Capitolo 7

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Regina osserva quelle due paroline sullo schermo e, inevitabilmente, si fa prendere dal panico. Comincia a pensare a cosa diamine possa essere successo per scriverle quel messaggio. Quello sfarfallio allo stomaco, che si era presentato alla notifica, si trasforma in enorme buco nero. Decide di mantenere la calma, almeno apparentemente, e scoprire cosa sia successo.

Da Me a Emma:

-È successo qualcosa?-

Invia il messaggio e aspetta con ansia una risposta, che non tarda ad arrivare.

Da Emma a Me:

-Non per messaggi. Se pomeriggio sei libera, vieni da me.-

Da Me a Emma:

-Sì, sono libera. Vengo dopo la scuola.-

"Non per messaggi"... cosa potrà mai significare? La mora viene invasa da mille pensieri, tanto da perdere la cognizione del tempo ed essere sorpresa dal suono della campanella.

«Mills, tutto ok?» domanda subito Mal.

«Non lo so... ho ricevuto questo messaggio.» Regina gira il telefonino e mostra la conversazione alle sue amiche.

«Mh... non sono mai un buon segno quelle parole, però non bagniamoci prima che piova!» afferma la rossa.

Regina aspetta con agitazione la fine delle lezioni e, non appena scocca l'ora, si alza dal suo banco immediatamente.

«Dai, forza, andiamo...» afferma irrequieta.

«Ehi, ehi, ehi... calma! La tua anima gemella sarà ancora lì, non ti preoccupare.» le dice Ruby.

«Non è questo che mi preoccupa, vorrei solo sapere cosa succede il prima possibile.»

Le due amiche accompagnano la mora a casa della loro docente e si raccomandando di farsi chiamare in caso di bisogno.

Regina osserva la porta per qualche secondo, respira a pieni polmoni e suona.

La Emma che le apre la porta di casa è una Emma totalmente differente dall'immagine di professoressa autorevole che ha visto qualche ora fa. Adesso ha abbandonato il tailleur nero e i tacchi dello stesso colore per far spazio ad una tuta con felpa.

Dopo averla scansionata le sorride, ma la docente non ricambia. Si fa da parte e la fa entrare dentro casa.

«Seguimi.»

Seria, dura e intransigente. Pensandoci, l'ultima volta che le ha detto quella frase non è finita poi così male.

Regina segue Emma nel salotto. Rimangono entrambe in piedi, la bionda le dà le spalle.

«Tutto ok?» domanda allora Regina, impaziente di sapere cosa succede.

«Non lo so, dimmelo tu.» adesso si volta e osserva la mora negli occhi. La scruta nel profondo, sembra quasi che il colore dei suoi occhi sia cambiato, più scuro, direbbe Regina.

«I-io?» domanda innocentemente la studentessa.

«Esci ancora con Robin?»

Regina cade totalmente dalle nuvole. Come diavolo fa, Emma, a sapere di Robin?

«Perché?»

«Perché? La domanda più appropriata sarebbe: perché diavolo l'ho sentito vantarsi, nei corridoi, che sarebbe uscito con te stasera e che di sicuro ti avrebbe portato a letto?» domanda Emma con un tono rabbioso e uno sguardo furioso.

«C-cosa?» domanda a sua volta Regina, sorpresa dalle parole della bionda. «I-io... non è così!»

«Dimmelo tu com'è, allora!» Emma alza ulteriormente il tono di voce, spazientita.

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora