CAPITOLO 8:

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Mamma mia, non ci credo..

24 ore gli sono bastate per rapirmi il cuore. Anzi, 24 ore sono bastate a me per rapirgli il cuore, perché il mio cuore era già suo, lui non lo sapeva, ma in realtà era così già da tempo.

Dammi amore da star male, poi guariscimi come sai...

Non farmi aspettare, canzone meravigliosa, come loro. Come LUI, io sono nel back stage, lui voleva per forza farmi sedere in prima fila, ma io non ho voluto. Preferisco godermi il concerto da lì, così appena Ignazio o Gianluca avrebbero cantato da solisti io sarei potuta stare con Piero.

Mi piace, lo adoro... Lo amo?

Ti amo. Un ti amo è qualcosa di importante, secondo me ci vuole tempo per dirlo. Anche se una persona ti ha rapito il cuore, dire ti amo è qualcosa di impegnativo.

Per me dire ti amo è una promessa, è qualcosa.. È indescrivibile.

"Tesoro, sei bravissimo, sei meraviglioso"

"Te di più" Gianluca sta cantando can't halp falling in love with you e a seguire anima e core e dopo Ignazio canterà Memory, abbiamo un po' di tempo..

Ignazio se la ride come un matto, e non capisco il perchè

"Ignazio, ma che ti ridi?!" il narese si stacca da me

"Oh Piero, ma che sei diventato?! Uno sciupa fimmine? Non ti ho mai visto cosi.. Come posso dire... Calientee!" oh mamma santa! Ignazio è uscito di testa, è lí che ride come non ho mai visto ridere nessuno!

Io sono in imbarazzo, i miei occhi si incrociano con quelli di Piero.. È meraviglioso, ha un'aria maliziosa, è spettacolare.

"Sai, sei bellissima" arrossisco, non riesco a trattenere un sorriso, non ce la faccio a stargli lontana, lo bacio con passione. Voglio che senta quanto lui sia importante, lo cerco, gli tiro leggermente i capelli, lui mi tiene stretta per i fianchi. Siamo vicini, molto vicini... Troppo vicini.

"Scusate qui ci sono anche io! Se volete vi do una stanza eh!" ignazio è sempre lí, quando lo chiamano..

"Ignazio tocca a te, sbrigati"

Io e Piero, ci stacchiamo, abbiamo entrambi le labbra rosse.. Abbiamo il fiato corto.. Il cuore batte a mille, l'adrenalina che si porta dietro questo bacio è sempre nell'aria.

"Piero.. Stiamo correndo"

"No, non stiamo correndo, stiamp seguendo l'istinto, facciamo ciò che ci sentiamo di fare"

"Hai ragione, ma ora vai.. Altrimenti rischiamo di.. "

"Di cosa?"

"Di farti arrivare sul palco con le labbra rosse, e non voglio pensare a te che canti con le labbra rosse per colpa mia"

"Va bene, ma dopo riprendiamo.. Se vuoi dopo il concerto possiamo andare a fare un giro.."

"Ok, ma ora vai" si sistema la camicia, chiude la giacca, si riavcicina a me.. Ma questa volta mi offre un dolce bacio a stampo, è una cosa dolcissima.

Io mi devo sempre abituare, a dire.. Lui è Piero Barone e mi ha baciata.

Per riuscire ad abituarmi a dire Lui è Piero Barone ed è il mio ragazzo quanto ci posso mettere?!

Un mese, un anno, tutta la vita.

[...]

Il concerto è finito, Piero è corso da me e mi ha preso per la mano e mi ha letteralemnte trascinato via da qui. Non me l'aspettavo. Piero sembra uno molto razionali, quello piú preciso: in realtà è molto istintivo.

NON TI SCORDAR DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora