⚠️IN REVISIONE⚠️
Londra 1800
Rose, una ragazza di 19 anni vive da sola con le sue sorelle dopo che i suoi genitori morirono per un presunto attacco animale.
da allora non è più la stessa e la sua vita è un po' scombussolata.
vorrà scoprire la verità...
Giunsi a una casa fatta interamente in legno era carina e ben curata, mi accostai a una delle finestre ed eccola lì a giocare con una bambina, intuì che fosse sua sorella.
Si voltò nella mia direzione come se mi avesse sentito arrivare.
Mi spostai il più velocemente possibile ma sentì la porta aprirsi e decisi che forse era meglio andarmene piena che lei potesse vedermi.
Tornai a casa e rientrai dalla finestra.
«Dov'eri?» mi voltai da mio fratello e scrollai le spalle, mi avviai verso il mio guardaroba e presi una maglietta asciutta.
«Perché sei andato da lei?» mi cambiai e lo guardai con un cipiglio alzato.
«Tu come fai a saperlo?» chiesi.
«Ti ho seguito con la mente» oh certo era ovvio, non si faceva mai i cavoli suoi.
«Sono andato da lei solo per sapere dove vive, in modo da mostrarti la via da dove andare domani» lui scosse la testa
«Non posso cancellarle la memoria... quando sei andato via, nostro padre mi ha informato che sapeva già ciò che è successo nella foresta e adesso vuole che noi portiamo rose da lui»
Sta scherzando spero, sbuffai frustrato, nostro padre non poteva saperlo.
«Chi gliel'ha detto? è stata Dalia?» lui fece un cenno di dissenso
«No,non è stata lei, era scioccata tanto quanto me nel sentire le sue parole» mi sedetti su una poltrona e cercai di capire il motivo della sua richiesta.
«Secondo vuole ucciderla?»mi chiese, sembrava quasi preoccupato per lei.
«Non lo so e ad essere sincero non mi interessa, perché dovremmo farci dei problemi per una ragazza che nemmeno conosciamo?» mi guardò disgustato come se avessi detto una cattiveria orribile, ma no era la verità.
«Se le succede qualcosa sarà solo per colpa tua Blade, se lei non ti avesse visto a quest'ora sarebbe fuori da tutto questo» annuì «Certo, adesso esci di qui e trova un modo per convincerla a venire con te domani»
Gli feci un sorrisetto finto «È un problema tuo» sottolineò l'ultima parola e uscì dalla mia stanza.
Aveva ragione ma che potevo farci? non me ne sarei interessato comunque.
Avrei solo aspettato di vedere come sarebbe finita questa storia.
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