Capitolo 31

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Elizabeth

I raggi del sole che entrano dalla finestra si appoggiano direttamente sui nostri corpi coperti solo dal lenzuolo bianco e stropicciato che fino a ieri sera era sistemato in modo impeccabile.

Ieri, dopo che Jacob mi feci vedere quello che pensavo sarebbe stato il suo studio, ci siamo lasciati trasportare da questa intensità che c'è tra di noi finendo con l'amarci, ancora e ancora in modo ardente, sussurrando tra un bacio e l'altro quanto siamo pazzi l'un dell'altro.

<Elizabeth!> un urlo agghiacciante mi fa sussultare nel letto nello stesso momento in cui sento dei forti colpi nella porta dell'ingrosso.

<Cosa succede?> domanda Jacob preoccupato mentre sobbalza giù dal letto facendo scivolare il lenzuolo dal suo corpo, restando nudo davanti a me.

<Tua sorella> dico sospirando mentre scendo dal letto vestendomi con le prime cose che mi capitano sotto le mani.

<Non vorrai mica farti vedere così?> domando incredula quando vedo Jacob uscire dalla camera da letto.

<Apri tu> mormora infastidito ritornando indietro.

<Spero che tu abbia una valida motivazione per esserti presentata qui a questo ora di prima mattina e interrompere la mia tranquillità mentale> inizio a farfugliare appena apro la porta di casa trovandomi davanti Nikki con il piccolo David in braccio ed io mi affretto a prenderlo fra le mie braccia e spupazzarlo tutto mentre mi giro di spalle chiudendo involontariamente la porta in faccia a Nikki, che non tarda a urlare.

<Come è possibile che appena ti vede si comporta come se vedesse il sole. Insomma, neanche quando vede me fa quella faccia da innamorato>

<Io sono più importante> dico sorridendo mentre guardo innamorata il piccolo David che ormai riempie le nostre giornate.

<Tu sei una strega malefica> mormora piano mentre cerca di mettere il broncio fingendosi offesa.

<È inutile che fingi, so che in realtà non ti dispiace del nostro legame> ammetto sicura di me. L'arrivo di David è stato in grado di riportare nelle nostre vite la felicità ed io mi sento molto legata a lui.

<Piccolo David, vieni dallo zio> dice entusiasta il mio ragazzo appena ci raggiunge nel salone ma lui, il mio ometto, si rifiuta, accoccolandosi al mio petto.

<Ti ha rubato la ragazza> la voce di Henry si fa avanti e solo ora mi rendo conto che in realtà c'era anche lui qui presente. Il piccolo David mi fa avere occhi solo per lui.

<Se vuoi lo zio ti insegna a rimorchia qualche ragazza ma lei non si tocca. Liz è mia>

<Mi domando se un giorno anche a tua figlia insegnerai a rimorchiare> dico ridacchiando.

<A mia figlia? Quale figlia?> domanda Jacob mentre mi rivolge uno strano sguardo.

<Stavo ipotizzando Jacob, se un giorno avrai...>

<Avremo semmai> dice interrompendomi.

<Se un giorno dovrò avere una figlia io la voglio con te> confessa sorprendendomi.

<Davvero?> chiedo in modo impacciato mentre continuo a guardarlo. Insomma, non abbiamo mai parlato di mettere su famiglia e ora con mezza battuta lui confessa di, insomma, lui realmente vorrebbe un bambino?

<Te l'ho detto, tu mi fai venire voglia di desiderare cose pazze> confessa sorridente mentre continua ad alternare lo sguardo tra me e il piccolo David.

<Lo hai sempre fatto> sussurro piano quando solo adesso mi rendo conto. Lui nell'ultimo periodo mi ha guardata con il figlio di Nikki, osservandomi con cura e guardandomi con amore mentre continuavo a tenere David in braccio, mentre gli cantavo, mentre lo cambiavo.

<Sei bellissima così> sussurra piano mentre si avvicina ancora di più a me lasciando un dolce bacio sulla mia fronte riuscendo a farmi emozionare.

<Te l'avevo detto che un giorno avresti voluto averne uno tuo> dice Henry ridacchiando.

<Ma di cosa stai parlando?> chiedo confusa. Non è la prima volta dice una cosa del genere.

<Praticamente ha questo pensiero da quando tempo fa ti aveva visto fingerti incinta mentre avevi nascosto sotto la maglietta un cuscino solo che aveva paura> confessa il mio amico Henry facendo sbuffare Jacob.

<Paura di cosa?> domanda Nikki togliendomi le parole di bocca.

<Della tua reazione. Insomma, non abbiamo mai tirato su questo argomento, in più siamo giovani e ho pensato che magari vorresti finire gli studi prima di mettere su famiglia> borbotta piano mentre cerca di evitare il mio sguardo come se si sentissi giudicato per il pensiero fatto.

<È vero, siamo giovani e ancora dobbiamo laurearci e ci sono un sacco di cose da fare ma un giorno anche a me piacerebbe avere un figlio tutto nostro> confessa sincera.

<Tu, cioè, insomma...>

<Anche tu mi fai desiderare cose pazze ma che infondo sono cose belle> rispondo interrompendolo.

<Vai un attimo con la tua mamma piccolino> lo sento mormorare mentre afferra David dalle mie mani e metterlo fra le braccia di Nikki.

<Ma cos...> non faccio in tempo a chiedere che le sue labbra si poggia sulle mie baciandomi velocemente.

<Ti amo Liz>

<O mio dio, che cosa hai al dito?> domanda Nikki urlando e per quanto la voglio bene se la sento urlare nuovamente prendo David dalle sue braccia e poi la sbatto fuori. Quando ci si mette è davvero fastidiosa.

<A me sembra un anello> dice Henry mentre guarda attentamente la mia mano.

<O mio dio> mormora Nikki sconvolta mentre si alza dal divano e avvicinarsi a me, alla mia mano, che guarda con gli occhi sbarrati.

<Questo stronzo ti ha fatto la proposta e tu non mi hai detto niente? No, anzi, ti rendi conto che Jacob le ha chiesto di sposarlo e tu non lo hai fatto?> chiede mentre alza di poco la voce guardando Henry.

<Noi abbiamo un bambino e loro si sposano, una cosa ciascuno> risponde il mio amico cercando di trattenere un sorriso per la stupidità ne ha detto.

<David, amore, papà non ci ama> mormora Nikki facendo la melodrammatica. La mia amica ha capito che quando mette il broncio con Henry lui per farsi perdonare fa sempre il coccolone con lei, cosa che Nikki adora, per questo finge sempre.

<Promettimi che tu non farai la pazza esaurita> mormora Jacob mentre a me scappa una risata.

<Io non farlo la pazza, io ti farò impazzire> sussurro piano mentre involontariamente il mio sguardo cade sulle sue labbra invitati.

<In questo sei molto brava> sussurra a sua volta mentre lentamente inumidisce le sue labbra con la lingua.

<Sei tu che fai impazzire me> mormoro da sola mentre lo guardo. Jacob è peggio di una tentazione, è peggio della mela proibita, eppure, io mi lascio tentare ugualmente.

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