Pallida. Ma viva.

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Marcho arriva pochi istanti più tardi, le vede in lontananza: Ari e Ludo su una panchina, immerse nella lettura di un libro.

Ludo...

Ludo muoveva le labbra, aveva le palpebre abbassate.

Pallida, ma viva quanto Ari... Come può essere?

Una stretta allo stomaco lo fa arretrare. Ora che devo fare? Portare via anche lei? Dopo l'incidente, i funerali... Dopo tutto quanto, ora lei è qui... La stessa Ludo di sempre, solo più pallida, e insolitamente elegante.

Dovrò parlarne con Lucina, farmi spiegare bene quella cosa delle realtà alternative... Forse esiste un mondo dove Ludo non è mai salita su quel dannato motorino... Ma ora devo occuparmi di Ari, salvare la Ari del mio mondo!

Si fa coraggio, si avvicina. "Ari... Ludo..."

Ari salta sul posto, Ludo non riesce a trattenere il principio di un grido.

"Scusate, non volevo spaventarvi..."

"Marcho..."

"Marcho, anche tu qui... ma cos'è successo? Prima Ari, poi tu..."

"Io non... Non sono sicuro di aver capito bene..."

"Marcho..."

"Ari?"

"Dimmi almeno se ti è successo qualcosa!"

"No, Ari, no..."

"Siete assurdi, voi due. Qui si arriva in un solo modo."

No, Ludo, mi spiace... "Io ho fatto un rituale con i tarocchi..."

"Per venire qui?"

"Sì, Ludo."

"Tipo una seduta spiritica?"

"No... non proprio..." Ma come posso dirle che cercavo Ari? Come posso dirle che non ho nemmeno osato sperare di rivederla? "Ho sperimentato un rituale che permette di visitare i mondi arcani."

"Quindi ci hai trovate per caso? Davvero?"

"No, Ludo... Cercavo Ari."

"Oh, certo. Dovevo immaginarlo, voi due, piccioncini."

"Cercavi me? In... in che senso? Sono tipo... addormentata da giorni, o che cosa..."

"No, Ari... Tu vieni ancora a scuola, sei ancora con noi, in realtà! Ma dentro di te è come se ci fosse il vuoto... La tua mente è rimasta incastrata qui. Sono venuto per riportarti indietro!"

Ludo, non mi guardi nemmeno? Non so che dire...

"Alcune delle cose che hai detto," commenta invece Ari, voce un po' tremante, "sono anche in questo libro: i ventidue mondi, la possibilità di visitarli..."

Poi anche lei cerca gli occhi di Ludo che, improvvisamente, si spalancarono a ricambiare quella commiserazione: "La finite di fissarmi?"

"Scusaci."

"Scusa."

Ari, non sarà facile lasciarla, lo so. "Ti mostro come..."

"Marcho, io resto qui."

"Cosa?"

"Hai capito, resto qui."

Dovevo aspettarmelo... Non la lascerà.

"Non intendo che resto qui per sempre, non guardarmi in quel modo!"

"Allora cosa intendi?"

"Intendo che, prima, io e Ludo dobbiamo finire di leggere il libro. Solo insieme possiamo farlo."

A Ludo scappa un sospiro pregno di nervosismo. "Volevi tornare, però..."

"Forse è l'unica possibilità che hai di trovare tuo padre... E poi..."

"Pensi ai tuoi?"

"Certo, come non pensarci? Mio padre Rohardo, in particolare, lo descrivono come tu hai descritto me: sveglio, ma vuoto."

Quando ho visto Ludo, dovevo capire che non l'avresti lasciata sola. Ma prima o poi dovrai farlo. "Allora Ari... Ti mostro come si torna indietro, e lo farai quando ti sentirai pronta."

Marcho chiude gli occhi, evoca le tre carte: il Bagatto, le Stelle, il Mondo. "Ludo... Ci manchi." Aggiunge.

Ludo ride: "Non manco proprio a nessuno!"

"Tersy non viene a scuola dall'incidente, il ragazzo che era con te quel giorno è finito in ospedale per il trauma..."

"Oh, ma poverini..."

"A me manchi."

Poi, Marcho poggia le carte a terra e lascia che il Bagatto lo riporti a casa.

La Guardiana della TorreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora