Chapter 2

283 5 1
                                    

Sento la sveglia delle sette suonare.
Oggi ho un appuntamento con un mio cliente nell'ufficio di famiglia. Mi alzo, vado in bagno, mi faccio una doccia calda e infine mi vesto. Opto per un jeans di pelle nero, un maglioncino bianco e una giacca nera sopra.
Qui a Parigi è pieno autunno, e il tempo non è dei migliori. Piove sia di giorno che di notte, mentre altri giorni il cielo è semplicemente nuvoloso. Però Parigi, nonostante il brutto tempo riesce sempre a essere bella e sprigionare la sua eleganza, cosa che mi ha sempre affascinato.
Esco di casa, ma prima di raggiungere l'ufficio decido di andare a fare colazione in uno dei bar più belli di Parigi, KB cafè shop. È il bar preferito mio e di Sophie, ma questa mattina dovrò andarci da sola, perchè ha lezione in università. Una volta finito di fare colazione, salgo in auto e mi dirigo verso il mio ufficio che dista un paio di chilometri dal bar.

---

Scosto le tende, aspettando di vedere i raggi del sole ma consapevole del fatto che fuori diluvia. Accendo il computer e aspetto che si facciano le otto e mezza per accogliere il mio cliente.
La persona che entrerà da quella porta è abbastanza importante, è il manager ufficiale della squadra di calcio del Paris Saint-Germain. Ha chiesto appuntamento 2 giorni fa per delle trattative urgenti.

---

Sento bussare alla porta, così vado ad aprire e mi ritrovo davanti un uomo robusto con la barba bianca.
«Prego si accomodi» lo accolgo facendolo sedere sulla poltrona davanti alla scrivania.
«Mi dica lei ha richiesto questo appuntamente per delle trattative urgenti, di che si tratta?» dico ritornando a sedermi sulla mia sedia.
«Innanzittutto, ho scelto lei come responsabile di queste trattative perchè ne parlano molto bene, è una delle migliori qui a Parigi»
«grazie mille» dico accennando un sorriso
«ho bisogno di una mano»
«mi dica tutto»
«un giocatore della squadra di cui sono manager, vorrebbe un aumento del suo stipendio, cosa che non è possibile, visto il contratto che aveva firmato tre anni fa»
«okey, mi può dire il nome di questo giocatore?» chiedo scrivendo le informazioni in una cartella sul computer.
«Neymar Junior»
Già sentito questo nome, forse da parte di Noah. È letteralmente fissato con il calcio, come quasi tutti del genere maschile.
«Okey, e si sa il motivo di questa richiesta?»
«Sinceramente no, infatti volevo chiederle se c'era modo di farlo ragionare parlando con un esperta come lei»
La saliva mi va di traverso e inizio a tossire. O mio dio che figura.
«Tutto bene signorina?»
«Sisi, solo un po' di tosse»
Non credo che una come me possa far ragionare Neymar Junior, ma è il mio lavoro e devo farlo.
«Non saprei»
«La prego, se continua a chiedere l'aumento dello stipendio rischierà di perdere il posto nella squadra, e detto tra noi è un giocatore davvero bravo, non possiamo perderlo»
«Va bene accetto»
«Perfetto, la ringrazio molto. È invitata a una cena, domani sera. Le scriverò un messaggio con luogo e ora. Arrivederci!»
Dice uscendo dalla porta, senza lasciarmi controbattere.

-𝐒𝐏𝐀𝐙𝐈𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄-
𝒄𝒊𝒂𝒐 𝒂 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊, 𝒔𝒑𝒆𝒓𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍'𝒊𝒏𝒊𝒛𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒗𝒊 𝒔𝒕𝒊𝒎𝒐𝒍𝒊 𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒊𝒏𝒖𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒍𝒂. 𝑳'𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐 𝒊𝒆𝒓𝒊, 𝒑𝒖𝒓𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐, 𝒊𝒍 𝒃𝒓𝒂𝒔𝒊𝒍𝒆 𝒉𝒂 𝒍𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂𝒕𝒐 𝒊𝒍 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒈𝒍𝒐𝒓𝒊𝒐𝒔𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆. 𝑴𝒊 𝒔𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆 𝒖𝒏 𝒔𝒂𝒄𝒄𝒐, 𝒎𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂𝒗𝒂 𝒅𝒊 𝒑𝒂𝒔𝒔𝒂𝒓𝒆, 𝒎𝒂 𝒃𝒓𝒂𝒗𝒊𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝒄𝒓𝒐𝒂𝒛𝒊𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒊 𝒉𝒂 𝒄𝒓𝒆𝒅𝒖𝒕𝒐 𝒇𝒊𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒍'𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒐 𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒊 𝒆̀ 𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒗𝒊𝒏𝒕𝒂.

je t'aime / neymar juniorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora