Capitolo 10

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Autore: Seraphic

Traduzione spagnola: IslaStaff

Traduzione italiana: _RedAlien_

Editor: white_alien22

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Il dottor Anon apre lentamente gli occhi e sbatte le palpebre un paio di volte per adattare gli occhi all'intensità della luce prima di alzarsi nudo dal letto.

Prende un asciugamano, se lo avvolge intorno alla vita e si stringe le tempie contro il mal di testa dovuto alla sbornia della notte precedente.

Il giovane medico va in bagno e si ferma davanti allo specchio per scoprire che tutto il suo corpo è graffiato. La sua pelle bianca è ricoperta da segni di unghie e denti. Il suo addome non fa eccezione.

"Aishh...!" impreca dopo aver fatto la doccia.

La scorsa notte non ha fatto sesso, è solo diventato un torturatore; ha tormentato Min legandolo a delle corde e usando dei vibratori... Inoltre, ha chiesto all'altro di non piangere, ordinandolo con forza.

Dopo essersi vestito, lascia la sua camera da letto. Il soggiorno è silenzioso e dall'esterno entra solo la luce del sole. Probabilmente Min non si è ancora svegliato. Anon si dirige verso la porta della camera da letto dell'altro, la apre e lo trova disteso su un fianco del letto.

Prima la pelle del giovane era bianca e liscia, ma ora è completamente diversa... è ricoperta di striature rosse e segni di frusta dappertutto.

Anon si avvicina alla testa del letto e lascia dei soldi sul comodino, poi scende.

"P'Phon, per favore, vieni a prenderti cura di Min." Chiude la chiamata e preme l'ascensore per scendere immediatamente.

Le lunghe gambe del dottore lo portano fuori dall'appartamento senza guardarsi indietro... lasciando quella stanza buia e fredda.

Dopo di che, il giovane si reca direttamente in ospedale arrivando appena in tempo.

Il medico ha un solo caso in programma per oggi, quindi arrivare a quest'ora non avrebbe influito sul suo programma.

Dopo aver aperto la porta ed essere entrato nella sala di consulenza, Anon incontra la persona che ancora non vorrebbe vedere... Kris.

Anon lo fissa per un attimo e chiede: "Cosa ci fai qui, non ti senti bene?" Anon dice con voce calma anche se sa che Kris non è lì come paziente.

"No, in realtà mi sento abbastanza bene..." risponde Kris facendo irritare l'altro.

"Questo non è un parco giochi, ok? Se stai bene, puoi andare ora." Dice freddamente il dottor Anon.

"Forza, dottore! Non essere cattivo con me. Mi sei mancato davvero." Dice Kris prima di alzarsi, appoggiando il braccio sul tavolo e chinandosi a pochi centimetri dall'altro.

I loro occhi sono fissi l'uno sull'altro... troppo vicini, così Anon si allontana, appoggiandosi allo schienale del suo sedile.

"Ho mezz'ora prima che arrivi il primo paziente. Se hai qualcosa da dire, dilla ora."

"Sei libero stasera?"

"No... e non posso."

"Forza, dottore! Ascoltami prima..." dice Kris aggiungendo: "Se tu accettassi, forse potrei sentirmi più a mio agio e poi potrei voler parlare di quello che mi sta succedendo."

Dopo aver finito di parlare, Kris rivolge un sorriso al dottore mentre Anon analizza che, ancora una volta, la persona di fronte a lui sta usando la stessa tattica dell'altra volta.

Doctor Psychosis [TRADUZIONE ITALIANA AUTORIZZATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora