IL MIO RIVALE PREFERITO

CAPITOLO 3

Ero finalmente arrivato: Eccola qui.
Aprì la porta ed entrai, la classe era di media grandezza, i muri erano di un color viola spento ed erano tappezzati di fogli con appunti comuni presi durante le lezioni, cartelloni con formule matematiche e foto di classe.
Camminai verso la cattedra e sistemai lì le mie cose, mi tolsi il cappotto che appesi alla sedia e mi sedetti ad ammirare la classe vuota.

"Driinnn"

Ed ecco il suono della mia morte e dell'inizio della mia vita, la campanella.

Gli studenti stavano cominciando ad entrare nell'aula, sorrisi a qualche studente che mi fissò appena entrò nella classe. Dopo 5 minuti tutti i posti erano occupati.
C'era chi parlava ancora dei fatti suoi e chi balbettava qualcosa mentre mi fissa dritto negli occhi.
Attirai l'attenzione con due tossii finti, all'improvviso l'aula divenne silenziosa. Tutti mi stavano fissando.

Nicholas: ... - Buongiorno ragazzi, io sono il professor Nicholas Wave è sar--

Non potei neanche finire la frase che uno studente gridò interrompendomi

- Oh ma dov'è la prof Kate (vecchia prof di letteratura)

Nicholas: - ti prego di non interrompermi più. Per l'appunto stavo dicendo, io sarò il vostro nuovo professore di letteratura dato che la professoressa Kate ha dovuto cambiare scuola.
Allor-

- Ma perché? oh raga vi prego ditemi che non è vero

La classe stava diventando un mercato! Chi gridava, chi non prestava attenzione, chi si era messo addirittura a mangiare!

Nicholas: - Ragazzi! Silenzio!
Fatemi parlare e poi vi darò la parola. Ok?
La vostra vecchia insegnante ha cambiato scuola, ma questo non significa che non potremmo trovarci bene insieme no? Ora faremo un giro di presentazioni così potrete raccontare un po' di voi e cosa pensate o anche cosa avete fatto l'anno scorso e se avete degli argomenti che vorreste riaffrontare.

Dopo molto richiami e molti chiacchiericci riuscii finalmente a terminare il giro dei nomi.

Nicholas: - Beh ora tocca a me!

Dissi sorridendo alla classe. Qualcuno si era messo davvero ad ascoltare, mentre qualcun altro si era messo a parlare sopra.
Sospirai arreso e parlai comunque:

Nicholas: - Io sono Nicholson Wave, insegno da 4 anni e amo la letteratura e la musica. Sono sposato con una donna che amo moltissimo e spero di poter trovare una classe che ama leggere quanto me!
Senti alcuni studenti ridere ed altri che effettivamente sembravano felici.

La campanella dopo 2 lunghe ore finalmente suonò, non potei neanche salutare i ragazzi perché stavano già uscendo: che maleducati!

Raccolsi la mia roba e corsi verso la mensa, era mezzogiorno ma stavo morendo di fame!

Andai verso il bancone del cibo e ammirai le delizie appoggiate di fronte a me: una buonissima torta al cioccolato, una bella fetta di lasagna ancora fumante e un delizioso panino ripieno. Bene, ora devo fare una scelta. Presi la lasagna e un bicchiere d'acqua, stavo per andarmene quando la cuoca mi guardò con un sopracciglio alzato e mi allungo la mano.

Io le sorrisi e le strinsi la mano, lei sosprirò e disse : "sono 14 dollari".
Oh... La prima figuraccia. Stavo cercando il portafoglio con l'imbarazzo disegnato in faccia quando qualcuno le diede i soldi al posto mio. Alzai lo sguardo e mi ritrovai di fronte al professore Mallen- Rallen (?) Ah non mi importa! Non mi farò mettere in imbarazzo da lui. Lo guardai con un tono di sfida e un finto sorriso:

Nicholas: - non si deve preoccupare, ho trovato i soldi, si riprenda pure i suoi 15 dollari.

Dylan: - ""Ah Grazie professor Allen, Prego non si preoccupi professor Wave""
Ed erano 14 dollari - disse con un velo di sorriso in volto - Per fortuna insegni letteratura. Sai, ti si addice.

Sospirai e me ne andai nel primo posto vuoto che trovai. Mi sedetti e posai il vassoio sul tavolo vuoto. "Finalmente un po' di pace"
Stavo per cominciare a mangiare quando senti una voce sopra la mia testa:

Dylan - Non mi sembravi tipo da lasagna, o da mensa a dire il vero.

Ancora lui! Ma mi sta seguendo?! Stavo sbuffando dalla rabbia!
Lo guardai e risposi con tono d'accusa:

Nicholas: - Mi perdoni, ha bisogno di qualcosa?
Usai la scusa per allungargli i soldi del pranzo.

Lui fece il giro e si sedette di fronte a me.

Dylan: - ora non posso più neanche fare pranzo con il mio carissimo collega? Sai ieri non abbiamo avuto modo di presentarci bene.

Nicholas: - Sai che dispiacere... - dissi sottovoce e sospirando arrendendomi all'idea che non se ne sarebbe mai andato.

Continuava a parlare, ma ormai non lo stavo più ascoltando.. lo odio! Accennava sempre quel bel- orribile sorriso, mi fa innervosire!

Dylan: - e allora? Terra chiama Nicholas! Ti ho fatto una domanda eh? Mi stai ignorando?

Nicholas: - Ehm cosa? Beh si! Voglio dire..no! Ah... cosa hai detto?

Dylan: - allargò gli occhi e rise spensierato. Dovresti stare attento quando qualcuno parla con te, signor professore. Ti ho chiesto com'è andata con la classe, sai di solito quei ragazzi sono dei diavoletti.

Lo guardai un po' perplesso per il suo modo di parlare, ma camabiai subito il mio stupore in un sorriso compiaciuto:

Nicholas: - È andata più che bene, professor ..

Dylan: - Hallen, Dylan Hallen.

Nicholas: - professor Hallen.

Lui bevve un sorso della sua bibita gassata e mi guardò

Dylan: - immagino, immagino. Ma sarebbe stato meglio se fossi riuscito a fare lezione nella classe accanto.
Disse finendo di sorseggiare la sua bibita.

Per fortuna fui salvato dal suono della campanella che tintenno facendo alzare tutti dai tavoli.
Ringraziai internamente qualsiasi divinità esistente e mi alzai di scatto.

Nicholas: - Arrivederci professore

Lui accennò un saluto con la mano e continuò a mangiare la sua torta.

Corsi al bagno e mi guardai il volto allo specchio: ero un pasticcio, i capelli arruffati, la giacca aperta e la borsa -
Un momento. Avevo dimenticato LA MIA BORSA!.

corsi alla mensa alla ricerca della borsa, ma era sparita assieme al professore "so tutto io"

Oh no. Che disastro