CAPITOLO 11

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Dylan's pov

Erano le 6.00, mi svegliai allegro perché non avrei dovuto fare lezione oggi!
Un po' di pausa.

Dopo essermi lavato e vestito, misi nella valigia le ultime cose e mi preparai ad uscire.

Erano solo le 7.30, dato che mancava ancora mezz'ora all'incontro andai in un bar a prendere un caffetino e ne approfittai per prendere una brioche per il mio caro collega, sicuramente gli farà piacere.

Si stavano facendo le 8.00, ritornai a casa e aspettai Nick.
Verso le 8.01 finalmente si presentò

Dylan: sei in ritardo, non è rispettoso verso chi ti accompagna

Nick: di un minuto.

Dylan: comunque in ritardo, Nicholas.

Mi guardò con un sopracciglio alzato e sosprirò salendo in auto nel sedile del passeggero.
Mi sedetti nel posto di guida e mi diressi in aeroporto pronto a partire con le classi per il camping/gita scolastica.
Presi la brioche velocemente nei sedili dietro e la posai sulle gambe di Nick.

Dylan: Ti ho preso una cosetta, apri.

Nick: Mh? Cos'è?

Dylan: Apri e basta.

Nicholas dubitante e incuriosito, aprì il sacchetto e vide la brioche.
Aggrottò le sopracciglia sorpreso e sorrise dando un morso.

Nick: Mi vuoi avvelenerare?

Dylan: Mmh

Al semaforo, mi abbassai verso la brioche che era tra le mani di Nick ad altezza del bacino e diedi un morso.
Quando tornai su, vidi Nick rosso e confuso.

Dylan: Che hai? Soffri la macchina?

Nick: Eh si si certo, avevo solo pensato a delle cose impossibili con quel gesto.

Alzai le spalle e trattenni un sorriso, poi arrivammo finalmente all'aeroporto e parcheggiai.
Prendemmo i bagagli e andammo a fare il check in con gli alunni che si trovavano già in quel punto e, dopo aver fatto l'appello e aver atteso l'aereo, finalmente partimmo.

Dormii tutto il viaggio, mentre quel noioso di Nick si mise a leggere un libro che quasi finì.

Arrivati a destinazione, ci dirigemmo verso il camping per capire come sistemarci.
Dividemmo gli studenti a gruppi da 5 in modo da occupare le varie tende fisse del campeggio.
Parlammo con il dirigente del posto e con mia sorpresa scoprì che la tenda per gli insegnanti era soltanto una.
Nick subito protestò questa decisione per avere una tenda tutta sua, ma non ci fu nulla da fare.
Infine cedette ma mi disse mille regole da rispettare.

Nick: Eh senti, innanzitutto un metro di distanza anche se c'è il matrimoniale, non lasciare le tue cose sparse in giro, lavati, non russare e non tenere la luce acces-

Ma quanto parla?!? È così tenero come un topolino arrabbiato.
Gli posai l'indice sulle labbra per zittirlo e lo guardai negli occhi.

Dylan: Shhh. Ti sei dimenticato di dire di non parlare troppo, vero Nicholas?

Lui annuì abbassando lo sguardo e si allontanò schiarendosi la voce.

Nick: Emh forse non è chiaro.. un metro di distanza.

Lo ignorai e aiutai gli studenti a sistemarsi nelle tende, mentre vidi lui avvicinarsi alla nostra e osservarla.
Vidi lo studente Vincent Mills della 5 D e il suo gruppo che non riuscivano a tenere la parte superiore della tenda alzata, così mi diressi verso loro ma Mills mi guardò male e disse " Non abbiamo bisogno del SUO aiuto, prof" così alzai le mani in segno di resa e me ne andai a controllare gli altri.

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