Capitolo 6

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Regina, inizialmente, osserva Emma con un'espressione sorpresa, poi lascia spazio a un sorrisetto furbo. Si avvicina, buttandole letteralmente le braccia al collo, e la bacia con trasporto.

«Credevo che oggi non ci saremmo viste!» afferma la mora, ancora stretta al corpo di Emma.

«Lo credevo anche io, ma ho finito prima di sbrigare alcune cose e pensavo di passare a salutarti. Dispiaciuta?!» domanda retoricamente.

«Assolutamente, prof!» le sorride Regina.

«Bene!» Emma la guarda dal basso verso l'alto, è qualche centimetro più alta della studentessa e la cosa non le dispiace affatto.

Rimangono abbracciate per qualche secondo, poi si separano per raggiungere la stanza di Regina.

«Allora... cosa studiavi di preciso?» chiede Emma.

«Sei venuta qui per farmi una lezione privata?» domanda la mora, alzando un sopracciglio.

«Non credo tu ne abbia di bisogno...»

«No, però mi piace ascoltarti mentre spieghi...» le confessa abbassando lo sguardo.

«Me ne sono accorta, non mi togli mai gli occhi di dosso!» sorride la bionda.

Emma si avvicina lentamente a Regina, che è appoggiata alla scrivania, e la intrappola tra il suo corpo e il mobile.

«N-non è vero!» cerca di difendersi, ma la sua forza di volontà vacilla.

La professoressa le sfiora delicatamente una guancia, spostandole un ciuffo ribelle dal viso. La guarda negli occhi mentre scende con la mano sul collo e lo accarezza con il pollice. Entrambe rimangono in silenzio, si beano di quei piccoli tocchi e sprofondano nel piacere quando finalmente le loro labbra si uniscono.

Presa dall'impeto, Emma si sporge sempre più verso Regina e con la mano libera svuota completamente la scrivania. Afferra la mora dai fianchi e la aiuta a sedersi sul mobile.

«Ti voglio!» le sussurra la bionda all'orecchio mentre le sfila la felpa.

«Prendimi allora.» risponde la mora con altrettanta voluttà.

Una volta tolta la felpa, Emma si precipita a rimuovere anche il reggiseno. Regina adesso è completamente nuda nella parte superiore e non riesce a star ferma. A sua volta afferra la maglia di Emma e la tira verso l'alto, lasciandola in canotta.

«Sei troppo vestita per i miei gusti!» afferma Regina sicura di sé.

Emma non risponde, porta le mani alla canotta e la toglie velocemente, rivelandosi nuda al di sotto. Regina la osserva sorpresa, poi riprende a baciarla con passione.

Dopo aver fatto stendere la studentessa sul tavolo per toglierle il jeans e lo slip, la professoressa si inginocchia tra le sue gambe. Porta entrambe le cosce sulle sue spalle e si tuffa in quel mare di piacere. Regina, sentendo la lingua di Emma cominciare ad assaporarla, inarca la schiena sulla scrivania e infila le mani tra i capelli della bionda.

Emma si muove prima velocemente, poi decelera e rende il tutto ancora più eccitante. Sente la mora lamentarsi per la lentezza con cui la sta leccando, ma non ha intenzione di fare diversamente, vuole sentirla implorare.

«Emma...» sussurra Regina in preda al piacere.

«Dimmi.»

La mora non risponde, riprende a piagnucolare e a dimenarsi sotto i tocchi della bionda. Quest'ultima continua a fare dei piccoli cerchi con la lingua sul suo clitoride, per poi entrarle dentro e assaporarla per bene.

Un amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora