Sono in ansia. Ho aspettato molto per questo giorno, 6 mesi per l'esattezza. Corro come hna matta per casa, non riesco a stare ferma. Continuo a controllare l'orologio in maniera ossessiva.
"Guarda che anche se continui a fissare l'orologio in quel modo il tempo non passerà piú in fretta! Anzi.. "
Ecco, mi mancava mia sorella! Lei è piú piccola di me di quattro anni, lei ha 15 anni si chiama Alessia.
Lei è l'opposto di me. Fisico minuto ma proporzionato, ha gli occhi verdi e i capelli castani, lisci tagliati corti, con un ciuffo che solitamente porta legato in un codino.
Per alcuni versi lei è la donnina di casa, sembra lei la piú grande, non io.
Lei ha un carattere responsabile, da adulta.
Io? Beh io sono l'eterna bambina della casa. Sogno ad occhi aperti, mi chiamo Simona e anche se ho 19 anni non so ancora cosa voglio fare nella mia vita.
Ho un carattere molto estroverso, sono solare, faccio amicizia facilemente, sorrido sempre, non mi piacciono le persone che stanno sempre con il broncio. Bisogna sorridere alla vita anche quando tutto sembra che vada male. Lo so cosa significa. L'ho provato. Mio nonno è morto quando avevo 9 anni, a lui ero molto legata, era una parte importante della mia vita. Mia nonna quando avevo 2 anni ha avuto un ictus ed ha riportato lievi danni, ma sfortunatamente nel 2013 un nuovo ictus l'ha colpita, questa volta ha avuto danni gravi e irreversibili: non ha piú parlato e non ha piú camminato. Per finire, mia zia ha la sindrome di Down, le voglio bene, è come una bambina e bisogna trattarla come tale, va protetta e le va dato molto affetto. Mia mamma è una donna forte, lei è infermiera. Mio padre anche lui un uomo capace di fare mille cose, è il mio eroe: lui fa il carabiniere.
Ho finito il liceo passando con un 76, non mi sono sprecata, diciamo che potevo fare di meglio.
Negli ultimi anni mi sono concentrata molto sulle mie passioni, la musica e il tennis.
Alle medie avevo iniziato a suonare il violoncello ma quando sono entrata alle superiori ho dovuto scegliere: violoncello o tennis.
Io ho scelto il tennis.
Non ho nulla contro quel meraviglioso strumento, ma quando sono in un campo da tennis sono me stessa.
Ci sono io e basta. L'avversario non conta. Questo distacco però non ha interrotto il mio amore incontrollato per la musica.
Mi piace sia la musica pop che la musica classica.
La lirica mi affascina, adoro la forza delle voci ma soprattutto adoro le storie che si trovano dietro le opere. Principalmente ascoltavo Laura Pausini e Andrea Bocelli, anche lui toscano (noi abitiamo in un paese in provincia di Lucca) fino a quell' 11 febbraio, quando a Sanremo è uscito fuori questo trio chiamato IL VOLO.
Avevano un'aria conosciuta, avevano un non so che di familiare, di già visto...Flashback:
Chiudo gli occhi e penso a lei il profumo dolce della pelle sua è una voce dentro che mi sta portando dove nasce il sole...
" Papi ma non hai anche te la sensazione di averli già visti?!"
"Me lo chiedi proprio te?!"
"Se te lo chiedo vuol dire che non mi ricordo!"
"Ti dice nulla Ti lascio una canzone... I tre tenorini... O sole mio!" Lo guardo con una faccia stanita
"Seee!! Ora tu mi vuoi dire che loro... Che quelli sono quei tre.. Cioè loro.. Lui.. Ehm volevo dire il volo.. Insomma loro sono quie tre tragazzini?!"
"Eh si! Simona devo dire che sono proprio bravi! Ti sono piaciuti fin da subito.. Mi sembrava strano che tu non ti ricordassi di loro!"
okay, sono sconvolta. Sapevo fin dall'inizio che quei tre ragazzini erano nati per diventare dei cantanti ma non mi aspettavo... Non so cosa dire.. Mi viene solo un wow.
La canzone finisce e senza rendermene conto inizio ad appaludire
" simo.. Simo.. Simona. Simona!!" mio padre cerca di farmi uscire da quella specie di trans. Non mi muovevo ero imbambolata alla televisione, e senza accorgermene delle lacrime avevano iniziato a rigare il mio volto.
Non mi è mai capitata una cosa del genere. Corro in camera mia, mi stendo sul letto a fissare tutti i miei trofei.
Mi ricordo che dentro il piú piccolo, in quello nascosto dietro a tutti, il primo che vinsi c'era un bigliettino. Mi arrampicai sulla scrivania per arrivare alla mensola piú in alto. Presi quella coppa che vinsi nel 2009 a marzo, il mio primo torneo under 14.
Eccolo lí!
Era un post-it giallo, sopra c'è scritto:
Piero Barone sei il numero uno.
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NON TI SCORDAR DI ME
FanfictionLa vita ed i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. Certe volte sognare ti porta a pensare a quanto tu sia stupido ad immaginare certe cose. Alcune volte sei consapevole che non potranno mai a...