NIÑA//Njr

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La sveglia suona chiassosa, rovinando il momento idilliaco che si è creato. Neymar la ignora senza mai risalire dalle lenzuola, imperterrito a regalarmi l'ennesimo orgasmo di fila con la sua abile lingua. Ringrazierò sempre chiunque ci sia lassù a vegliare su di noi, nonostante la mia poca fede, per avermi fatto incontrare un amante così formidabile, premuroso e passionale. Quando le mia gambe smettono di tremare sotto al suo tocco esperto, riemerge dal sottile lenzuolo, regalandomi un sorriso sornione che potrebbe farmi venire ancora una volta, senza nemmeno toccarmi.

Risale il mio corpo nudo con una lenta scia di baci e, mentre ne deposita uno molto dolcemente sulle mie labbra, si allunga a spegnere la sveglia dal suo telefono. Ero così assorta dai suoi movimenti, che nemmeno la sentivo più. Questo ragazzo mi ucciderà un giorno.
《dormito bene?》, domanda ridacchiando, come se ci stessimo dando il buongiorno al tavolo per la colazione, come se non avessimo passato tutta notte a donarci piacere nelle posizioni più varie e goderecce.
《non ho chiuso occhio per colpa una zanzara che mi ha tormentato tutta notte》, storco il naso.

《ah mi dispiace molto, spero che per le prossime notti possa darti un po' di tregua》, so che sta scherzando, e il suo tono serio e la sua convinzione mi fanno ridacchiare. 《mh sì speriamo》, gli lascio un bacio leggero sul naso, che lo fa sorridere dolcemente.
《mi mancava tutto questo》, annuisco convinta, 《non hai idea di quanto mancasse a me, ma non credere che ti abbia perdonato》, ora sono seria e lui lo sa. È consapevole del male che mi ha fatto e vedo i sensi di colpa far capolino sul suo viso, nel suoi occhi vivaci, improvvisamente velati di tristezza e pentimento.

《mi basta solo avere l'opportunità di dimostrarti quello che provo, non riesco a vivere senza di te》, capisco quello che prova. È brutto accorgersi di dipendere da una persona, ma non avere una seconda occasione. Non l'avrei mai concessa a nessuno, non credevo di poter sopportare un tradimento e perdonarlo, soprattutto non avrei mai potuto pensare di amare così tanto qualcuno.
《non sprecare questa occasione》, scuote la testa, sorridendomi dolcemente, 《non mi perdonerei mai di averti fatta fuggire, senza tentare di fermarti》.

Leggo la sincerità del suo sguardo, delle sue parole. Non sopporterei nemmeno io di perderlo per sempre, devo ammettere che sono al settimo cielo ad averlo di nuovo tutto per me, nonostante quello che mi ha fatto.

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Abbiamo deciso di concederci un pomeriggio tutto per noi, visto che la squadra giocherà tra due giorni e l'allenamento di oggi è stato al mattino.
Stiamo passeggiando per le vie centrali di Lisbona come una perfetta coppia, mano nella mano, noncuranti di poter venire paparazzati così. Qualsiasi cosa avverrà tra noi, di comune accordo abbiamo deciso di lasciarla fin da subito pubblica. Contiamo solo noi e nient'altro, soprattutto se si tratta di gossip sui giornali o di paparazzi troppo curiosi

《guarda che belle》, mi trascina di fronte alla vetrina di uno negozio di souvenir.
《ti sei ricordato》, sussurro e stendo a credere che mi abbia potuta sentire. Mi si scalda il cuore quando vedo che sta indicando delle calamite, si ricorda ancora che le colleziono da quando era piccolissima. In realtà ben poche sono proveniente da viaggi fatti di me, non avendo mai avuto la disponibilità economica di viaggiare molto, ma spesso e volentieri me le portavano amici e parenti.

《non dimenticherei mai al mondo qualcosa che ti riguarda》, mi sorride dolcemente e, facendomi sciogliere, lascia un bacio delicato e affettuoso sul dorso della mai mano, alla quale non si è ancora staccato, 《entriamo dai》, e mi trascina nella piccola bottega.
Mi sembra di vivere in un sogno, tutto esattamente come dovrebbe andare. Io e lui; questa splendida città mediterranea; la Champions alle porte e una motivazione in più per continuare a lavorare con il PSG.

Neymar questo non lo sa e spero che non lo saprà mai, ma in questi mesi distanti stavo valutando se trasferirmi in un'altra squadra o meno. Poi è subentrato l'infortunio di Pères e non avrei mai potuto lasciare la squadra, non in queste circostanze, soprattutto visto il grande successo in Champions. Non ho mai risposto a nessuno, nè Barcellona, nè Juventus, le due squadre più prestigiose che mi hanno contattata, ma sarebbe bastato tanto così dal farmi scegliere la squadra torinese.

《cosa ti passa per la testa?》, domanda curioso il brasiliano, scrutandomi con quegli occhiali luminosi, che hanno la vitalità che non vedevo in loro da troppo tempo ormai.
《hai l'espressione rilassata》, commento disegnando con l'indice il profilo del suo viso, a partire dagli zigomi, fino alle labbra. Lui lo prende tra i denti, lasciandogli un morso leggero e subito dopo un bacio.
《è l'effetto che mi fai》, non posso non sorridere, felice come non lo sono da troppo per ricordarlo.

《potrei quasi crederti》, stringe gli occhi in una fessura, avvicinandosi al mio viso. Siamo seduti ad un tavolino faccia a faccia, con due bicchieri ormai vuoti davanti a noi, in cui prima c'erano due centrifugate.
《mh quasi?》, domanda sfidandomi. Passa la lingua tra quelle perfette labbra che si ritrova e ammicca, dipingendo un sorriso sghembo sul suo viso.
《non sei convincente》, mi avvicino anche io imitando i suoi gesti precedenti.
《sai che posso convincerti a fare quello che voglio》, accarezza la mia guancia, spostando la mano tra i miei capelli e li tira leggermente, rendendo il collo vulnerabile alla tortura delle sue labbra.

《e sai che potrei prenderti su questo tavolo, spendendo totalmente il tuo cervello》, sussurra poi al mio orecchio, allontanandosi.
《ti odio》, sibilo incrociando le braccia al petto, con la schiena appoggiata allo schienale della sedia in vimini.
《ti porto a cena》, si alza di scatto e non posso fare altro che seguirlo, ovunque voglia andare, siccome mi sta trascinando per il polso. Non mi ribellerei sicuramente a lui, ma penso che abbia paura di perdermi in mezzo a tutta questa gente che affolla la piazza del centro.

Ho già detto che un giorno questo ragazzo mi ucciderà?

Autrice
Scusate tantissimo per l'attesa, ma la mia mente malata da scrittrice mi sta facendo scrivere duecento bozze su altri duecento personaggi.

Ditemi se vi piacerebbe leggere qualcosa su Lewis Hamilton, ho già pronto qualche capitolo nel caso ;)

-Lu