Capitolo 4

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Regina osserva Emma uscire di casa e una strana sensazione la assale. Le sembra di perderla, ma al contempo le sembra di avere una qualche speranza, merito dell'ultimo sguardo che si sono rivolte. Adesso non sa cosa fare, non sa cosa fare da un paio di giorni a questa parte. Sta vivendo di giorno in giorno con un senso di precarietà e confusione che la scombussola nel profondo.

Ritorna in camera sua, afferra il cellulare e chiama le sue amiche, come promesso qualche ora fa. Dopo tre ore di videochiamata decide che è il momento di mettersi a letto e riposare un po', dopotutto è stata una giornata piena di emozioni, sia positive che negative.

Si dice che la notte porta consiglio, Regina ne sa qualcosa. Il consiglio di oggi è quello di vedere come va la situazione, di non affrettare nulla ed essere paziente. Se è destino che vada in un certo modo, andrà sicuramente così. In fin dei conti, Emma le ha confessato di volerla. Ha anche aggiunto quanto sia complicato tutto ciò, ma la vuole, e questo è l'importante.

Oggi è finalmente domenica, il che vuol dire: niente scuola! Regina decide di andare a fare una corsetta dopo una colazione leggera. Vuole essere in formissima, tra qualche giorno si disputerà una partita amichevole di pallavolo e perdere non è nel suo DNA. Si dirige al parco, è molto grande ed adatto per una bella corsa mattutina. Un po' di stretching prima di iniziare, per riscaldare ed allungare un po' i muscoli, ed è pronta a partire col ritmo della musica alle orecchie.

Dopo un'oretta di attività fisica, Regina si sente rigenerata, non c'è cosa migliore dello sport per scaricare un po' di stress e di preoccupazioni. Adesso, però, ha bisogno di idratarsi e integrare le energie perdute. Passa dal suo bar preferito e ordina una bella spremuta d'arance insieme ad una barretta proteica.

Mentre esce dal locale le squilla il telefono. Lo estrae dalla tasca della giacchetta e rimane qualche secondo a fissare lo schermo. Emma la sta chiamando. Aspetta, Emma la sta chiamando?

"Pronto?" risponde titubante.

"Non sarà che fai troppa attività fisica?" Regina aggrotta le sopracciglia. Come fa a saperlo?!

"Devo prepararmi per una partita... d-dove sei?" domanda guardandosi intorno.

"Una partita? Quando?" chiede Emma.

"Martedì..."

«Allora devo venire a vederla!»

Regina si gira improvvisamente alle sue spalle, sentendo la voce della bionda provenire da lì. Emma se ne sta di fronte a lei con il telefono in mano, stacca la chiamata e lo ripone in tasca.

«Che ci fai qui?!» domanda, ancora sorpresa, Regina.

«È un parco, non mi è vietato venirci, sai?» la prende in giro la professoressa.

«C-certo che lo so... solo che non ti aspettavo qui!» Regina è in imbarazzo.

«Mi piace passeggiare ed oggi è una bella giornata.» si guarda intorno e sorride.

«Come va con la casa nuova?» chiede la mora.

«Tutto bene, devo solo sistemare delle cose.»

«Bene...» Regina non sa cosa dire, è una situazione strana.

Entrambe si guardano per qualche secondo, poi Emma interviene nuovamente.

«Ti lascio al tuo sport, ci vediamo domani in classe!»

«Certo, ehm... a domani.» sorride timidamente.

Emma sorride a sua volta e fa per andarsene, poi si blocca e si rigira verso la studentessa.

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora