
"Come stai Luke?" Chiesi fissando le ondine incresparsi.
"Non lo so" rispose lui sincero per poi girarsi verso di me. Lo guardai, ed era più bello di un angelo.
Fece per accarezzarmi la guancia, e io indietreggiai automaticamente.
Vidi che a quel gesto rimase quasi offeso, ma per me era stato involontario.
"Scusami" sussurrai osservando ogni dettaglio del suo volto.
"Per favore non avere paura di me" chiese supplicante, questa volta mi accarezzò davvero la guancia, a quel contatto chiusi gli occhi e tremai leggermente.
"Come posso non avere paura di te?"
"Sono cambiato" affermò lui.
Stetti in silenzio.
CALUM POV
Feci entrare Ashton e Michael in casa. Potevo notare gli occhi di quest ultimo essere illuminati da quando Anise l'aveva abbracciato.
Ci sedemmo in salotto.
"Come mai da queste parti?" Chiesi curioso, mentre cominciavo a preoccuparmi per Anise, che in quel momento era con Luke.
"Luke... Beh, da quando ve ne siete andati, in particolare da quando Anise se n'è andata, ha iniziato a tagliarsi, e Michael-" tentò di spiegare Ashton
"Sono quasi caduto in depressione" concluse lui.
"E tu?" Chiesi inarcando un sopracciglio guardando Ashton.
"Beh..Anche io ci sono rimasto male. Insomma non ho iniziato a tagliarmi e robe del genere, ma nessuno di noi pensava di aver trascinato Anise in un giro così tremendo, per noi era un gioco.." Disse affranto.
A quelle parole mi scaldai.
"Non è un gioco picchiare una persona fino a farla scappare. È una dimostrazione di stupidità. "
Conclusi arrabbiato.
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Stockholm syndrome || Luke Hemmings
DiversosSindrome di Stoccolma: sindrome di Particolare stato psicologico che può interessare le vittime di un sequestro o di un abuso ripetuto, i quali, in maniera apparentemente paradossale, cominciano a nutrire sentimenti positivi verso il proprio aguzzin...