⚠️IN REVISIONE⚠️
Londra 1800
Rose, una ragazza di 19 anni vive da sola con le sue sorelle dopo che i suoi genitori morirono per un presunto attacco animale.
da allora non è più la stessa e la sua vita è un po' scombussolata.
vorrà scoprire la verità...
Saltai giù dalla finestra senza far sapere a nessuno che sarei uscito, la luna piena illuminava tutto in torno a me.
Corsi in mezzo alla foresta fino a giungere su una collinetta abbastanza lontana da casa mia, dalla mia vita e da tutte le persone che mi circondavano ogni giorno.
Mi distesi sull'erba e ammirai il cielo notturno.
C'era una pace disarmante, a volte penso a come sarebbe la mia vita se tornassi umano.
Forse sarebbe migliore o forse peggiore, ad ogni modo volevo godermi la vita che mi era stata concessa sperando che i sensi di colpa non riaffiorassero un altra volta ricordandomi la persona orribile che ero e che forse sono tutt'ora.
L'aria era frizzante, le stelle sopra di me brillavano in quell'immensa oscurità, da bambino pensavo che le stelle fossero tante barchette illuminate dalle candele e che ogni notte vagavano insistentemente in quel oceano di un blu intenso.
Sorrisi ripensando a tutte le storielle divertenti che nostra madre ci raccontava sul cielo, chiusi gli occhi e mi venne in mente la ragazza vista qualche ora prima nella foresta.
Sentivo che aveva paura nonostante cercasse di non dimostrarlo, dubito avesse capito che siamo dei vampiri.
Domani mio fratello sarebbe andato da lei e la faccenda sarebbe stata chiusa per sempre.
Durante questi anni capì che non potevo fidarmi di nessuno oltre alla mia famiglia.
Ma anche se avessi voluto avere qualcuno al mio fianco..non potevo, perché finivo sempre per rovinare qualsiasi cosa riesca a darmi anche solo un pizzico di felicità, non volevo far male a nessun altro.
Riaprì gli occhi e delle goccioline d'acqua mi bagnarono il viso, aveva iniziato a piovere e proprio in quel momento ebbi l'idea di andare a vedere dove vivesse rose, tornai nella foresta e mi avvisi nella direzione dov'era scappata dopo il nostro strano incontro.
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