Rientrai velocemente a casa con il cuore che mi batteva nel petto ancora per lo spavento.
Lui... qui?! Di fronte a casa MIA, di fronte al MIO balcone!
No no no... non può essere!
Mi presi i capelli tra le mani e sospirai
"Ahhh... sarà un incubo."Andai a sedermi sul soffice divano del mio salone e fissai pensieroso il muro di fronte a me: ed ecco qua. Questa è la mia nuova vita, la mia nuova casa, il mio nuovo lavoro, il mio nuovo tutto.
Mi alzai con la tazza ancora in mano e andai a versare il tè rimanente nel lavandino assieme alla tazza che avrei lavato più tardi.
Non avevo particolarmente fame, ero così eccitato e spaventato allo stesso momento per domani! Voglio dire...finalmente potrò insegnare in una vera scuola, in una vera aula, con dei veri colleghi e dei nuo -- Basta! Non ci devo pensare! Mi rovinerò il momento!
Mi direzionai verso il bagno con un grande sorriso in volto, pronto per fare un bel bagno caldo.
Aprii il rubinetto e aspettai che la vasca si riempisse tutta e si riscaldasse.Una volta che la vasca fu piena d'acqua calda, presi il mio shampoo preferito ai frutti di bosco e unii il fluido all'acqua bollente. Presto sarebbe stata piena di bollicine!
Canticchiando mi tolsi i vestiti ed entrai lentamente nella vasca profumata. Chiusi gli occhi e sospirai felice di essere immerso in un profumo così soave.
Era passata circa mezz'ora, quando all'improvviso il mio telefono squillò, presi il telefono che era appoggiato nel mobile di fronte alla vasca: "ah ... giusto, mia moglie sta chiamando" passò qualche secondo e realizzai:
"MIA MOGLIE MI STA CHIAMANDO".
Avrei dovuto chiamarla un'ora fa e mi sono dimenticato... ahh mi ucciderà!Scesi dalla vasca ancora gocciolante, mi misi l'accappatoio e corsi nella mia stanza con il telefono in mano.
Risposi subito alla chiamata.
Quando la chiamata si accese potei finalmente vedere il suo bel viso.
Sorrisi come un bambino di fronte a un negozio di caramelle:Nicholas: -Ehi, amore
Emily: -Alla buon'ora! Si può sapere dove sei stato? È da più di un ora che ti chiamo!
Subito il mio sorriso si trasformò in un piccolo broncio e balbettai velocemente:
Nicholas: -Amore perdonami... me ne sono dimenticato. E solo che sono così felice per il nuovo lavoro e stavo facendo un bagno caldo e poi il nuov--
Emily: - Amore. Calma --lei sorrise e mi guardò dritto negli occhi-- lo so, volevo solo vedere come stavi.
si interruppe e mi guardò
Emily: - Mi manchi.
Nicholas: -anche tu mi manchi amore mio.
Parlammo per più di due ore e le raccontai della mia stravagante giornata e dell'incontro con il mio buffo e strano vicino.
Alla fine ci salutammo perché il giorno dopo mi sarei dovuto svegliare presto.
Mi sdraiai nel letto e guardai il soffitto scuro sopra la mia testa: "Domani è il grande giorno"- Si avvicinò e mi sollevò il mento con le dita della mano, subito dopo mi guardò con lo sguardo più dolce che un essere umano potesse fare. Mi senti poi sussurrare nell'orecchio : ti amo Nicholas -
All'improvviso sentì un rumore abbastanza fastidioso: la sveglia.
Sospirai e mi sedetti sul letto per spegnere quel maledetto suono... chi ha inventato le sveglie?
Mi grattai gli occhi e mi stiracchiai ammirando le prime luci del sole che si intravedevano attraverso la tenda scura.Mi alzai lentamente dal letto e mi incamminai verso la cucina, avevo una fame da morire! Mi preparai una calda tazza di caffè accompagnata con dei semplici biscotti al latte.
Quando finii di mangiare scattai verso il bagno per lavarmi i denti e sciacquarmi il viso.
Una volta finito, corsi nella mia stanza e aprii il mio armadio: eccola qua: la mia maglia preferita, la mia maglia portafortuna, la maglia che oggi renderà la mia giornata "la migliore giornata della mia vita".
Appena finii di vestirmi mi ammirai allo specchio, e onestamente, non ero niente male! Sorrisi al mio riflesso e mi dissi: "coraggio Nick, ce la puoi fare."
Presi la borsa con il materiale e uscii dall'appartamento che chiusi a chiave. Alzai lo sguardo e di fronte a me e vidi la 'porta 11' , sospirai: 'vai al diavolo'.
Scesi le scale del condominio e una volta fuori marciai verso la mia vecchia Volkswagen nera.
Aprii lo sportello e guidai verso la mia destinazione."Finalmente ci sono, sono arrivato"
Attraversai il cancello della scuola e cercai il parcheggio per più di 5 minuti.
"Che palle!" Sbuffai arrabbiato.
Chi è l'idiota che ha deciso di prendere 2 posti nel parcheggio! Ma che problemi ha la gente!?
Dovetti parcheggiare fuori dalla scuola e farmi l'intera entrata a piedi fino alle porte dell'istituto.Vidi il mio riflesso nella grande porta vetrata, feci un grande respiro ed entrai a scuola: era piena di studenti che camminavano e ridevano nei corridoi.
Arrivai facilmente all'aula degli insegnanti, ma prima di entrare diedi uno sguardo dentro: c'era qualche professore che non conoscevo, qualche bidella presumo e anche quello sbruffone di ieri.
Stavo per mettere un piede dentro quando una mano mi afferrò da dietro, saltai per lo spavento, era la preside che mi guardava con quel suo bel sorriso:Lauren: - ahh professor Wave, buongiorno!
La guardai e la salutai sorridendo
Nicholas: - Buongiorno a lei, ehm.. stavo per entr-
Lei mi guardò e prima che potessi dire qualcosa mi fermò
Lauren: -Non si preoccupi professore, volevo solo darle la carta che dovrà schedare ogni mattina per la presenza.
Ah, e le ricordo che la sua lezione inizia fra 10 minuti! Le consiglio di andare già nella sua classe per farsi già trovare dagli allievi!Nicholas: - ah Certo! La classe. La ringrazio Lauren... Arrivederla e Buona giornata.
Le strinsi la mano in segno di rispetto e camminai verso la classe assegnata: La 5 D
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IL MIO RIVALE PREFERITO
RandomUn giovane insegnante di letteratura di nome Nicholas Wave dopo anni di insegnamento in una semplice scuola media decide di trasferirsi a Brooklyn per un nuovo inizio ed un nuovo lavoro nella elegante e raffinata scuola "Rite Olympia Academy". Per N...