CAPITOLO 25:

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Stiamo camminando mano nella mano verso la macchina. Prima abbiamo fatto questa strada a corsa e presa dall'ansia l'ho volata e Piero che tentava di starmi dietro. Quando sente che un tremito s'impossessa di me cerca di scaldarmi con un abbraccio, per poi far congiungere nuovamente le nostre mani.

"Simo, ti amo. Sei speciale"

"Pie... anche io."
Le parole con lui non mi escono mai, non so mai cosa dire perchè sa sempre cosa dire e fare.
Nel momento in cui siamo abbracciati un tremito ci scuote entrambi, ma non è colpa del freddo!

"Pie, è il tuo! Il mio cellulare è spento"

"Sisi, ora guardo... - afferra il cellulare dalla tasca dei jeans- è Ignazio, che vorrà?!"

"Se magari rispondi lo scopri!" Gli rispondo con un tono ironico, e lui mi fa l'occhiolino

~CHIAMATA~

" Igna, ciao"

"Finalmente! Ho chiamato Simona e non rispondeva ti ho mandato tre messaggi e non hai risposto, prima ho provato a chiamarti e eri irraggiungibile, alla fine ho chiamato tua mamma e mi ha detto tutto! Comunque voi due vivete nel mondo dei puffi! Gli altri ve li scordate eh! Comunque come sta? Simona? Sua mamma? Dimmi un po'.. e il viaggio?"

"M'hai fatto cosí tante domande che non ho capito nulla!"

"Come sta?"

"Igna, con precisione non sappiamo nulla. Simona appena l'ha visto ha avuto una specie di attacco di panico misto a rabbia e è scappata a corsa e io gli sono andato dietro. Ora stiamo andando alla macchina per poi andare a casa sua, forse domani torniamo in ospedale. Per lei è stato un duro colpo" come posso negarlo, non ho mai reagito cosí a niente

"Capisco... menomale che ha te. Da sola non so... è una situazione dura"

"Si, molto.. Gian l'hai sentito?"

"Si c'ho parlato prima al telefono, anche lui era preoccupato, non riusciva a contattarti"

"Wow, mi sento quasi importante! Oggi cercavate tutti me! Ma quale onore!"

"Se vabbe! Nina mi chiama, mi raccomando non sparite, facci sapere come va e se c'è bisogno arriviamo subito."

"Sisi, ciao igna saluta tutti"

Piero chiude la telefona, ero accanto a lui e ho sentito bene cosa hanno detto. Oserei dire che la voce di Ignazio oltrepassa anche i muri... in questo caso i telefoni, ma sono dettagli.
Mi guarda, cerca di capire non so cosa. Mi cinge nuovamente e continuiamo a camminare. Nel frattempo inizia a canticchiare, cercando di farmi tornare il buon umore.

"Ooo mondo soltanto adesso io ti guardo, nel tuo silenzio io mi perdo e sono niente accanto a te..."
È troppo forte, la musica mi chiama, mi fa tornare il sorriso anche nei momenti piú bui, come questo.

"Il mondo non si è fermato mai un momento, la notte insegue sempre il giorno ed il giorno verrà"
Ho continuato io la canzone, e non ho mai apprezzato e capito pienamente fino a questo momento questa frase.
Tutto va avanti, le cose belle e le cose brutte esistono, anche quando è notte, tutto è brutto e tu non ne vedi la fine non ti devi perdere d'animo perchè tornerà il giorno, la felicità e la serenità.

"Piero, ho trovato un senso a questo"
Si, ho fatto mille ragionamenti nella mia testa e sono arrivata ad una conclusione.

"Cosa? Un senso a cosa?"

"Beh, alla mia vita, un senso a quello che mi accade, un senso alle cose brutte."

"E sarebbe? Non riesco a capire.."

"Beh, sono riuscita a capirlo grazie alla canzone, mi ha fatto riflettere.. tutte le cose brutte che mi sono capitate.. o mi hanno fatto crescere umanamente, oppure mi hanno portato felicità. Anche nelle cose piú brutte della vita c'è sempre un lato positivo. Un esempio stupido.. se non fossi caduta, se non avessi fatto quella figura assurda non ti avrei incontrato, se non ci fossimo visti conosciuti e abbandonati, ora non saremmo qui. La notte insegue sempre il giorno... ed il giorno verrà! Ecco! Piero capisci?! Non tutto è perduto, non tutto è nero! Questa cosa,  questa situazione, deve pur avere un risvolto positivo. Deve averlo! Senza non avrebbe senso!"

Okay, mi sto attaccando a qualsiasi cosa per tirarmi su di morale, ma credo in auello che ho detto e in quello che penso e sento. Non tutto il male vien per nuocere.

Piero si blocca. Non va avanti e mi fissa, ha la bocca spalancata.
Ha gli occhi sgranati, quei bellissimi occhi.

"Pie.. che hai?"

"Beh... non... come... cioè.. amore come hai fatto a trovare tutto questo in una frase? Cioè sono anni che canto questa canzone, so il senso, ma... tu l'hai colto in una maniera tua.. vera, reale... wow"

"Ma no! Nel senso, è un pensiero spontaneo. Solo grazie a te."
Lo abbraccio, tra le sue braccia mi senro protetta, mi sento al sicuro.
Nessun posto è piú sicuro delle braccia del ragazzo che ami.
Lo so, ne sono certa. Ne ho le prove.

NON TI SCORDAR DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora