Chapter 8

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La giornata la passo insieme a Sophie. Prepariamo una torta al cioccolato, muffin, insomma sperimentiamo le nostre doti da cuoche.
Mentre ci gustiamo i nostri muffin un po' bruciati (colpa di Sophie), mi arriva una telefonata da parte di una mia amica di New York; Allison, una mia cara vecchia amica. Simpatica bella e gentile, è più giovane di me e Sophie, ha 20 anni. Non la vedo da 6 anni per colpa della distanza, però ci sentiamo per telefono ogni tanto.
«Allison da quanto»
«Ei Chanel, come va li a Parigi?»
«Tutto bene, invece te?»
«Qui è bellissimo, ha già iniziato a nevicare»
Spalanco gli occhi felice guardando Sophie
«Stai scherzando?» chiedo stupita
«No no» ridacchia
«Arriviamo» dico senza pensarci due volte. Amo l'inverno, amo la neve, amo New York, ma la amo ancora di più se ricoperta interamente dalla neve.
«Sei impazzita?» mi chiede Sophie smettendo di masticare il suo maffin
«Allison ti lascio, io e Sophie entro domani saremo li da te» dico ignorando l'intervento di Sophie
«O mio dio ti amo Chanel, vi aspetto!» posso sentire la sua felicità. Stacco la chiamata e Sophie mi stava ancora guardando con gli occhi sbarrati e la bocca aperta.
«Oh andiamo Sophie, ci farà bene staccare un po' da tutto. E poi non dirmi che non vorresti ritornare a New York, in più con la neve!» esclamo
«Come faccio con l'università?»
«Hai qualche esame questa settimana?»
«No» risponde confusa
«Apposto andiamo a New York e, poi quando ritorniamo qua continui la tua vita da universitaria»
Sembra pensarci un attimo quando alla fine accetta. Finiamo di abbuffarci, saluto Sophie e inizio a preparare la valigia per non so quanti giorni li a New York. Spero il più possibile. La sera non riesco ad addomentarmi subito, evidentemente sono troppo emozionata, anche se non è la prima volta che vado in quella splendida città.

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Alle 5.00 di mattina saliamo sul jet che mi hanno lasciato i miei genitori e ci sistemiamo sulle poltrone di pelle.
«La jeanu femme s'est rendue encore plus belle» Camille, l'hostes del jet di famiglia. Mi ha vista crescere, la considero come una seconda mamma.
*signorina si è fatta ancora più bella*
«Merci Camille» la ringrazio abbracciandola
«Elle souhaite qu'il apporte quelque chose à elle et à son amie?»
«Ne t'inquiete pas merci quand meme»
«Bon voyage» saluta sorridendo anche a Sophie.
*Desidera che le porti qualcosa a lei e la sua amica?*
*No tranquilla ma grazie lo stesso*
Dopodichè ritorna nella sua cabina
«Non vedo l'ora di arrivare» dico con gli occhi puntati fuori dal finestrino, intenta a guardare il sole sorgere
«Anch'io» dice Sophie chiudendo gli occhi, cosa che feci pure io

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@chanelgarcia nyc we arrive 🇺🇸 @sophiesmitt

Risposta alla storia da @noahmiller

«stronze non mi avete invitato»

«scusa Noah ci siamo
dimenticate di te»

«mh, fatemi sapere
come sta Allison»

«certo»

je t'aime / neymar juniorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora