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KAI

Il silenzio della stanza viene interrotto da una porta che si apre, posso sentire l'eco dei passi che sbatte contro i muri. Sembra una stanza piuttosto grande e vuota. Il mio respiro accelera quando non sento più nulla, sussulto quando delle mani afferrano il cappuccio sulla mia testa, mi viene tolto e finalmente posso vedere. La luce forte del giorno mi brucia gli occhi, perciò li sbatto un paio di volte. Davanti a me c'è un uomo dalla corporatura robusta, ha i capelli rasati sui lati ed un ciuffo di capelli ricci nel centro della testa. Ciò che attira la mia attenzione è un tatuaggio sul collo che termina sugli zigomi dell'uomo, sembrano tentacoli, o ramificazioni di un veleno. Mi guarda con un ghigno che mi fa accapponare la pelle.

"Hunter mi ha detto di andarci piano con te, ma non penso di poterci riuscire"

Sogghigna mostrandomi una dentatura gialla e cariata. Mi viene il vomito solo a guardarlo. Abbassa lo sguardo al mio seno, si lecca le labbra per poi appoggiarvi le mani. Mi palpa con forza, come se una cosa di questo genere potrebbe piacermi. Indosso un vestito piuttosto corto, ed ho le gambe divaricate. L'uomo abbassa lo sguardo ad esse, ancora una volta scorre la lingua sulle labbra, poi una sua mano mi accarezza una gamba in direzione delle mie cosce. Mi dimeno sulla sedia mentre lui si avvicina sempre più alla mia intimità. Mi sfiora gli slip con la punta delle dita per poi portarsele al naso.

"Se così dolce, potrei divorarti oppure assaggiarti lentamente. Ho solo mezz'ora con te, poi gli altri vorranno la propria parte"

Una lacrima scivola lungo lo zigomo, sulla guancia e poi sul nastro adesivo che mi tiene serrata la bocca. L'uomo mi asciuga la lacrima con un pollice, sorride diabolico per poi infilare di nuovo la mano sotto il mio vestito.

"Ti farò sentire bene, Bambolina. Non temere"

Chiudo gli occhi e singhiozzo mentre le sue dita ruvide e fredde mi accarezzano le cosce. Si insinua nei miei slip dandomi il disgusto. Forse pensa di trovare un sesso eccitato e bagnato per la sua perversione, ma invece trova il contrario. Si spazientisce, impreca, si arrabbia ed alla fine fa l'unica cosa che sa fare un uomo.

"Sei una troietta inutile, come pensi di soddisfare un uomo se non riesci nemmeno a bagnarti?"

Urla arrabbiato, mi colpisce con una sberla che mi fa girare la testa e mi spacca la pelle. Prego che tutto ciò finisca in fretta, che la sua mezz'ora passi velocemente. Ma purtroppo non è così, non siamo in una favola dove il principe azzurro salva la fanciulla in difficoltà. Lloyd non verrà a prendermi, e questi uomini si approfitteranno di me finché non rimarrà una donna vuota e distrutta.

LLOYD

Due giorni, sono passati esattamente due giorni da quando MacRory mi ha sfidato ad una lotta corpo a corpo, eppure ancora non mi ha mandato l'indirizzo. Inizio a pensare che mi abbia solo preso per il culo. Non posso pensare a Kai, a quello che le sta accadendo perché ogni volta che lo faccio perdo la testa, e mi ritrovo con le nocche distrutte e un muro ammaccato. Ogni mio uomo è sul campo, cerca ininterrottamente un indizio su dove possa averla portata, ma nulla. Sembra sparita da questa città. La porta del mio ufficio si apre, Brad entra con il suo secondo e con le solite notizie inconcludenti. Non sto nemmeno più ad ascoltarlo, è solo aria sprecata.

"Abbiamo una pista"

Il mio sguardo saetta verso Brad. Improvvisamente la mia asticella dell'attenzione si alza del novanta percento. Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a lui, che invece fa un passo indietro intimorito. Mi passa un plico di fogli, che analizzo velocemente. Un cantiere edilizio, un Hotel che MacRory ha comprato da qualche mese, e che sta ristrutturando.

"Avete mandato qualcuno a controllare?"

"Sì, è pieno di guardie armate. Non sappiamo per certo se ci sia la ragazza, ma sappiamo per certo che MacRory è li"

"Bene. Prepara una macchina e una squadra. Voglio fare irruzione entro un'ora"

Brad non se lo fa ripete un'altra volta. Esce seguito dal suo secondo e fa ciò che gli ho chiesto. Quando troverò Kai la porterò via da questa maledetta città, a costo della mia stessa vita. Mi preparo come se dovessi affrontare un esercito da solo. Indosso le fondine ascellari, che riempio con due Glock silenziate, nascondo due pugnali all'altezza dei polpacci ed un tirapugni in ferro. Non mi interessa che cosa accadrà a me, voglio solo che Kai venga portata via da tutto questo.

MINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora