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Ci siamo spostati a casa di Neymar, pochi amici stretti e qualche ragazza. Nessuno qui è abbastanza sobrio da poter tornare a casa propria al momento, ancora meno lo sono io per cacciarli. Decido di salire in camera, per mettermi più comoda. Ho i piedi indolenziti, così tanto da faticare a stare in piedi. Sfilo le décolleté, appoggiandole con cura nella propria scatola. La cabina armadio di Ney è enorme, ma lui possiede così tanti vestiti, da avermi lasciato solo una parte minuscola. Il resto dei miei vestiti è nella stanza degli ospiti, ancora dobbiamo capire come sistemarli in modo che non debba andare nell'altra stanza ogni volta, soprattutto se ci sono ospiti a dormirci.

Sento la porta aprirsi e richiudersi subito dopo. Una chioma riccia sbuca alle mie spalle. Sorrido istintivamente vedendolo. I nostri sguardi si incatenano attraverso lo specchio. Si passa la lingua sul labbro inferiore, spostando il suo sguardo per tutta la mia figura. Il mio abito rosso è perfettamente abbinato al suo. Ha un profondo spacco sul lato destro, da cui esce quasi tutta la gamba destra, dall'inizio della coscia. Il corsetto fa risultare la mia vita ancora più stretta e il seno è totalmente coperto dal
tessuto lucido, con delle coppe preformate al suo interno, che nemmeno si vedono.
Un lavoro di sartoria impeccabile.

Passa le dita, leggere, sui miei fianchi e, mentre lascia una scia di baci umidi sulla spalla scoperta, slaccia il corsetto. Mi appoggio totalmente al suo corpo, il suo petto si alza velocemente, la sua erezione sta crescendo sotto ai pantaloni eleganti. Lascia scivolare giù dalle mie spalle l'abito, che finisce ai miei piedi. Sono quasi totalmente nuda di fronte a lui, non indosso il reggiseno e gli slip sono rossi di pizzo, come piace a lui. 《Dio quanto sei bella》, sussurra continuando a lasciarmi baci ovunque, umidi quasi quanto la mia intimità, nel momento in cui inizia a massaggiare uno dei due seni, giocando con il capezzolo.

Con l'altra mano sposta i capelli da un lato, mordicchiando la pelle del mio collo. Sono in estasi sotto le sue mani, le sue labbra. Socchiudo gli occhi, buttando la testa all'indietro contro il suo petto. 
Mi ha fatto scoprire lati di me nascosti in questi mesi, facendomi provare un piacere mai provato prima. Non pensavo nemmeno si potesse venir travolti da certe sensazioni. Mi fa girare e finalmente i nostri occhi si incastrano davvero, gli uni dentro gli altri. I suoi sono languidi, pieni di lussuria e ardono di desiderio, un po' come i miei. Gli sfilo la giacca, lasciandola cadere a terra dietro di lui. Sbottona la camicia bianca, molto lentamente, senza mai sciogliere il contatto visivo. Mi mordo il labbro inferiore, maliziosamente quasi in modo involontario.

La lascia scivolare giù dalle spalle, scoprendo la pelle ambrata impreziosita dai molti tatuaggi. Sono fuoco in questo momento, e lui è la mia benzina. Le sue labbra sono calamite, il suo corpo è morbido e caldo, a contatto con il mio freddo e teso con una corda di violino. Temo sempre di fare la mossa sbagliata con lui, anche a distanza di mesi. Ma non appena mi sfiora mi sciolgo, smettendo di ragionare razionalmente. Sono burro sotto le sue carezze. Voglio solamente fargli capire quanto lo amo, ricambiare tutto il piacere che mi fa sempre provare. Ogni secondo del suo compleanno deve essere speciale e ogni cellula del suo corpo deve sciogliersi, come lui fa sempre con me.

