Vita

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«Jane, ti supplico, è il quinto negozio nel quale entriamo!»
«Dai Ed, è l'ultimo, giuro!»
«Anche l'ultimo sarebbe dovuto essere l'ultimo...» Lo fulminai con lo sguardo e scoppiai a ridere, era sommerso dalle mie buste. È stato carino a portarle per me!
«Se me lo chiedi con quegli occhi, Ed...» Sussurrai facendo marcia indietro. Pensai di aver comprato vestiti a sufficienza visto che avevo letteralmente svuotato i precedenti negozi. Tornammo a casa e dopo aver tolto tutte le etichette dai vestiti, mentre Edward era nello studio a fare non so cosa aprii il frigo e pensai a cosa avrei potuto cucinare per cena.
«Edward! Corri!» Urlai, lui arrivò un secondo dopo
«Dimmi, Jane.»
«Ci ho pensato molto e non mi sembra giusto andare a lavorare senza una vera laurea, voglio finire l'università!» Mi guardò, sorrise e avvicinandosi mi accarezzò il viso. Non era mai successo... Sicuramente arrossii.

«Va bene, cara.» Cara? Cara..? Hm.
«Che mangiamo a cena? Pollo al curry? Con patate..?» Chiesi cambiando discorso
«Tu vuoi farmi sbavare, donna!» disse e io risi timidamente
«E a pranzo?»
«Beh, Ed, potresti accontentarti di qualcosa di leggero..?»
«Hai 10 minuti per inventarti qualcosa!»
«Tu apparecchia, dai!»

Dieci minuti dopo avevo messo sul tavolo un piatto di bresaola ricoperta di rucola, scaglie di grana e limone e una mozzarella fatta a fette. Aveva apparecchiato in modo semplice ma carino, utilizzando le stoviglie da noi comprate, mangiammo velocemente quelle poche cose.

«Cosa ti piacerebbe studiare, Jane?» Chiese mentre beveva dell'acqua da uno dei bellissimi bicchieri che avevamo comprato. Effettivamente non ci avevo ancora pensato, mi sarebbe bastato un lavoro semplice, alla fine.
«E tu che farai, Ed?»
«Criminologo, per ovvi motivi, Janice...» Riflettei. Credo di essermi imbabolata perché si mise a sventolare una mano per richiamare la mia attenzione.

«Mi piacerebbe lavorare con i bambini...» Affermai e lui sorrise
«Quanti anni hai, Ed?» Aggiunsi
«Ne ho 23, tu? Se posso...»
«Sì, puoi, ne ho fatti 19!» Sorrise e si alzò per sparecchiare, quando si girò e ridendo disse:
«Ci siamo sposati giovani...» Risi anche io.
«Cosa faremo oggi pomeriggio Jane?»
«Devo fare delle lavatrici e...»
«Ti dispiace se esco a comprare dei vestiti per me?»
«No, tranquillo, vai pure!» Quindi mi salutò e rimasi tutto il pomeriggio da sola, lavai un mucchio di panni e mentre il pollo e le patate cuocevano io stiravo i panni lavati...

Discovering Jane || Jane The KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora