" Dicono che i maschi non piangono.
Ma tu sai quante lacrime ho versato".Era notte fonda, e Lara era sveglia a causa di un incubo.
Sentiva delle voci che la tormentavano, le voci erano strane Lara non le aveva mai sentite erano voci di ragazze.
Sembrava un dialogo, Lara le ascoltava attentamente e riuscì a capire chi erano, una si decise di spiegare, erano frutto della sua pazzia, o quello che il cervello le diceva?
- Il tuo cuore è stato diviso in quattro parti.
Io sono la prima, Lara.
Per ora tre parti su quattro sono morte, e quando arriverà anche la quarta il nostro cuore morirà.
Diventerà nero, come il resto del tuo cuore.
Io rappresento la morte della nonna, il giorno più brutto della mia vita il giorno in cui sono stata rinchiusa nel nostro cuore.
Lara sentiva delle urla dei pianti provenire dalla sua testa.
- Io invece rappresento il mio tentato suicidio.
Il giorno in cui ho detto " basta " ma non è mai bastato.
Volevo buttarmi davvero per trovare la felicità.
Se sarei caduta, o meglio buttata avrei vissuto meglio, tra le stelle.
Ma non volevo farlo davvero, volevo solo che tutto finisse, senza far finire anche la mia vita.
Io sono la seconda, e da quel giorno sono stata rinchiusa in un pezzetto del nostro cuore.
- Io invece rappresento il tuo rapimento, e tutto il resto che accade in quella casa.
Io volevo seriamente dirlo a qualcuno, ma è stato difficile solo pensarci pensa se lo avrei detto a qualcuno, chi sa che avrebbero pensato di me.
Prova a gestirti, quando pensi al perché tutto questo, cosa ho fatto di male ripeto, perché non me lo merito, non lo merita nessuno.
E questo ciò che mi passa in testa da quando sono rinchiusa nel nostro cuore.
Il mondo fa schifo, se vuoi vivere devi soffrire, non dovrebbe essere così tutto, ma il mondo sta scomparendo.
Io sono la terza parte della tua anima sono la tua parte peggiore, perché questo si sarebbe potuto evitare.
Tutto si sarebbe potuto evitare.
Ma vedendo il mondo di oggi, dove non puoi andare neanche a scuola che devi essere rapita senza un motivo valido. Ma forse un motivi valido c'è.
Ho sempre saputo che queste cose c'erano, esistono.
E lo sapevo che era quello, ma ho preferito aspettare la fine senza provare a fare niente.
Ed è questo il mio rimpianto più grande.
- Ha noi manca la quarta per far si che il tuo cuore muoia.
Perché quando arriverà anche lei il tuo cuore non batterà più non andrà più avanti.
E così che funziona per te, se l'unica a sentirci.
Dovresti capirci.
Disse la prima con quella vocina debole che fa lacrimare solo a sentirla.
- Io non vi posso credere, voi non siete vere e impossibile che esista una cosa del genere, allora questo vuol dire che io morirò presto.
Disse Lara sussurrando spaventata.
- Succederà qualcosa di molto più grande di quello che hai passato fin ora, e lì toccherei il fondo.
Disse l'altra.
A quel punto quelle piccole vocine sparirono.
E Lara decise di non crederci pensava che era stata una scena che si era completamente immaginata lei.
Chiuse gli occhi.
E fece un respiro poteva fare solo quello, le restava solo quello.
Quell'uomo era a casa e stava guardando la televisione nel salone.
Dal giorno che erano andati i suoi amici a casa, lui aveva cominciato a picchiarla pesantemente.
Molti dolori stavano sul corpo di una ragazzina innocente.
Le gambe di Lara erano impossibili da muovere, e la ragazza pensava che non sarebbe più riuscita a camminare.
Ma prima avrebbe dovuto sapere se si sarebbe salvata o se qualcuno l'avrebbe trovata.All'improvviso lei vide un'auto parcheggiate davanti casa di quell'uomo.
Era una jeap grande e nera.
Da lì sopra scese, una signora molto giovane.