Mi abbasso di fronte a lui, passando le mani delicatamente sul suo addome scolpito, fino al bottone dei suoi pantaloni eleganti. Lui mi accarezza i capelli, raccogliendoli tutti con una sola mano. Abbasso i pantaloni fino alle caviglie e lui li scalcia via rapidamente. Mi delizio della vista meravigliosa che ho da qui per qualche secondo, ma ogni mia fibra del corpo reclama Neymar.
Il rigonfiamento nei suoi boxer è davvero succulento, non aspetto un secondo di più per toglierli. Ridacchia, ed io con lui, quando la prominente asta mi rimbalza in faccia, totalmente libera e al meglio della sua forma.

《potrei guardarti nudo per ore》, confesso sotto voce, ma sembra comunque sentirmi e mi sorride in modo provocatorio. Il mio Diavolo tentatore. Butta gli occhi all'indietro, estasiato, non appena prendo in bocca la punta, già umida e lucida. La sua mano dietro la nuca mi da il ritmo, ma senza mai spingere troppo a fondo. È un amante perfetto, premuroso ma passionale, fautore degli orgasmi migliori della mia vita. Sento che è vicino, 《vieni qui》, mi blocca, facendomi alzaree unisce le nostre labbra in un bacio scombinato. Mi solleva per le cosce, come se fossi la cosa più leggera al mondo. Si sposta in camera e mi butta sul letto, per poi gattonare verso di me.

Potrei venire solamente sotto al suo sguardo, che mi fa fremere, mentre percorre attentamente il mio corpo. Apre le mie gambe, con decisione, infilandosi tra esse, e mi rivolge uno sguardo malizioso. Lascia una scia di baci umidi sempre più vicini alla mia intimità. Sospiro pesantemente, lasciandomi scappare un gemito quando le abbassa, tenendo il bordo di pizzo tra i denti. È come se fosse stato progettato per questo, sa sempre come farmi eccitare, con la mossa perfetta al momento perfetto. La sua lingua va a caccia dei miei umori, che hanno già bagnato copiosi il perizoma, che ora è affianco alle sue ginocchia.

Gemo ancora sotto al suo tocco, questa volta più forte, quando inserisce di colpo due dita, senza mai smettere di torturare il mio clitoride con la lingua. Stringo con forza la lenzuola con una mano, mentre l'altra finisce tra i suoi folti ricci, a cui mi aggrappo mentre arrivo al culmine. Con l'espressione soddisfatta, si lecca le dita, come se fossero la cosa più buona al mondo. 《sei tremendo》, commento sorridendo, tra un respiro affannoso e l'altro. 《è solo l'inizio》, torreggia maestoso tra le mie gambe. Potrebbe chiedermi di uccidere qualcuno in questo momento e lo farei senza pensarci due volte.

Si abbassa sul mio corpo, tenendosi sollevato flettendo le braccia muscolose, per evitare che tutto il suo peso mi schiacci. Posso sentire ancora il mio sapore sulla sua lingua, quando mi bacia, distraendomi e cogliendomi di sorpresa, mentre si inoltra dentro di me con forza. Urlo, quasi, contro le sue labbra, ma non provo minimamente dolore. Le sue spinte sono decise e ritmate, è assurdo come una persona che si allena così tante volte al giorno, giocando più partite a settimana, riesca ad essere così in forma a letto. Mi sorprende come ogni volta duri di più e sia più prestante. Mi fa sentire speciale, desiderata e amata.

Non riesco più a trattenere quello che esce dalla mia bocca, mentre graffio la sua schiena, sempre più in estasi. 《vieni per me, niña》, sussurra sulle mie labbra, con voce roca, e questo mi basta. Esplodo in un fortissimo orgasmo, tremando con una foglia al vento, mentre lui mi raggiunge dopo poco, con un gemito gotturale, mentre si svuota dentro di me. È sempre una sensazione straordinaria, che mi lascia senza fiato.

NIÑA//NjrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora