Avevo appena finito di preparare la colazione quando sentii i suoi passi scendere le scale, il mio viso fu illuminato da uno splendido sorriso e mi girai per dargli il buongiorno: oh no. Edward non era più Edward, di nuovo! Il suo aspetto però era magnifica curato: quel completo blu gli donava da morire! Quella cinta risultava ancora di più i suoi bellissimi fianchi...
Feci finta di niente e mi rivolsi a lui calorosamente
《Buongiorno Ed! Se ti andasse qualcosa ho preparato la colazione.》
《Vedo. Non credi sia un po' troppa questa roba? In fondo siamo solo in due...》
Rispose insistendo molto sulle ultime tre parole della sua frase. E chi altro avrebbe dovuto essere con noi? Jeff? Sua madre? Chissà quanto fosse doloroso per lui, il ricordo di sua madre...
《Se non ti va non mangiare eh!》Mi affrettati a dire, per giustificarmi. Al contrario delle mie aspettative mi sorrise e si sedette a mangiare i pancakes. Mi sedetti accanto a lui e mangiai dal suo piatto.
《Sei sempre molto brava in cucina!》
Ero contenta che si fosse complimentato con me!
Si avvicinò per baciarmi e ricambiai contenta, sembrava felice quindi lo abbracciai forte. Al contatto delle mie mani sul suo corpo però mi spinse via e lo sguardo del non-Edward si fece avanti per l'ennesima volta.
Schiacciò il mio corpo contro il bancone della cucina mentre si sfilava la cintura e non perse nemmeno un attimo il contatto con i miei occhi impauriti. Come se fossi un fuscello mi girò e mi piegò in avanti, legandomi le mani dietro la schiena con la cintura. Sentii il cuore rimbalzare in gola quando abbassò i miei pantaloni insieme all'intimo. La sensazione di essere violata si faceva largo nella mia pancia e la sua risatina sadica la riempì ancora di più. Sentii come il rumore più assordante del mondo la sua zip che si abbassava e il panico mi invase senza lasciare spazio al resto delle mie emozioni. Non sono riuscita a capacitarmi del fatto che io non abbia urlato, non lo abbia implorato di fermarsi. Nemmeno quando ho sentito il suo membro infilarsi prepotentemente nella mia intimità.
《Da ora potremmo essere tre!》Sussurrò al mio orecchio con quel tono che non sembrava umano. In quell'istante realizzai che non aveva una protezione e che quello che avevo provato in precedenza non era davvero panico.
Urlai il suo nome implorandolo e divincolandomi con tutte le mie forze, ma non servì a niente. I suoi movimenti cessarono quando urlando, mi schiaffeggiò le natiche.
《Piccola, presto saremo tre...》
Disse ancora al mio orecchio, facendo sembrare una frase meravigliosa la cosa più brutta del mondo.
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Discovering Jane || Jane The Killer
FanfictionAndare a fondo delle questioni è sempre un bene