Capitolo 11

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Una nuova settimana scolastica ha inizio. Regina sa bene di non essersi particolarmente dedicata allo studio negli ultimi giorni, ma confida nel fatto che recupererà tutto questo pomeriggio e i prossimi. Un pensiero va anche alla pallavolo, il polso sta decisamente molto meglio e spera di poter ritornare ad allenarsi entro un paio di giorni.

Come ogni giorno, le tre amiche, chiacchierando, si dirigono verso l'aula.

«Comunque non me l'aspettavo da Cora, da Henry sì, ma da Cora no! Grande, signora Mills!» esclama Ruby, divertita.

«Sì, beh, nemmeno io a dirla tutta. In ogni caso, questo non fa altro che farmi sentire ulteriormente in colpa per aver mentito di nuovo.» afferma la mora.

«In questo caso non potevi fare altrimenti, lo sai, succederebbe un casino se i tuoi sapessero che quella ragazza non è una ragazza ma è una donna... di nome Emma.» dice Mal.

«Lo so, però è-»

«Regina!»

La mora viene interrotta da una sua compagna che la chiama a gran voce, facendosi spazio tra la gente nel corridoio.

«Anna!» esclama la mora, dopo che la ragazza le ha finalmente raggiunte.

«Ciao ragazze! Senti, per quanto riguarda la gita, ho parlato con la mia classe e anche loro sono propensi per andare a Roma. La stessa cosa per la sezione D e G. Mi hanno detto che se ne occupa la Swan dell'organizzazione e siccome so che è la vostra professoressa, potresti darle questo foglio con le adesioni?» domanda la ragazza, sorridendo.

«C-certo, glielo darò io, non preoccuparti!» risponde la mora, cercando di non far trapelare alcuna emozione.

«Perfetto, grazie mille!»

La studentessa saluta le tre ragazze e va via. Regina si volta verso le sue amiche con un'espressione tutt'altro che serena.

«Ci mancava solo questa...» afferma Mal.

Il suono della campanella sollecita le tre amiche ad entrare velocemente in aula.

La professoressa Swan è intenta a spiegare una nuova lezione e così fa per la prima delle due ore previste.

«Bene, per la prossima volta voglio che studiate questo ultimo capitolo fin dove ho spiegato. Adesso prendete un foglio in bianco.» afferma austera come sempre.

Gli alunni si guardano velocemente tra loro, per poi fare come gli è stato ordinato.

«Vi detterò tre domande, incentrate sugli argomenti delle due precedenti lezioni. Rispondete liberamente senza limite di righe. Ebbene che voi sappiate che uso spesso questo metodo per esaminarvi. Ognuna di queste piccole valutazioni si sommerà alle altre per completare il vostro voto finale.» mette in chiaro la professoressa.

Ancora una volta, presi alla sprovvista, gli alunni si guardano tra loro impauriti e impreparati. Dopo aver dettato loro le domande, la professoressa si posiziona davanti alla cattedra con le braccia incrociate all'altezza del petto.

Regina, che è sempre stata un'amante della letteratura, per la prima volta in vita sua si ritrova a preoccuparsi della situazione. Non è esattamente preparata come avrebbe dovuto essere e tutto quello che ricorda delle scorse lezioni, sono le spiegazioni di Emma seguite un po' distrattamente.

La mora tamburella la penna sul tavolo, mordendosi il labbro inferiore. Emma, che non riesce a distogliere gli occhi da Regina, si accorge del gesto di quest'ultima e percepisce la sua tensione. Assottiglia gli occhi verso la sua direzione, scrutando ogni suo piccolo movimento. Regina, sentendosi osservata, alza lo sguardo dal suo foglio, trovandosi due occhi chiari esaminarla.

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora