Chapter 19

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L'ultimo giorno dell'anno sta per terminare.
A casa mia si respira aria ansiosa.
Sophie e io stiamo litigando per cosa mettere sta sera per andare a casa di Neymar a festeggiare il nuovo anno.
«Meglio quello rosso»
«No meglio quello nero» controbbatto
«Possibile che non siamo mai d'accordo sui vestiti?» sbuffa lei
«Ho gusti migliori dei tuoi è ovvio»
«Credici» fa uno smorfia
«Facciamo così, tu ti metti quello nero e io quello rosso»
«Ottima idea» accetto.
Sono le 18.30 e Noah è passato a prenderci.
«Come vanno le cose tra te e Neymar?» mi chiede Noah
«Abbastanza bene» si in effetti rispetto a prima andiamo d'accordo, e mi fa molto piacere.
Ho un certo debole per lui anche se non lo do a vedere per le troppe delusioni ricevute in passato; non voglio ricascarci.
«Sta sera non vedo l'ora di divertirmi!» esclama Sophie.
Dopo un po' di minuti eccoci qui davanti a una maestosa villa con grandi vetrate e circondata da un immenso giardino.
Al portone ci sono due guardie del corpo che dopo averci squadrato dalla testa ai piedi ci fanno entrare, così percorriamo il sentiero in mattonelle illuminato fino a raggiungere la porta.
Faccio per suonare ma la porta si apre rivelando il ragazzo che mi attrae ogni giorno di più.
Indossa una camicia nera leggermente sbottonata che lascia intravedere alcuni dei suoi infiniti tatuaggi. Ha le maniche leggermente tirate su e la cosa che mi colpisce sono le vene; non so perchè ma mi attraggono e tanto.
Indossa dei pantaloni eleganti del medesimo colore della camicia.
Ha in mano un calice con all'interno dello spumante; vedo che hanno già iniziato le danze.
«Ei» mi guarda incantato.
Per un attimo scordo la presenza dei miei due amici e mi concentro solo su di lui, su quelle labbre così carnose e che danno l'idea di essere molto morbide..
a dir poco invitanti.
Ritorno alla realtà e ricambio il saluto, dopodichè ci fa entrare e rimango a bocca aperta nel vedere l'interno di questa casa.
È piena ma è vuota.
Non so come spiegarlo, ma i mobili ci sono ma è vuota sotto il punto di vista di cose personali, come fotografie, o varie cazzatine che di solito si tengono sopra i mobili.
«Ragazzee!» arriva da una stanza Kylian che ci abbraccia
«Ei ky» ricambio l'abbraccio
«Volete qualcosa da bere nel frattempo che aspettiamo di cenare?» chiede cortesemente Neymar
«Ovvio, non è una festa senza alcool» rispondo.
Abbozza un sorriso; oh dio sento i miei sbalzi d'umore da tutte le parti, si pure lá sotto.
Ritorna e ci offre tre bicchieri di, presumo, champagne.
Per la cena ci siamo accomodati in un tavolo rotondo imbandito di pietanze portate dalla domestica.

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Sono le 23.55, tra cinque minuti possiamo dire addio all'anno in cui ho incontrato Neymar.
Dio, il primo incontro è ancora vivido nella mia mente, menomale che ho accettato quell'affare.
Tutti noi, i giocatori del psg siamo davanti a un maxi schermo gigante che segna i minuti mancanti alla mezzanotte, tutti con in mano un bicchiere di champagne.
Molti dei presenti sono ubriachi fradici, ma io no, voglio essere cosciente anche perchè poi per inserire la chiave nella serratura di casa sarebbe un bel problema.
È scattato l'ultimo minuto, ormai si vedono solo i secondi. Quando arrivano a 10 il conto alla rovescia inizia.
«10»
«9»
«8»
«7»
«6»
«5»
«4»
«3»
«2»
«1»
«BUON ANNOO!» provo a urlarlo anch'io ma due soffici labbra travolgono le mie.
Spalanco gli occhi sorpresa di trovarmi la persona che non avrei mai pensato che potesse baciarmi; Neymar Jr.
Esito un attimo e senza pensarci due volte mi lascio andare a questo bacio passionale, poggiando il bicchiere di champagne su un tavolino accanto a noi e avvolgendo le mie braccia intorno al suo collo.
Dio, nessuno mai mi aveva baciato con così tanta passione.
Credo che labbra così non le scorderò mai.
Ho desiderato tanto questo momento, lo ammetto, ma mi ha colta alla sprovvista.
Sento un piccolo gemito di piacere scappargli dalla bocca e questa cosa mi eletrizza ancora di più.
Passo le mie mani nei suoi capelli ricci e morbidi e dio sembra di stare in paradiso.
Nulla può essere più perfetto di questo momento; i suoi ricci, le sue labbra, la sua lingua che balla un lento con la mia, i suoi occhi brillanti che ogni tanto si aprono in due fessure, i suoi sorrisi ogni volta che gli sfioro la guancia con il pollice, tutto di lui è così perfetto.
Gli altri, molto probabilmente, non si sono accorti di noi perchè troppo presi ad abbracciarsi e a bere.
Con le mani scende verso la mia mano e le fa intrecciare, dopodichè mi trascina non so dove, ma so solo che qualsiasi cosa succeda non mi farò scappare l'occasione.
Stiamo salendo delle scale, probabilmente portano ai piani superiori; così è perchè sempre baciandomi, entriamo in una camera da letto.
Mi fa sdraiare lentamente su un letto dalle coperte scure ma eleganti.
Lui si sdraia sopra di me e mi abbassa leggermente le spalline del vestito.
Ma una domanda disturba questo momento bellissimo.
E se fosse ubriaco?
Lo bacio con meno fiducia e pensierosa.
E se questo momento domani non se lo ricordasse?
E se invece se lo ricordasse?
E se fosse tutto uno sbaglio?
Se lui in realtà non vorrebbe fare sesso con me?
Se poi sarei reputata una delle sue tante vittime?

«𝑇𝑖 𝑎𝑚𝑜» pronuncia con le labbra poggiate ancora sulle mie.

Mi si blocca per un attimo il respiro. Non può averlo detto, non da sobrio; è per forza ubriaco.
Lo allontano con un braccio allentando le distanze.
«Tu non mi ami» ripeto incredula
«Si invece» ripete deciso intenzionato a ribaciarmi
«No Neymar» lo blocco di nuovo «sei ubriaco»
Finalmente si ferma.
Si passa la lingua sulle labbra gonfie con il respiro affannato.
Questo bacio ha travolto entrambi.
Delle goccioline di sudore gli rigano il viso; ok è ubriaco, per forza.
«Forse è meglio che me ne vada» taglio corto io
«No aspetta» mi trattiene da un braccio
«dormi con me?» chiede quasi come un desiderio.
Penso a tutti i pro e i contro di dormire una notte con un giocatore così famoso.
Ma la mia mente in questo momento riesce solo a pensare ai contro.
Dio e se domani mattina si svegliasse e mi caccerebbe di casa?
Se mi chiedesse perchè sono rimasta?
Sospiro e mi lascio tutti questi pensieri in una angolo della mente e mi lascio cadere sul letto sotto il suo sguardo.
Si mette vicino a me e inizio a passargli le mani nei capelli per coccolarlo.
«Neymar» lo chiamo dopo vari minuti di silenzio
«Mh» mugola molto probabilmente rilassato dalle mie carezze
«Riguardo a quel "ti amo" di prima.. lo avresti detto comunque anche da sobrio?» chiedo lanciando uno sguardo al suo viso
«Certo» risponde tranquillo «io ti amo Chanel, non capisco come fai a non accorgertene» mi lascia con un espressione mista tra stupore e felicità.
Mi chino per lasciargli un bacio sulla fronte e subito dopo sorride come un bambino.
Dopodichè ci addormentiamo abbracciati con le mie mani nei suoi ricci.

-𝐒𝐏𝐀𝐙𝐈𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄-
𝑆𝑐𝑢𝑠𝑎𝑡𝑒, 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑎𝑡𝑒, 𝑠𝑐𝑢𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑚𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑣𝑖𝑎 𝑢𝑛 𝑠𝑎𝑐𝑐𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜. 𝑆𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝑣𝑖 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎 𝑒 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜!

~vale

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2023 ⏰

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je t'aime / neymar juniorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora