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KAI

Preparare la colazione ormai è diventato un rito per iniziare la giornata. Al dinner dovevo tirare fuori l'impasto dei Waffle e pancakes dal freezer e metterlo nella piastre, lo stesso per il resto degli alimenti, tutti precotti e solo da scaldare per qualche minuto. Anche il caffè era solubile, una schifezza impossibile da bere. Vivere con Lloyd mi ha mostrato molti altri lati di lui, come ad esempio che compra solo cibi biologici, ha una macchina che macina i chicchi di caffè e ama gli smoothie appena fatti. Leslie è colei che si occupa delle pulizie, della tintoria e delle piccole cose in casa, come la spesa. È una donna sulla cinquantina, ha un caschetto mogano, delle sopracciglia sottili e scure, occhi color cioccolato ed ha sempre un po' di trucco sul viso. Non sembra affatto la donna delle pulizie, anzi, potrebbe essere scambiata per la signora della casa. All'inizio mi sentivo in imbarazzo con lei in giro per casa, ma più vivo qui e più mi sono abituata alla sua presenza. Lloyd scende le scale a piedi nudi. Non indossa i suoi soliti pantaloni eleganti, il cardigan o la polo. Indossa una maglietta a maniche corte ed un paio di pantaloni della tuta. Sorride non appena il suo sguardo incrocia il mio, vorrei non sentire quella sensazione tra le gambe ogni volta che lui è presente nella stanza.

"Oggi non lavori?"

"Posso farne anche a meno"

Ha uno sguardo strano, sembra turbato ma non riesco a capire che cosa gli passa per la testa. Sposta le sedia per sedersi a tavola, il suo sguardo però si abbassa alle mie gambe. Tutto il mio corpo si riempie di brividi, risponde al suo sguardo e lo chiama. Il mio corpo lo desidera più ogni cosa al mondo, gli basterebbe una carezza, un bacio, per concedersi completamente a lui. Lloyd sembra leggermi nella mente, si avvicina a me con uno sguardo duro, nero come la pece. Appoggia una mano sul piano di lavoro della cucina, mentre cuocio i pancake sul fornello. Il suo sguardo brucia sulla mia pelle, non mi sento a disagio anche se dovrei. So perfettamente che Lloyd non mi farebbe mai del male, anzi, Lloyd ha il potere di portarmi in paradiso con qualche bacio e carezza.

"L-la colazione è quasi pronta"

Lloyd annuisce pensieroso. Il mio corpo mi suggerisce di inginocchiarmi, abbassargli i pantaloni e prendere il suo membro in bocca. Farlo cadere nella mia rete e tenerlo per me, per il mio piacere. Ma è chiaro che non potrei mai fare una cosa del genere. Evidentemente questo non coinvolge Lloyd, lui mi sposta i capelli di lato e mi bacia il collo. Non mi privo delle sue attenzioni, sposto la testa verso la parte opposta per dargli più spazio. Lloyd mi spinge contro la parete, delicatamente. Mantiene le mani sui miei fianchi finché la mia schiena non è premuta contro il muro della cucina. Le sue labbra lasciano perdere il mio collo e si dedicano alla mia bocca. Ha un sapore di mentolo e di tabacco, mi divora come se da questo dipendesse la sua vita. Le sue mani vagano dai miei fianchi al mio seno, e successivamente le mie gambe. Mi da un colpetto dietro le cosce per dirmi di saltare, così faccio, lui afferra le mie gambe e se le porta intorno al bacino.

"Fanculo la colazione, Kai, non ho fame di cibo"

Sussurra con voce roca. Dal rigonfiamento nei suoi pantaloni capisco di che fame sta parlando, riprende a baciarmi mentre il suo membro strofina contro i miei pantaloncini già zuppi. Com'è possibile che Lloyd abbia tutto questo potere su di me? Gli è bastato dirmi quelle poche parole per accendere un incendio nelle mie parti basse. La sua lingua accarezza la mia, le sue mani superano l'elastico degli short e degli slip e trovano il mio sesso grondante di umori. Sta quasi per raggiungere la meta quando si gira di scatto la testa verso il fornello. Mi rimette in piedi e nella frazione di un secondo si precipita verso la cucina, dove il pancake è carbonizzato e sta irradiando fumo nero in tutta la stanza.

"Cazzo!"

Butta la padella nel lavandino, con ancora il pancake dentro, e la inonda di acqua fredda. Io mi affretto ad accendere la ventola, sperando che questo basti per cacciare via il fumo. Si gira a guardarmi, ma invece di arrabbiarsi o altro, inizia a ridere con me subito dopo.

"Vai a prepararti, ti porto fuori a fare colazione"

Rimango sorpresa dalle sue parole, aspetto che mi faccia capire che è uno scherzo, ma invece si avvicina ed appoggia le labbra sulle mie per un bacio veloce.

"Non sto scherzando. Ti porto fuori a fare colazione"

Mi alzo sulle punte e lo stringo in un abbraccio, Lloyd passa le mani sui miei capelli, poi la schiena ed i glutei che stringe in una morsa. Corro su per le scale mentre Lloyd risponde ad una chiamata. Lo sento imprecare e sbuffare, poi sale le scale ed entra nella mia stanza.

"Kai è sorto un problema, devo assentarmi per qualche ora. Prometto che quando torno ti porterò a mangiare fuori.. sai come funziona questo lavoro"

"Sì, non preoccuparti"

Annuisco prontamente. Ammetto di esserne un po' delusa, ma come ha detto Lloyd questo è il suo lavoro, è la sua vita. Ci sarà sempre qualcosa che lo porterà a fare altro. Non so quale sia la natura del nostro rapporto, non so che cosa succederà adesso, ma so che i miei sentimenti per Lloyd sono cambiati. 

MINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora