CAPITOLO 13:

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Siamo tornati a Viareggio. Io per ora sono libera dall'università per un po' e loro non hanno impegni fino a metà febbraio.
Piero non mi molla un secondo, per questo chiede di stare con loro fino a quel momento.

"Piero, ma volete rimanere qui? Cioè, dove staremo?Io non voglio essere un peso per voi. Non mi pare giusto nei vostri confronti."

"Io volevo andare a casa mia una settimana, e i ragazzi torneranno dalle rispettive famiglie, e io volevo portarti con me in quella settimana. Ma fino a quel momento volevamo fare un tour della toscana. Non l'abbiamo mai visitata."
Sono abbastanza sconvolta per il suo invito, andare laggiú significa conoscere la sua famiglia. Lui ha conosciuto la mia, ma solo mio cugino sa cosa siamo.
Ai miei ho preferito non dire niente, ma credo che sospettino qualcosa. Non porto ragazzi a casa abitualemente, ma soprattutto non chiedo di stare insieme a dei ragazzi per niente.
Non sono cosí.
Comunque quando arriveremo lí, a Naro ci penseremo.
Voglio godermi il momento.
Carpe diem. Sii padrone dell'oggi.

"Per me va bene, sono felice di poterci accompagnare. Allora penso io alle città da visitare. Io partirei da Lucca, domani.
Cosí vi porto a vedere dove lavora mio padre."

"Benissimo, ma ora andiamo in albergo?
Non so voi, ma io sono stanchissimo.. Simona vieni con me?" Piero ha una faccia veramente stanca, del resto ha ragione. Non abbiamo dormito molto e oggi è stata una giornata lunga, e anche io sono stanca.

"Si, anche io sono stanca. Domani mattina ci troviamo nella hall alle 9.30? va bene a tutti?"

"si, per favore fate i bravi. Non sono ancora pronto per diventare zio!" Ignazio scoppia a ridere

"ignaaa! ma che dici!!" Piero sgrana gli occhi, e mi prende la mano

"Sappiamo quello che facciamo. Buonanotte"

"Buonanotte ragazzi, ci si vede domani mattina"
Il Ginoble è abbastanza strano. È da stamani che non stacca gli occhi dal suo cellulare, è perso nel suo mondo.

Stiamo salendo in ascensore, Piero mi abbraccia da dietro, ha la sua testa appoggiata sulla mia spalla, e mi dà dei dolci baci sulla guancia e io stringo le sue mani. Che dolce, è molto protettivo.
Adoro questa sua parte.

Si aprono le porte, e mi afferra la mano e mi accompagna in camera.
Ha la mia valigia in mano. È un vero cavaliere.

"Vado a mettermi il pigiama in bagno, tu ti cambi qui va bene?"

"Sisi, va bene Simo."
Apro la valigia e prendo il beauty e il pigiama. Per fortuna non ho preso un pigiama imbarazzante, tipo quello rosso con i cani. Ho preso un pigiama con la maglietta rossa e dei pantaloni grigi.
Il rosso nella mia vita è sempre presente, sarò stancante, ma non ci posso fare niente.
Quando esco Piero è nel letto che guarda la tv, sta cercando qualcosa da guardare.

"Piero guardiamo un film?"

"Se ne trovo uno volentieri. Comunque bello il pigiama rosso. Vieni qui. Voglio coccolarti!" non riesco a capire se è una minaccia o una domanda, comunque è una bellissima minaccia. Mi accomodo accanto a lui.
Lui avvolge il suo braccio attorno al mio collo e io appoggio il mio braccio sul suo petto e gli do un tenero bacio sulla guancia.

"Io non volevo questo, volevo un bacio vero" fa la faccia mezza offesa

"ora rimedio subito" mi avvicino al suo viso accarezzandolo e lo bacio. Posa il telecomando della televisione sul comodino e mi abbraccia.
I suoi abbracci sono meravigliosi, sono qualcosa di indescrivibile.

"Piero, ti voglio bene, sei speciale. Ti amo" mi allontano da lui e lo guardo negli occhi, i suoi occhi sono bellissimi. Sono profondi.

Quando riesci a vedere il mare in un paio di occhi marroni è la fine

"Simona anche io, sei speciale. Ti voglio portare a Naro, ti voglio far vedere il mio paese, ti voglio far conoscere i miei, è la prima volta che gli voglio presentare una ragazza, beh.. non ho mai avuto una ragazza, tutte vanno dietro a Ignazio e Gianluca. Nessuna mi ha mai calcolato. Si, ho ricevuto apprezzamenti per la voce, stima.. ma mai niente di piú."

"Piero, sono felice."

Ci addormentiamo abbracciati, non abbiamo trovato nessun film, ma non importa. Stiamo bene, e siamo felici.

[...]

Chiudo gli occhi e penso a lei..

Ecco la svegli, la spengo velocemente, mi giro e noto che Piero è già lí che mi guarda

"Buongiorno Principessa" Mi bacia, un dolce bacio a stampo. Le sue labbra sono cosí soffici.

"Buongiorno Principe, sono le 9. Ci dobbiamo preparare. Altrimenti non ce la facciamo."

"Mmmm. No. Voglio stare qui con te, non mi voglio alzare. "
Mi alzo dal letto.

"Barone, so essere autoritaria anche io."
Tiro le coperte e lo scopro.
Lui prende un cuscino e sr lo mette sul viso.

"E io non mi alzo, cosa fai ora?"

Salgo su di lui e inizio a fargli il solletico. Si leva prontamente il cuscino dal viso.

"È questo il gioco che vuoi fare? e va bene."
oh cavolo. Capovolge il fronte, sono spalle al materasso, lui che mi tiene per i polsi, se inizia a farmi il solletico è la fine. Ho solo una via di scampo. Lui è molto vicino a me. Lo bacio, lui lascia la sua presa e mi bacia. un bacio lungo, infinito.

"Ora possiamo andare?"

"Volevo questo. Ora ci possiamo preparare."

NON TI SCORDAR DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora