«Lo ammazzo.» dice deciso con la mascella contratta dopo avergli raccontanto quello che Neymar mi ha detto.
«No Noah. Io e lui non siamo nulla non c'è bisogno di reagire così» controbatto
«Non può umiliarti in questo modo, non te lo meriti. Sei sempre stata una persona per bene, tra un pò non hai dato neanche il tuo primo bacio!» esclama
«Eii» lo rimprovero «il mio primo bacio l'ho dato» scoppio a ridere e contagio anche lui.
È incredibile come anche in queste situazioni riesce a farmi ridere, adoro questo ragazzo.
«Allora che pensi di fare?» mi chiede
«Cosa dovrei fare? Lo ignorerò e basta» rispondo ovvia.
Non sprecherò più il mio tempo per cercare Neymar.
«Mh avvisami quando ti importunerà»
«Si sta tranquillo» lo rassicuro.
«Va bene, io ora vado. I miei mi aspettano per cena»
«Okey ciao Noah»
«Ciao Chany» va verso la porta e esce.
Rilascio un lungo sospiro, sono stanchissima e a malapena riesco a tenere aperti gli occhi.
Ceno con un insalata e una bistecca di carne poi crollo nel letto e mi lascio trasportare nelle braccia di Morfeo.---
Mi sveglio con la mente occupata dalla scena di ieri al Parc des Princes.
Dio che vergogna.
Non mi aspettavo minimamente quel commento così sporco sul mio conto.
Le facce stupite degli altri giocatori credo che mi rimaranno impresse per molto, ma molto tempo.
Barcollando mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina per prepararmi il mio solito cappuccino. Mentre lo sorseggio sento il campanello squillare.
Sobbalzo per lo spavento.
Chi potrebbe essere a quest'ora del mattino?
Osservo dalla telecamera del citofono e vedo il mio amico Kylian con un scatolina in mano.
«Kylian che ci fai qui?» chiedo perplessa
«Sono venuto a trovarti» dice con un sorriso
«Come hai fatto a sapere dove abito?»
«Sophie mi ha dato l'indirizzo» risponde
«Okey, e cosa c'è in quella scatolina?» chiedo curiosa
«Per te» dice sempre con un sorriso a 32 denti porgendomi la scatolina
Vado in cucina seguita da lui e la apro.
All'interno ci sono un sacco di cioccolatini.
«O mio dio grazie Kylian» dico abbracciandolo con occhi illuminati
«Di nulla» ricambia l'abbraccio
«Come mai questo gesto?» chiedo addendando un cioccalitino al latte
«Mi andava e poi so che ti piacciono i cioccolatini»
«Grazie mille, non dovevi» ho già finito in pratica metà scatolina
«Eii basta, ti verrà il diabete» mi rimprovera togliendomi la scatolina da sotto il naso
«Daii Kylian l'ultimoo» dico cercando di prenderne un altro
«No basta» chiude la scatola. Sbuffo.
«Comunque è una bella casa, quasi quasi sono invidioso» dice facendomi scoppiare a ridere
«Devi essere invidioso di me» dico lanciando una ciocca di capelli dietro la schiena ironica.
«Mi dispiace per ieri» smetto di ridere e mi faccio più seria, so a cosa si riferisce.
«Non importa» dico disegnando con le dita dei cerchi sulla penisola della cucina. Sento i miei occhi inumidirsi, cazzo.
«Chanel» riporto lo sguardo nel suo
«Non è non importa, non te lo meriti.
È uno stronzo, non me l'aspettavo neanche io come tutta la squadra. Hai fatto più che bene ad avergli tirato quello schiaffo» mi scappa un sorriso a quel ricordo
«Lo so» rido
«Oggi che fai?» mi chiede cambiando discorso
«Mhh credo nulla»
«Okey, ti propongo una cosa»
«Basta che non riguardi Neymar»
«Nono tranquilla»
«Ok dimmi»
«Ti andrebbe di andare a sciare?» mi chiede. Spalanco gli occhi incredula da questa proposta e accetto subito senza neanche pensarci.
Amo sciare, lo pratico sin da bambina anche se non sono bravissima.
«Allora preparati. Staremo una notte fuori, in un hotel. Ti passo a prendere alle 14.00.»
«Certo, va benissimo» rispondo agitata dalla felicità
Una volta che il calciatore ha lasciato la mia casa, mi precipito in camera e inizio a preparare una mini valigia.
Dopo circa un'ora di grande indecisione su cosa portare e cosa no, finalmente ho finito. Così mi sono preparata e ho pranzato velocemente.
Sento il clacson e mi precipito fuori casa con borse e valigia dove trovo Kylian nel suo suv
«Guarda che stiamo via solo una notte eh, mica una settimana»
«Ha ha ha simpatico» ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
Il viaggio è stato veramente bellissimo.
Ci siamo messi a cantare varie canzoni, abbiamo "ballato", così per dire perchè non potevamo muoverci più di tanto.
Abbiamo fatto varie soste, dove abbiamo acquistato schifezze, come patatine e caramelle.
Ci siamo fatti vari scherzi tra cui uno al quale mi sono arrabbiata tantissimo.
Sono uscita dall'autogrill e il francese mi sta aspettando dietro il suv con letteralmente, una pistola d'acqua.
Appena mi vede inizia a colpirmi con l'acqua gelida
«KYLIAN PORCA TROIA» dico coprendomi il viso con le mani.
Il calciatore si sta sbellicando dalle risate
«Ti ammazzo. Siamo fottutamente a dicembre e tu mi bagni con dell'acqua che per di più è gelida» dico con i denti serrati guardando i miei vestiti zuppi«Massì puzzavi ti ho fatto una doccia» dice ancora tra le risate
«Vaffanculo Mbappè» dico salendo in macchina
«No Chanel scendi immediatamente dalla macchina con quel tuo culo bagnato» mi rincorre e mi prende a sacco di patate
«Kylian mettimi giù» gli ordino.
Quindi mi mette giù e mi da una sua tuta, ovviamente del Paris Saint-German.
«Ah non ti ho detto che questa tuta che stai indossando non è mia» dice mentre siamo in viaggio
«E di chi è allora?» chiedo confusa
«Il nome del proprietario potrebbe iniziare con n e finire con eymar» dice terrorizzato all'idea della mia reazione
«Kylian se non ti ho ammazzato prima lo faccio ora» dico espirando e inspirando lentamente, irritata di indossare vestiti che appartengono alla persona che mi sta antipatica.
Però ha un buon profumo, sa di menta.
Devo dire che mi piace, così inspiro il gradevole profumo e mi addormento nella tuta calda.---
Sento scuotermi e apro lentamente gli occhi; è Kylian.
«Finalmente ti sei svegliata» ironizza lui
«Siamo arrivati?» chiedo con la bocca impastata dal sonno
«Si» dopodichè realizzo che siamo circondati dal bianco.
Mi guardo intorno, è buio, ma la neve riesce a illuminarsi e a farsi vedere; è bellissimo.
Scendo dall'auto e trovo un hotel costruito sia in pietra che in legno.
Ci sono un sacco di vetrate che gli danno quel tocco di moderno.
Un signore si avvicina al suv e ritira i nostri bagagli per poi scomparire all'interno dell'edificio.
«Sento che ci divertiremo un mondo» si avvicina Kylian e ammira anche lui il panorama
«Già» confermo io catturata ancora da tanta bellezza.
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je t'aime / neymar junior
FanfictionIo francese, lui brasiliano. Due vite completamente diverse, ma così simili. Un amore inaspettato, che stravolgerà entrambi. Premetto che in questa storia ci metto veramente tutta me stessa, quindi tengo al fatto che venga apprezzata. siete pronti...