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Nulla è bello quanto passare una giornata con gli amici, soprattutto se in una villa immensa come quella di Neymar, con tanto di piscina.
Ma la cosa più bella di tutte, e Rafa è la prima sostenitrice di questo pensiero, sono i nostri amici perfettamente scolpiti, dal primo all'ultimo. Il sogno di ogni ragazza, diciamocelo chiaramente.
《che bella vita》, mi legge nel pensiero la mia migliore amica, alzando gli occhiali da sole. Si tira seduta sul lettino e mi porge la crema abbronzante. È inizio maggio, ma il sole scotta già parecchio e la tintarella è essenziale, soprattutto per lei. 《avvisami quando hai finito di spogliare con gli occhi quel poco che ha ancora addosso Kylian》, la prendo in giro, facendola arrossire come non mai, mentre le spalmo la crema sulla schiena.

《Dio parli tu, che ti stai scopando mio fratello nella tua testa》, touchè. Non rispondo, rido soltanto, schiaffeggiandole una spalla, anche io arrossendo parecchio. 《non mi hai mai detto come sono andate queste due settimane》, aggiunge poi. È diventato davvero difficile vedersi, pur vivendo insieme. Io sono divisa in tre, tra lavoro, università e tirocinio. Lei è totalmente dedita all'università e Kylian invece. Sono troppo felice per loro, si vede che stanno bene insieme.
《mi stanno spiegando come funziona l'ambiente, è tutto molto divertente. Sono fortunati i ragazzi a lavorare circondati da tutta questa allegria》, ci perdiamo a parlare per un po' e a stento ci accorgiamo che sta iniziando ad arrivare sera.

《chi vuole restare a cena?》, domanda Neymar una volta che tornano tutti da noi. La sua pelle è lucida, il sudore gli sottolinea la V che sembra paradiso puro su cui passare le dita e gli addominali sembrano quadratini di una tavoletta di cioccolato. Dio.
Mi mordo il labbro inferiore e sposto lo sguardo non appena incrocio il suo. Ha un sorriso beffardo dipinto sulle labbra, quasi come se mi avesse letto nella mente. 《io e Raf usciamo a cena》, risponde Kylian passandosi una mano dietro la nuca, quasi imbarazzato. Che tenerezza. Trattengo un gridolino di gioia per la mia amica e le sorrido, un sorriso che significa solo una cosa: "devo sapere ogni singolo più piccolo dettaglio della vostra cena."

E come se si fossero davvero tutti messi d'accordo, rifiutano uno ad uno l'invito. Ney mi guarda fisso negli occhi, manco solo io all'appello. Alzo le spalle con finta naturalezza, 《certo, perchè no》, ma la mia testa è tutt'altro che tranquilla. Passando quasi tutte le giornate insieme per via del mio tirocinio, il nostro rapporto si è fatto sempre più stretto ed intimo. Non posso più negare che mi faccia un certo effetto la sua presenza, sia nello stomaco che nelle mutandine. C'è quasi stato un bacio nello spogliatoio qualche giorno fa, se non fosse stato per Dani che ha interrotto il tutto, fortunatamente senza accorgersene.

Cerco con lo sguardo Ney per tutto il campo, ma non lo trovo. Mi deve accompagnare al lavoro, è tardi e non si trova da nessuna parte, dannazione!
Scendo le scale verso lo spogliatoio e spalanco la porta, senza pensare minimamente di poterlo trovare lì in boxer. 《oddio scusa》, arrossisco di colpo, ma non mi smuovo di un centimetro. Nonostante lo conosca da anni, non sono mai abituata a vederlo mezzo nudo, sebbene girasse spesso in casa solo in pantaloncini quando andavo da loro a trovare Rafaella.
《non abbassare lo sguardo se vuoi guardare》, ammicca avvicinandosi. Declutisco e indietreggio. 《non dobbiamo far finta di esserci indifferenti, niña》, mi soffia tra i capelli. Fa sfiorare i nostro nasi, mentre mi blocca contro la parete, una mano sul mio fianco e una contro il muro affianco alla mia testa.
Dio.
Di colpo la porta si apre e noi ci stacchiamo, facendo finta di niente, mentre Dani Alves non sembra aver notato nulla di strano.

Al ricordo ho una scossa lungo la spina dorsale. Salutiamo tutti e, dopo non poche raccomandazioni da Rafa -ovviamente sotto voce per non farsi sentire dal fratello-, tutti lasciano la casa. Ormai è quasi ora di cena. Il sole sta iniziando a tramontare e le giornate sono sempre più lunghe e calde, fortunatamente. Amo l'estate più di ogni altra stagione, nonostante anche la neve e il Natale siano spettacolari.
Siamo rimasti solo noi, io e Neymar, Neymar ed io.
Mi faccio mentalmente il segno della croce e mi faccio forza a raggiungerlo dentro casa, ora che anche l'ultima auto ha lasciato il vialetto.

NIÑA//NjrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora