I miei occhi guardavano costantemente l'orologio appeso al muro del mio ufficio.
Erano quasi le quattro del pomeriggio e stavo aspettando il momento per andare via, ma avevo ancora tanto da fare.
Dopo mesi e mesi, riuscimmo finalmente ad ottenere i filmati delle videocamere del Tower Bridge. Combattemmo per indagare sul posto, ma la NCA ci proibì di mettere piede all'interno, lasciando a loro lo spazio di lavorare su quel posto, essendo un'attrazione importante della città.
Infatti, ancora oggi, il Tower Bridge era chiuso al pubblico.«Ti sono arrivati?» domandò Jay irrompendo nel mio ufficio.
Io annuii soltanto, facendogli spazio per sedersi al mio fianco.
«Vogliamo vedere anche noi!» esclamò Chris, entrando anche lui seguito da Connor, che si posizionarono alle nostre spalle.
Chris, mi baciò dolcemente la testa dopo esserci scambiati un veloce sguardo dolce.
«Okay allora, lo faccio partire!» esclamò Jay, digitando lettere sulla tastiera del mio computer, facendo poi partire finalmente i filmati delle videocamere.«Manda avanti!» dissi mordendomi il labbro interno.
Improvvisamente il silenzio calò nella stanza, tutti noi eravamo concentrati sullo schermo che mostrava il pontile superiore che collegava le due torri.
C'erano turisti e ancora turisti, chi scattava foto e chi faceva video.
La porta della stanza era aperta, così quando passarono mio padre e James si incuriosirono entrando, vedendoci imbambolati.
Feci segno con una mano di rimanere in silenzio, mi piegai in avanti e con il mouse iniziai a schippare il video velocemente, fino a quando non notai un viso familiare.«Chris guarda... è Miles...» dissi indicando il ragazzo sullo schermo.
Improvvisamente sentii una fitta allo stomaco nel vedere il nostro amico, sembrava essere spaesato mentre continuava a guardarsi intorno con in mano il cellulare.
Cercava campo visto che sventolava in aria l'oggetto, forse stava provando a rintracciare qualcuno o aspettava qualcosa.
«Quindi era ancora vivo quando abbiamo trovato Stephanie... ma perchè non ha risposto alle mie chiamate?» domandò Chris scosso.
«Dove sta andando?» domandò James, indicandolo con un dito.Miles, iniziò a camminare velocemente dopo essersi guardato alle spalle.
Non riuscimmo a vedere nessuno che lo stava seguendo, ma notammo un'altra delle tre vittime di quella sera.
«Guarda, c'è Matteo!» esclamò Jay.
Ripuntai i miei occhi sullo schermo impaziente nell'intravedere qualcosa o qualcuno, ma tutto ciò che vedemmo, fu che Matteo era anche lui spaesato, aveva fermato alcuni turisti per chiedere loro qualcosa, ma fu respinto e spintonato più volte quando iniziò ad essere invadente.
«Accidenti!» imprecai con nervosismo nella mia voce, continuai a mandare avanti il video il più veloce possibile, la mia pazienza stava esaurendo.«Chelsea, Chelsea fermati!» quasi urlò Jay, balzando dalla sedia mentre mi spintonò via bruscamente.
Mandò indietro di qualche secondo il video e rallentò non appena il ponte si svuotò.
«Ecco ora, vedete...» disse con euforia Jay, iniziando a mordersi le unghie.
Sembravamo impazziti.
Il video mostrava il Tower Bridge dopo la chiusura, ovviamente vuoto e al buio, la notte era calata.
Dopo svariati secondi, un corpo di un agente venne lanciato sul pavimento, proveniente dalla porta che era dietro la videocamera.
L'uomo strisciò all'indietro spaventato, allontanandosi da qualcuno che sbucò poco dopo di lui.
Un uomo alto che indossava un cappotto lungo e nero, zoppicava tenendosi poggiato su una stampella, la stessa che colpì con violenza la testa del povero uomo ai suoi piedi.Ma fu allora che, non appena quell'uomo colpì l'agente, stendendo il braccio a favore della videocamera, lo vidi... il tatuaggio che Tony aveva avvistato.
Bloccai il video in quell'esatto momento, avvicinando di più l'immagine sul polso e schiarendola, così che si potesse vedere meglio il nome.
«Kim...» farfugliò mio padre alle mie spalle.
Jay fece ripartire il video volendo scoprire altro, fu in quell'istante che rimanemmo tutti con il fiato sospeso, io quasi stavo morendo dentro non appena vidi il presunto assassino voltarsi verso la telecamera, sembrava proprio che ci stesse guardando.
Il suo viso era coperto fin sopra al naso, con la stessa bandana che si stava abbassando lentamente prima che lo schermo diventasse tutto nero e grigio.
Qualcuno aveva disattivato le videocamere.
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Sinfonia
Mystery / ThrillerAccettato il caso di un serial killer che inonda di paura la città Inglese, Chelsea è costretta a ritornare nella sua amata Londra. Corpi seminati in ogni punto della città, sangue sparso, casi irrisolti e indizi mancati scombussoleranno la vita del...