Era vestita elegante con un vestito, e una giacca di pelle con il pelo.
Faceva puzza di vestiti firmati e soldi.
Era la sorella di quell'uomo, aveva trentadue anni.
Bussò al campanello, e aspettò.
Lui non aspettava visite, ma si alzò lo stesso e andò a controllare chi era.
Aprì la porta, e in un lampo lei entrò dentro.
Posò la dorsa e il giubbotto nel appendi abiti, e si sedette sul divano.
- Ehy sorellina cosa ci fai qui?.
Chiese lui sorpreso per la sua visita inaspettata.
- Niente sono passata a vedere come sta mio fratellone, perché non mi vuoi?.
Disse lei.
- Certo che ti voglio. Raccontami, come sta Elena.
Chiese lui.
- Avrei voluto portarla ma visto che è raffreddata ho deciso di non farla uscire.
Lei comunque va a scuola e fa sport da poco.
Rispose lei.
- Bello, e il tuo nuovo compagno?, dimmi come va con lui?.
Chiese quell'uomo.
- Bene, ci sto bene insieme, e la cosa più importante è che tratta Elena come se fosse sua figlia a me questo fa molto piacere, perché io dico sempre e lo dico anche ad Elena.
" È padre chi ti cresce non chi ti fa".
Disse sua sorella.
- Si hai raggione. Aggiunse suo fratello.
- Tu com'è, sei combinato in amore. Quando mi porterai a casa una donna, magari la donna della tua vita.
La presenterai a mamma, e a tutti.
Ormai dovresti sbrigati mi dispiace dirtelo ma stai diventando vecchio.
Disse sua sorella ironica.
- Dai non sono troppo vecchio alla famiglia ci penserò dopo, tu non ti preoccupare, e poi tu sei rimasta incinta di Elena a sedici anni, eri troppo giovane. Io mi prendo il mio tempo.
Disse quell'uomo cercando di uscire dal discorso.
- Va bene, a me sarebbero piaciuti dei nipotini.
Disse cercando di farglielo entrare in testa.
- Si vedrà per quelli, tu non ti preoccupare.
Rispose lui.
- Comunque questa casa è un disastro, e un macello totale.
Dovresti almeno pulirla.
Disse lei, esprimendo la sua opinione, che poi era uguale a quella degli altri.
- Lo so vedrò di provvedere a ripulire la casa.
Rispose lui sbuffando.
- Non mi offri nulla.
Io avrei un po di fame.
Disse lei in cerca di cibo.
- Che sfacciata, sei proprio uguale a quando eri una piccola ragazzina.
Non sei cambiata per niente.
- Lo so.
Disse ridendo lei.
Lui invece si alzò e andò a prendere delle patatine nello stipetto.
Tornò da lei e le mise sul tavolino che c'era accanto il divano.
- Hai saputo di quella ragazzina, la ragazza scomparsa un po di tempo fa.
Sai io conosco i suoi genitori.
E mi dispiace molto, aveva solo quattordici anni, pensa se dovesse succedere a Elena.
Non si sbagliano di molto solo un anno. Mia figlia ha quindici anni.
Disse lei un po scossa dalla vicenda.
Lui era stufo di tutti quelli che gliene parlavano.
- Non ti preoccupare la troveranno te lo prometto, tanto a quattordici anni non sarà mica lontana.
Disse lui.
Era molto bravo con le parole forse qualche volta riusciva pure a ingannare le altre persone, compresa sua sorella.
Lara sentiva tutto dalla sua stanza al piano superiore.
Voleva solo provare ad attirare l'attenzione, allora ripartì a sbattere la testa contro il muro.
Quella signora poteva rivelarsi una salvezza per la ragazza.
Poteva finire male davvero questa volta, era già la seconda.
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IL DOLORE DELL' AMORE
Algemene fictieL'amore tra Lara e Dario è immenso, la storia di due adolescenti, un mix di rabbia, paura, ansia, delusione, ma soprattutto amore. Il dolore d'amare. ( COMPLETA )