CAPITOLO 1

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" L'unica colpa che ho è quella di essere nata ".

Era mattina presto, il sole splendeva e c'era molto caldo.
La scuola era iniziata da poco, e molti sentivano la mancanza dell'estate.
La porta di una casa si chiuse alle spalle di una bellissima ragazza dai lunghi capelli castani ben sistemati.
Aveva dei grandi occhi marrone chiaro, ed era molto magra.
Camminò lentamente fino ad arrivare a una panchina, appoggiò lo zaino lì, e restò in piedi a guardare il bel paesaggio che si vedeva da casa sua, mentre aspettava la sua migliore amica.

Si chiamava Lara, aveva quattordici anni e viveva in una casa non troppo grande, la maggior parte del tempo lo passava nella sua stanza, lontana dai suoi genitori.
Studiava per non pensare, e non aveva un sogno.
Se avesse finito il liceo sarebbe andata all'università, per diventare veterinaria, proprio come aveva promesso ai ragazzi.
Frequentava il primo anno di superiori, non aveva mai avuto amici o qualcuno con cui parlare, per lei era già un traguardo aver conosciuto qualcuno nel poco tempo dell'inizio della scuola.
In un solo mese di scuola riuscì ad avere degli amici e anche un fidanzato,
ma non riusciva ugualmente a tenersi libera dai ricordi, e dal suo passato molto annebbiato. Aveva paura che qualcuno avrebbe scoperto quello che le era successo.

Anna era la migliore amica, compagna di banco e vicina di casa, anche lei una quattordicenne.
Era la ragazza che stava aspettando seduta sulla panchina.
Anche il suo sogno era diventare veterinaria.
Anna era molto simpatica e carina, ed era fidanzata.
Era la più bassa del gruppo, la più divertente e i suoi capelli erano neri e un pochino più corti di quelli di Lara.
Aveva gli occhi da gatta e alcune volte sembrava una bambina.
Amava farsi le treccine e le code.
Quando si arrabbiava per qualcosa costringeva chiunque a fare come diceva lei, sennò sarebbe finita male.
Era molto difficile di carattere, più " stronza " di Luca.
Non parlava molto, ma quando iniziava non si riusciva a farla tacere.
In poco tempo le ragazze diventarono migliori amiche, anche se avevano dei caratteri diversi.

Luca era amico di Lara e fidanzato di Anna, aveva quindici anni.
E frequentava il secondo anno di superiori, era molto carino, simpatico e alto. Rispetto ad Anna, lui era più riservato e chiuso, ma non quanto Lara, lei era molto, ma molto chiusa.
Aveva i capelli e gli occhi marroni, faceva boxe da quando aveva undici anni ed era massiccio. I suoi capelli erano pieni di gel tirati indietro.
Lui amava Anna più della sua vita e avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei.

Dario era il ragazzo di Lara. Frequentava anche lui il secondo anno ed era nella stessa classe di Luca.
Era molto carino, generoso e dolce, specialmente con Lara, che amava con tutto il suo cuore.
Aveva gli occhi neri carbone. I capelli scurissimi che gli pendevano dalla fronte con una curvatura perfetta, e formavano un ciuffo che faceva impazzire Lara.
Era molto alto e muscoloso, faceva doxe da quando aveva dieci anni.
Lo sport che praticavano i ragazzi, alle ragazze faceva paura, soprattutto a Lara che non sopportava che Dario si dovesse fare male per svagarsi , ma andavano lo stesso a vedere gli allenamenti in palestra.
Dario aveva quindici anni, e conosceva Luca da quando erano all'asilo.
Lara e Dario, erano una coppia di innamorati davvero seria, perché entrambi erano abbastanza maturi.
Il loro fu amore a prima vista.

Si erano fidanzati l'undici Settembre, e già avevano compiuto un mese. Per festeggiare, Dario aveva comprato a Lara una collana con una pietra che brillava alla luce del sole.
La indossava sempre, anche come porta fortuna.
Lei regalò a Dario un bracciale.
Lo portava sempre con lui e non lo toglieva mai dal suo polso.
A entrambi piacevano le pietre colorate.

Dopo molto tempo scese Anna sbuffando.
- Lara! Tu credi che io sia brutta?
Lara non sapeva che dire, non si aspettava una domanda del genere.
- Lara, sono brutta, puoi dirlo.
I capelli neri di Anna oscillavano nel suo viso senza sosta, era arrabbiata, e muoveva le mani con nervosismo.
- Anna che succede?
Chiese Lara, non capiva cosa le stesse succedendo.
- Niente, sta mattina mi sono guardata allo specchio e ho visto un brufolo sul mento.
Adesso sono brutta.
Disse guardando Lara negli occhi.
- Ok, adesso andiamo a scuola che facciamo tardi?
Lara stava cercando di non ridere per non farla arrabbiare di più.
- Tu non capisci! Luca non mi amerà più!
- Ma stai scherzando!
Andiamo dai, è solo un brufolo.
Anna iniziò a calmarsi, e nel frattempo camminarono verso la scuola, passarono in una strada buia e fredda, c'erano solo case abbandonate, era tutto molto inquietante, ma le ragazze prendevano quella strada ogni giorno quindi non avevano più paura.
Arrivarono all'incrocio e videro i ragazzi, stavano parlando e ridendo.
Dario andò da Lara e la prese per mano, e lo stesso fecero Anna e Luca.
Dario la strinse forte in un abbraccio caloroso, e Lara chiuse gli occhi.
Dario chiese a Lara.
- Come stai?
La voce di Dario era profonda e forte, il suo cuore stava impazzendo, Lara sentiva di amarlo.
- Bene, tu?
Rispose Lara, guardando negli occhi Dario.
- Bene.
Disse sorridendo. Lara arrossì, le sue guance presero fuoco, e tutto in quel momento era perfetto per lei.
Dario posò gli occhi sulla collana di Lara e sorrise dolcemente.
- Credevi, che dopo qualche giorno non l'avrei più messa?
O pensavi che non mi piacesse?
Disse Lara perdendosi nei suoi occhi neri.
- Sono solo felice che tu la indossi.
Tutto qui.
Lara allora gli prese il polso, e spostò la manica delicatamente.
- Anche tu indossi il bracciale che ti ho regalato.
- Mi piace tenerlo come portafortuna.
Lara lo baciò sulle labbra con dolcezza, e lui ricambiò.
- Io ti amo, sei tutto per me.
Le sussurrò Dario.

IL DOLORE DELL' AMORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora