Doctor Psychosis [TRADUZIONE ITALIANA AUTORIZZATA]

Capitolo 14

Capitolo 14

Autore: Seraphic

Traduzione spagnola: IslaStaff

Traduzione italiana: _RedAlien_

Editor: white_alien22 

***

Il Dottor Tar guarda di tanto in tanto il suo migliore amico perché è rimasto completamente in silenzio da quando ha lasciato la casa grande. Inoltre, la smorfia sul suo volto indica che è di pessimo umore.

"Sei pazzo, in che epoca pensi che viviamo per accettare un matrimonio combinato?" Anon rompe il silenzio mentre i suoi occhi fissano la strada davanti a lui.

Tar stringe gli occhi e guarda il suo migliore amico per un attimo analizzando cosa avrebbe detto dopo.

"Stai pensando troppo... Provalo prima. Potrebbe non essere così male come pensi." Tar cerca di confortare l'altro, ma Anon rimane lo stesso.

"Sai che non sono ancora pronto. Non voglio avere nessuno nella mia vita... ancora." Dice prima di riportare lo sguardo sul suo amico che è al posto di guida.

"Sto solo dicendo di provarci: vai all'appuntamento. Poi torna a dire a tuo padre che non ti piace. Lui stesso ha detto che non ti avrebbe obbligato." Il Dottor Tar cerca di aiutare il suo amico, indicandogli una possibile via d'uscita dal problema.

"Oiii... Mi sento così frustrato." Anon sospira e si volta di nuovo verso la strada.

"Andiamo a cercare qualcosa per risolvere la tua frustrazione." Dice il Dottor Tar, prima di riportare la sua attenzione sulla guida.

***

Alla fine arrivano entrambi al locale - bar o pub - e Anon si siede di fronte al suo amico. Nonostante il medico sia circondato da luci lampeggianti e musica a tutto volume, la sua frustrazione non migliora affatto.

Il bicchiere di alcol che tiene in mano viene sollevato ancora e ancora mentre la sua mente vaga, è stanco di non sapere cosa stia succedendo.

Il dottor Tar, che ha osservato a lungo in silenzio il suo amico bere sempre di più fino a quando non si è quasi accasciato sul sedile, non riesce più a sopportarlo e dice: "Smettila, bastardo! Ti ubriacherai così tanto che sarai mezzo morto."

"Vieni con me... Di cosa hai paura?" Risponde Anon, prima di alzare nuovamente il bicchiere.

I suoi occhi cominciano a scintillare per l'influenza dell'alcol, appaiono sexy e affascinanti, ma riesce ancora a mantenere la sua sanità mentale.

"Non credo che questo sia un appuntamento per fare amicizia." Dice il Dottor Tar appoggiandosi allo schienale della sua poltrona alzando le braccia e guardando l'amico con occhi maliziosi.

"Lo so..." dice Anon sorridendo un po', dato che non ha mai nascosto nulla al suo amico.

"Stai pensando a lui, vero?"

"Non dovrei farlo, ma è impossibile per me dimenticarlo." L'ubriachezza fa sì che Anon dica quello che in realtà sta pensando nel profondo della sua mente. Il suo volto si illumina in mezzo alla confusione.

"Allora perché non glielo hai detto, eh?"

In quel momento, Tar vorrebbe davvero registrare un video clip dell'espressione e delle parole del dottore. Sa che se fosse stato in un altro momento, quando non era ubriaco, Anon non avrebbe espresso i suoi sentimenti così facilmente.

"Ma che diavolo, non si ricorda nemmeno di me... Inoltre, c'è qualcos'altro…" dice Anon prima di chiudere lentamente gli occhi. 

Il volto della persona nella fotografia che ha visto nella camera da letto di Kris lo perseguita ancora. Anon ha riconosciuto quella persona perché è la stessa con cui aveva avuto a che fare in precedenza.