•1

1K 24 0
                                    

È sempre stato il mio sogno vivere da sola, avere una casa tutta mia, un lavoro per mantenermi e andare all'università. Ho bramato queste cose per anni, ma viverle non è bello quanto pensassi, invece.
Stare dietro alle lezioni e al lavoro è sempre più tosto. L'affitto è troppo costoso e il lavoro poco retribuito, quindi mi servono sempre più turni. Se solo ci fossero 48 ore in una giornata, sarebbe tutto più facile.

Sì, ho bisogno di una coinquilina.
Decido su due piedi, leggendo i vari annunci sulla bacheca nell'atrio dell'università. Ma a chi potrei chiedere? Lasciare il mio numero in giro non mi sembra un'idea troppo illuminata, potrebbe finire nelle mani peggiori.
E con una puntualità mostruosa, ecco la mia futura coinquilina.
《eccoti!》, esclamo fin troppo entusiasta per essere le 8 di mattina.
Rafaella mi guarda alzando un sopracciglio.
《non so se essere spaventata o curiosa》, ridacchia osservandomi dall'alto al basso, con le braccia incrociate al petto.
Mi schiarisco la gola, e come se dovessi iniziare un soliloquio sul palco, spalando le braccia in modo teatrale. 《Rafaella Da silva Santos, in quanto mia migliore amica, ed unica persona che conosco in tutta Parigi, è tenuta a venire a convivere con me》, mi sorride, annuendo entusiasta.

《però mi lasci mettere mano sull'arredamento, ti prego》, supplica facendo la faccia più dolce che riesce a fare.
La prendo a braccetto e ci incamminiamo allegramente verso l'aula di diritto privato. 《non voglio cose leopardate, potrei davvero ucciderti nel sonno》, la minaccio, scoppiando a ridere e lei con me. Scuote la testa e acconsente alla mia richiesta.
Siamo molto diverse, ma allo stesso tempo uguali. È come se ci conoscessimo da tutta la vita, non abbiamo mai avuto liti o segreti in due anni di amicizia.

Le lezioni passano abbastanza velocemente oggi. Io e Rafa non abbiamo nessuna materia in comune. Lei sta studiando moda, io scienze motorie. Siamo sempre state agli intipodi su queste cose, ma per questo ci siamo sempre completate.
Parcheggio di fronte al cancello di casa sua e le telefono allo sfinimento, ma non sembra dare segni di vita. È uscita due ore prima di me dalla facoltà e dovevamo uscire a pranzo, ma niente.
meu Deus, ti muovi o no?, sento imprecare una voce maschile dall'altro lato della porta, 《Rafa si sta finendo di truccare, entra pure》.

《spero di non aver interrotto nulla》, lo saluto con un bacio sulla guancia. Lui sembra molto distratto, quasi non si accorge di essere in boxer. Il mio sguardo non può fare altro che bruciare sulla sua pelle ad ogni suo singolo movimento.
Lui si lancia, letteralmente, sul divano. Vedo che ha una partita di FIFA in sospeso, ecco perchè era così distratto.
《tranquilla, niña》, lo vedo sorridere, ma senza mai staccare gli occhi dallo schermo. 《stasera ci sei?》, chiede lui concentratissimo.

Io sono seduta sul bordo del bracciolo dal lato opposto rispetto al suo. C'è tanta confidenza tra noi due, dopo tutto ci conosciamo da anni, ma c'è sempre stato anche un filo di imbarazzo. È pur sempre Neymar, nessuna ragazza al mondo riuscirebbe a non essere attratta da lui.
Evito di guardarlo troppo, sebbene sia abituata a vederlo in giro per casa sua mezzo nudo, ogni volta che vado da Rafa, mi fa sempre un certo effetto.
《non ho ancora capito dove dobbiamo andare, ma sai benissimo che tua sorella mi obbliga a prescindere》, ridacchio e lui scuote la testa divertito.

Si sente un gran frastuono sulle scale e sbuca una testa bionda tinta, il respiro trafelato e la faccia colpevole.
《parli del diavolo》, alzo gli occhi al cielo, ridacchiando. Metterei una mano sul fuoco che si è addormentata appena è tornata a casa, e lei stessa conferma subito il mio pensiero. 《scusami, sono crollata sul letto di Ney dopo lezione》, si morde colpevole il labbro inferiore, facendo molto ridere sia me che il fratello.
《dai andiamo, scema》, la prendo sotto braccio e, dopo aver lasciato un veloce bacio sulla guancia a Neymar, raggiungiamo la mia macchina.
《mamma mia come ti guarda》, arrossisco mettendo in moto, mentre Rafa se la ride.
《smettila》, la rimprovero, ma non demorde. 《dopo è tempo di shopping! -esclama entusista- devi farli impazzire tutti》.
E tra una battuta e l'altra, sempre con suo fratello come argomento, e le mie guance a fuoco, passiamo tutta la giornata insieme.

NIÑA//NjrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora