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Questa mattina ho ricevuto un messaggio dall'uomo baffuto, mi ha scritto un indirizzo ed un orario ma nulla di più. Ho contemplato molto l'idea di non presentarmi, ma poi mi sono ricordata dei diecimila dollari per ogni festa a cui parteciperò ed ho cambiato idea. L'indirizzo mi ha portata ad un palazzo in centro, è uno di quei palazzi per ricchi ed infatti ad attendermi c'è un portiere.

"Salve io devo.."

"Lo so. Avviso il signor Hansen del suo arrivo, aspetti un istante"

Solleva la cornetta del telefono e preme uno dei pulsanti. Mi guardo intorno nella Lobby, ci sono divanetti dall'aspetto scomodo, mobili decorativi e aree relax. È chiaro che Lloyd è ricco da fare schifo, non ho idea di che cosa faccia per vivere ma sicuramente non è nulla di legale.

"Signorina, gli ascensori sono da quella parte. Settimo piano, il Signor Hansen la aspetta"

Non perdo altro tempo, faccio proprio come mi è stato detto, salgo fino al settimo piano che si apre direttamente su un appartamento. È un loft piuttosto elegante con arte contemporanea in giro, pavimento in marmo e delle stupende vetrate da cui entra luce naturale. Lloyd è seduto sul divano con un bicchiere di liquore in mano, ed una sigaretta appoggiata alle labbra. In mezzo alla stanza c'è un Separè di legno ed accanto ad esso c'è una donna sulla trentina.

"Finalmente, hai fatto fatica a trovare il palazzo oppure ti piace farti desiderare?"

Rimango sorpresa, non è un buon inizio. Mi fa un gesto con la mano come per dirmi di dimenticare, e mi indica una porta alle mie spalle.

"Cecil ti prende le misure, ti farà provare qualche vestito scelto da me e poi lo aggiusterà. Devi essere perfetta stasera"

"Potresti anche offrirmi da bere, chiedermi come va... un po' di gentilezza non farebbe male!"

Mi libero del cappotto e della borsa, che lascio in un angolo dell'enorme divano ad L. Lloyd segue ogni mossa con uno sguardo torvo, mentre sorseggia il liquore e prende qualche tiro dalla sigaretta. Cecil mi sorride cordialmente, mi allarga le braccia ed inizia a prendere le misure, mentre Lloyd ci guarda.

"Puoi darmi qualche informazione su chi ci sarà stasera? La prima cosa che faccio quando vengo ingaggiata è fare delle ricerche, devo sapere con che tipo di uomo ho a che fare per poterli sedurre"

"Ti basti sapere che sono tutti maiali a cui piacciono le ragazzine, più sono giovani e più sono attratti"

Lo dice con un tono disgustato, il che è un bene. Per lo meno non è un viscido. Cecil si abbassa sul pavimento e mi misura la lunghezza e la circonferenza delle gambe, Lloyd percorre tutto il mio corpo con i suoi occhi e si ferma sulle mie labbra.

"Quindi devo sembrare una ragazzina?"

Lloyd annuisce distrattamente. Risponde ad una chiamata ma si allontana da me, Cecil termina con il prendermi le misure e mi da il primo vestito. È un tubino nero corto in ecopelle, ha un profondo scollo a cuore ed è decisamente corto. A malapena mi copre i glutei. Chiedo a Cecil una mano per chiudere la zip sulla schiena, dopodiché esco da dietro al separè. Lloyd è seduto sul divano come poco fa. Incolla il suo sguardo su di me e mi esamina affondo.

"Fai un giro"

"È troppo stretto, se mi abbasso si vede tutto"

"Perché dovresti abbassarti? Fai un giro e basta!"

Ordina a voce alta. Alzo gli occhi al cielo e faccio un giro su me stessa mostrandogli il mio lato B stretto nel vestito. Lloyd si lecca le labbra poi sorride.

"Prova anche gli altri"

Per mia fortuna il secondo è un abito lungo che sfiora il pavimento, ha uno scollo profondo e mi stringe in vita. Cecil pensa che non ci siano modifiche importanti da fare. Giusto stringere un po' la gonna. Il terzo abito invece mi fa impallidire. È un abito quasi trasparente, senza spalline e così corto che il primo in confronto è chilometrico. Sono costretta a provarlo senza reggiseno, fortunatamente i capezzoli sono nascosti da due ricami di pizzo, ma tutto il resto è ben visibile.

"Non indosserò questo abito in presenza di quegli uomini!"

"Oh invece lo farai. Esci da lì e fammi vedere!"

Mi appoggio le mani sul viso e cerco di soffocare la voglia di mandare a monte tutto e sparire. Non posso proprio stare in una stanza piena di uomini mezza nuda, va oltre i miei limiti. I passi di Lloyd mi fanno gelare il sangue, mi afferra un polso e mi tira fuori da quel camerino improvvisato. Il suo sguardo cade nuovamente sul mio corpo, ma questa volta ci rimane un po' di più.

"Sono praticamente nuda, l'unica cosa che mi protegge da quelle persone e questo fottuto vestito di pizzo"

"Nessuno ti metterà un dito addosso, sei sotto la mia protezione. Ora lascia che Cecil faccia le modifiche necessarie, intanto vai a prepararti. Vi do un'ora, dopodiché dovremo andare"

Parla sia con me che con Cecil, che si mette subito all'opera. Io invece rimugino su ciò che ha detto, su come l'ha detto. Mi mette a disagio il suo sguardo bramoso sul mio corpo, così torno dietro al separè. Lo sento andare via e parlare, forse al telefono. Sono felice che la prova degli abiti sia finita, ma una piccola parte di me vorrebbe che Lloyd mi guardasse ancora come ha fatto poco fa.

MINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora