NICK'S POV
Suonò la sveglia e un altro giorno iniziò.
Tutta la notte nella testa mi tormentarono i momenti passati con Dylan Hallen durante l'uscita didattica in campeggio.I suoi sguardi, la sua voce, le sue labbra sopra le mie..
Basta, devo smetterla!
Sto continuando a pensarci di continuo, non va bene.
Non mi è nemmeno piaciuto, non capisco come mai così tanti pensieri.
O forse sì, no insomma, a me piace tutto ciò ma fatto da mia moglie Emily, non da quel pazzo di Dylan.
Eppure quando mi abbandonavo al piacere con Emily non mi eccitavo mai così tanto.
Basta, basta.
Sto pensando troppo, è ora di andare a scuola.Mi vestii velocemente con un jeans abbastanza stretto e un maglioncino color caffè, smossi i capelli con le mani per dargli una forma e infine mi spruzzai un po' di quel profumo.
O forse un po' tanto, ma vabbè'.Arrivai a scuola e mi recai all'interno della terza in cui avrei fatto lezione e la mia alunna Chrissy era già in classe, con le mani sul viso.
Nick: Buongiorno! Tutto bene?
Chrissy: Giorno prof.. diciamo.
Nick: Che succede? Vuoi parlarmene prima che arrivano gli altri?
Chrissy: Si tratta di un suo alunno prof.
Nick: Mh? E chi? Cos'è successo?
Chrissy: Vincent Mills..della 5 D.
A quel nome mi si fermò un attimo il cuore, mi sedetti e puntai lo sguardo sulla rossa ragazza davanti a me picchiettando le dita sulla cattedra.
Nick: Vincent?? Che ha fatto?
Chrissy: È da ieri sera che non mi risponde ai messaggi e stamattina non è nemmeno venuto in pullman con me.
Non capisco, ho paura gli sia successo qualcosa.Nick: Magari ha solo il telefono scarico o si è addormentato..o è ammalato.
Chrissy: Me l'avrebbe detto prof, noi ci diciamo praticamente tutto.
Se ha notizie me lo può dire poi?Annuii alla ragazza e bevvi un sorso del mio thè che avevo dentro la borraccia termica, pensando all'attacco di panico che gli era venuto il giorno precedente in gita.
Entrarono tutti i ragazzi in classe e spiegai un po' la vita di Francesco Petrarca, cercando di non renderla troppo noiosa.Suonò la fine dell'ora e salutai i ragazzi recandomi in aula insegnanti e mi sentii toccare la spalla.
Rabbrividii e mi girai, trovandomi Dylan davanti.Dylan: Nicholas Wave, da quanto tempo!
Nick: Buongiorno, ora devo sistemare dei compiti, ci vediamo dopo.
Mi diressi verso una parte un po' più isolata dell'aula e mi sedetti fingendo di sistemare dei fogli, poi mi arrivò una chiamata da mia moglie.
*Chiamata*
Nick: Amore, buongiorno!
Emily: Ciao Nick, vedo che proprio ti sei dimenticato di me.
Nemmno un messaggio in questi giorni, non ti vergogni?
Ho capito che eri in gita e tutto, ma un cazzo di messaggio potevi mandarmelo.
Uno solo chiedo.Nick: Hai ragione, scusami tanto ma sono sbadato.
È che soni successi un po' di casini e non è facile.Emily: Va bene, non importa.
Nick io stasera me ne vado a ballare.
Sono stanca di sentirmi sola, ho bisogno di uscire un po' e ho sentito le mie colleghe di lavoro che organizzavano questa serata.Nick: Eh? Ma amore non sei mai andata a ballare tu, come mai questa scelta improvvisa?
Emily: Perché sì.
Chissà quante cose fai tu lì che io non so, quindi mi merito anch'io un po' di svago, noj credi?
Cazzo sono venuta a trovarti e nemmeno siamo stati bene, abbiamo litigato.
Guarda ti lascio stare, non mi va nemmeno più di sentirti, ci sentiamo magari tra qualche giorno.Nick: Ma amore.. ascoltami.
Sei sicura di andarci?
Non viglio vietartelo però..*Mentre parlavo ripensai a tutto quel che avevo fatto con Dylan in campeggio, dal bacio soffice e fuggitivo a tocco del suo corpo e il quasi rapporto sessuale.
Chiusi gli occhi e sentii che con Emily quasi non sentivo nulla quando le parlavo, così la salutai e staccai la chiamata senza troppa perdita di tempo*Alzai lo sguardo e fissai il vecchio orologio attaccato alla parete, erano le 13.00 e per oggi avevo finito l'orario di lezione.
Mi diressi verso il mio armadio e misi il cappotto, la sciarpa e il mio vecchio e amato capello che non mi abbandona mai.
Finalmente arrivati verso l'uscita, dovevo solo firmare per concludere la giornata quando notai per i corridoi una ragazza dai capelli rossi. Chrissy.
Probabilmente stava tornando dal bagno o si stava facendo un giro, ma mi bastó guardarla per farmi rivenire in mente Vincent.
Vincent non è più rientrato a scuola, e da come ne ha parlato Chrissy sembrava molto preoccupata. Questo faceva preoccupare anche a me.Senti una voce dietro di me e notai solo in quel momento ricordai che ero rimasto a rimuginare con la penna di mano e dimenticandomi di firmare
Prof Dale: Professor Wave! La incoraggio a muoversi!
Nick: oh. si. Mi scusi, stavo pensando ad altro e -
Prof Dale: Non si preoccupi. Ora mi faccia firmare per cortesia
Nick: Certo! Ora mi sposto.
Misi una firma veloce e salutai il professore con una mano per sparire dall'esterno della scuola.
Per strada decidi poi di fermarmi in un locale vintage per fare pranzo.
Mentre mangiavo, non riuscivo a smettere di pensare a tutto quello che è successo in questi giorni, avevo la testa piena di pensieri, tra la gita, Vincent e quel bacio...
Mi sentivo la faccia diventare rossa come un pomodoro e sentivo il cuore saltarmi nel petto. Scossi la testa. Ora il mio pensiero principale dovrebbe essere Dyl- Vincent.Pagai velocemente alla cassa e cercai di pensare a qualche modo per contattare il giovane ragazzo.
L'unica idea che mi venne in mente fu l'email. Certo non era molto sofisticata come idea, ma per ora doveva bastare.
Apri l'email e scrissi il messaggio indirizzato al ragazzo
A:
VincentMills@gmail.coomDa: NicholasWaveschoolusa@.gmail.coom
Buon pomeriggio Vincent.
Sono il poressor Wave, prima di tutto volevo chiederti come stavi, data l'ultimo episodio della gita. Spero tutto bene.Ti scrivo principalmente per chiederti come mai non sei venuto a scuola oggi e soprattutto perché non risponde ai messaggi. Hai fatto preoccupare la tua amica e anche me.
Se hai voglia di parlare non esitare a scrivermi o a venire da me. Sono aperto alle conversazioni.Spero che tua stia bene!
Arrivederci.
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IL MIO RIVALE PREFERITO
De TodoUn giovane insegnante di letteratura di nome Nicholas Wave dopo anni di insegnamento in una semplice scuola media decide di trasferirsi a Brooklyn per un nuovo inizio ed un nuovo lavoro nella elegante e raffinata scuola "Rite Olympia Academy". Per N...