CAPITOLO 9

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Nick's pov

Stavo rientrando dalla mia passeggiata giornaliera, finalmente avrei potuto rilassarmi un po'.

Appena varcai la soglia del palazzo sentii un profumo familiare nell'aria, ma non ci feci caso.
Presi l'ascensore il numero del piano, che mi portò davanti al mio appartamento.
Appena mi avvicinai alla mia porta, usai la tessera per aprirla, ma notai che era già stata sbloccata.
Mi spaventai perché pensavo fossero entrati i ladri.
Pensai così di andare a bussare da Dylan, ma solo per bisogno! In queste situazioni è sempre meglio essere in 2, di certo non busso da lui per altro!

Quando la porta si aprì, vidi finalmente Dylan. Indossava una camicetta da notte di seta nera sbottonata con sotto solo dei boxer.
Rimasi un po' con lo sguardo fisso sul suo corpo ma, appena me ne accorsi, distolsi subito lo sguardo.
Lui mi osservò con volto stanco, probabilmente dalla sera prima, e mi invitò ad entrare.

Dylan: Oh, chi si rivede.
Ti mancavo già?

Nick: Assolutamente no!
Devo chiederti un favore..

Dylan: E me lo vuoi chiedere in questa situazione? Sono mezzo nudo, Nicholas.

Nick: Non me ne frega.. ho davvero b-bi-bisogno di aiuto, perfavore

Dylan mi guardò con uno sguardo comprensivo e si legò la camicia da notte per sembrare più serio.

Dylan: Che succede? Parla, mi metti ansia.

Si avvicinò a me e posò la mano delicatamente sulla mia spalla.
Sentii il cuore battere più velocemente del solito, ma poi ripensai alla mia paura e sospirai.

Nick: Allora Dylan, ho visto che il mio appartamento è sbloccato, ho paura che ci siano dei ladri all'interno..

Dylan: Dei ladri?? Non verranno mai qua, è una zona considerata povera.

Nick: Te lo giuro, vieni a vedere.
Te lo ripeto, perfavore..
Ho anche visto la porta un po' ammaccata.

Dylan accettò e si mise velocemente un pantalone della tuta e una felpa nella sua camera.

Dylan's pov

Stavo cercando di trattenere le risate il più possibile, perché sapevo perfettamente che nel suo appartamento c'era la sua adorata mogliettina.

Appena finito di vestirmi, ci dirigemmo verso il suo appartamento dove Nick mi mostrò l'ammaccatura sulla porta.

Vedevo Nicholas tremare sul posto, poveretto, se solo sapesse chi c'è dall'altra parte. Sicuramente ritornerà a sorridere.

Dylan: Allora? Apri la porta su, così vediamo se ci sono questi ladri.

Nick: C-cosa? così? Senza nulla per poterci difendere? Non ha senso.

Senza far finire di parlare Nick, spalancai la porta e mi trascinai dietro.

Era tutto silenzio, tranne per una figura seduta per terra che emetteva singhiozzi.
Notai che la ragazza di prima, ovvero la cara mogliettina di Nicholas stava piangendo. Oh. Chissà che sarà successo

Alzai lo sguardo e guardai Nick con uno sguardo interrogativo, lui mi rispose con li stesso sguardo ma sembrava anche sorpreso.

Nick: Emily? Che ci fai qui? Perché stai piangendo... Va tutto bene?

Lei non rispose, così Nicholas si chinò vicino a lei e le prese le guance con la mano.
Che scena patetica.
Sospirai e rimasi lì a guardare la scena.

Nick: per favore, rispondimi! Cosa c'è che non va?

Emily: S-smettila! Lo sapevo! Come hai potuto?!?

Per spezzare un po' la tensione sorrisi e guardai Nicholas

Dylan: beh! Hai trovato il tuo ladro.

Entrambi mi guardarono con un sopracciglio alzato ma non mi risposero realmente

Nick: Emily... Di cosa stai parlando?

Emily: di questo!

La ragazza tirò fuori la matita per gli occhi, per preciso la mia matita per gli occhi.
L'ho riconosciuta dal tappo rotto e dalle mie iniziali scritte nella parte centrale

Nick: Cosa? Dove l'hai preso questo?

Emily: smettila di fingere! Pizza con gli amici eh? Dove vai ogni giorno? E per questo che non mi rispondi?

Ormai la ragazza aveva inziato a gridare, mi stavano scoppiando le orecchie!

Nicholas ancora con tono calmo cercava di capire cosa stava succedendo e cercava di difendersi.

Emily: Non sai più cosa dire?

Dylan: È mia.

Emily: Cosa?

Dylan: la matita. È mia.

Lei mi guardò sospettosa e poi rivolse uno sguardo a Nicholas e di nuovo a me

Emily: No. Non è vero. Smettetela entrambi!

Dylan: perché non ci credi? Non pensi che gli uomini si possano truccare? La trovo molto chiusa come mentalità

Emily: Non ho detto questo! E che non ci credo! Sicuramente sarai un suo amico e starai nascondendo la verità!!

Dylan: Bene. Vieni un attimo nel mio appartamento di là. Ti voglio mostrare una cosa

Nicholas: cosa?! Cosa stai facendo! Non metterti in mezzo, risolviamo da soli i nostri problemi

Dylan: quindi? Cosa stai aspettando?

Guardai Emily con un sorrisetto e attesi una sua risposta. Dopo qualche secondo Emily mi raggiunse e io mi diressi verso il mio appartamento.

Arrivammo nella mia camera da letto e subito Nick corse a passo deciso

Nicholas: Cosa stai pensando di fare?

Non risposi a Nick e presi il mio borsello da trucco, che aveva lo stesso stile della matita trovata.
Emily guardò sorpresa e prese il borsello tra le mani per osserva gli altri prodotti.

Dylan: Visto? Tutto mio. Poi appunto..come dici tu, siamo amici.
Me la sarò dimenticata quando sono andato a portargli i compiti che mi ha chiesto di stampargli siccome non ha la stampante.

Emily non rispose, aveva un volto sospetto e Nicholas guardò perplesso la scena, stando zitto anche lui.

Dylan: Mmh, troppi dubbi qui.
Guardate che bravo.

Cominciai a tirarmi giù la parte inferiore dell'occhio e colorai la parte interna dell'occhio con una matita nera.
I due mi osservavano con occhi sbarrati e bocca semi-aperta.
Tracciai anche una riga a mo' di eyeliner e mi avvicinai a Nicholas per fargli una emoji sorridente sulla guancia.
Lui restò fermo e, quando Emily lo guardò, sorrise impacciato.

Dylan: Vuoi anche tu una faccina, Emily?

Emily: E-emh.. no grazie.

Osservai il volto di Nicholas e capii che lo stavo difendendo infatti, stranamente, riuscí a stare al gioco.

Nick: Amore, diciamo che spesso prova i nuovi trucchi su di me.
Ormai ho capito che devo lasciarlo fare, altrimenti non mi stampa le verifiche!

Emily non rise, continuò a restare guardinga e uscì dal mio appartamento per andare a riprendersi la borsa.

Emily: Va bene.. dai amore, scusami. Ho dubitato di te quando invece non eri altro che una cavia per il trucco del tuo collega.
La distanza mi ha fatta uscire di testa, pensavo al peggio

La ragazza abbassò lo sguardo intimidita e Nick si avvicinò ad abbracciarla.
Che disgusto.
Nick è così fottutamente carino ma anche dannatamente idiota.
Si vede lontano un miglio che non ha questo forte sentimento, bah.

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