CAPITOLO 32:

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Sono passati esattamente 9 mesi da quel giorno, quel giorno che fino ad ora é stato il più bello della mia vita, ma che oggi verrà rimpiazzato, ebbene si oggi é il grande giorno 26 maggio. Le temperature sono ideali, l'aria di primavera fa spazio alle calde giornate estive. Nell'aria senti già un'aria di libertà. I ragazzi che finiscono le scuole, le piante che sono in fiore e tutto ciò che rende questo periodo speciale.
É Domenica, io sono nervosissima.
Nessuno é ancora stato capace di calmarmi, non ho dormito niente questa notte, soprattutto perché é due giorni che non vedo e non sento Piero, i miei genitori e i suoi si sono coalizzati per tagliare qualsiasi contatto fra di noi.
Sono le 7.30 del mattino e io sono sveglia già da un paio di ore. Apro le finestre del mio appartamento ed esco di casa. Tutti sono già attivi. Mio padre sta organizzando un piccolo rinfresco per i parenti prima della cerimonia, al quale io non potrò partecipare, non voglio che mi vedano prima della cerimonia, voglio mantenere il segreto. Tutti mi potranno vedere quando mi vedrà anche il mio futuro marito.
Alle 8 arriva la parrucchiera, ha un compito arduo, preparare i miei capelli per questo giorno. Non li voglio lasciare liberi, ma abbiamo deciso di fare un'acconciatura semi raccolta, con una sottospecie di chignon dove avrò il velo. Un'acconciatura pratica e comoda, ma soprattutto molto bella. Sono felicissima. Trucco molto soft e soprattutto water proof, vorrei evitare spiacevoli situazioni.
Il vestito, beh.. é stato amore a prima vista.
Non sono mai stata una ragazza che é sempre stata fissata con il grande giorno, ho iniziato a fantasticare su questo giorno solo dopo aver conosciuto Piero, perché avevo cauto che lui era quello giusto, il padre dei miei figli. Lui é stato l'uomo che ha creato in me il desiderio del matrimonio.

"Simo, tutto apposto? Tra poco dobbiamo andare."

Mia madre si affaccia all porta di camera mia, io sono seduta davanti allo specchio, ho lo sguardo fisso. Finestra aperta e musica accesa. Quella musica, la sua musica. É l'unica cosa che ho di lui in questo momento.

"Si, sono pronta. Sono felice che questo momento sia arrivato. Da quando ho conosciuto Piero non ho desiderato altro."

"Lo so, te l'ho letto in faccia. Sei bellissima vestita così, é il tuo giorno, goditi fino alla fine. Divertiti e non fartelo rovinare da niente e nessuno."

"Grazie mamma, che ore sono? Non ho l'orologio"

"Sono le 10.45, tra poco si parte. Prima facciamo delle foto in giardino, tanto la sposa deve essere sempre in ritardo"

"Certo, andiamo"

Esco di casa, gli invitati che erano qui sono andati quasi tutti via, siamo rimasti in pochi, giusto i parenti stretti. Scendo le scale e arrivo in giardino. Tutti mi guardano, hanno un sorriso meraviglioso, una lacrima riga il volto di qualcuno, altri mi guardano con affetto altri si complimentano con me e mi fanno gli auguri.

Non faccio un tempo a fare nemmeno una foto che mi iniziano a chiamare che é tardi e che si deve andare.
Abbiamo noleggiato una maserati , lo so, può sembrare eccessivo, ma Piero ha voluto esagerare, ha detto che voleva fare un uscita trionfale, una fiaba moderna. Saliamo a bordo, io e papà.
Casa mia é veramente vicina alla chiesa.
Nemmeno un chilometro. Ci raccomandiamo di andare piano, voglio godermi ogni secondo.

"Papà, ti prego, non farmi cadere"

"Piccola, stai tranquilla. Io ti accompagneró da lui e come ci sono stato sempre per te sarò qui anche oggi, pronto a sostenerti fino all'ultimo. Te goditi questo momento. Ora fai un respiro profondo, perché siamo arrivati."

Chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo.

"Andiamo"

Papà scende dalla macchina e mi aiuta a scendere.

NON TI SCORDAR DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora