CAPITOLO 8

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Nicholas pov

Mi risvegliai con un maldi testa terribile.
Avevo ancora gli occhi chiusi ma potevo sentire un filo di luce inondarmi il viso e gli uccellini cinguettare.
Ero ancora stanco, sospirai e nascosi il viso sotto al cuscino.

Dopo un po' mi resi conto che il cuscino aveva un odore famigliare, un po' troppo famigliare... e il letto era particolarmente morbido e accogliente. Non ero a casa mia, questo era certo.

Mi alzai di scatto e sbarrai gli occhi: mi trovavo in una stanza grigia e ben decorata, la luce che filtrava dalle tende illuminava gran parte della camera.

Prima di poter lanciare un grido acuto notai che c'era qualcosa o meglio qualcuno vicino a me che si muoveva e russava.

Stavo andando nel panico, dove mi trovavo? Chi era questa persona accanto a me? Ero stato rapito?

Stavo per alzarmi e scappare quando una mano mi trascinò giù nel letto:

Dylan: ritorna a dormire. Sono solo le 6.00.

Nick: DYLAN? COSA? Cosa ci faccio qui? Cosa ci fai TU qui?

Mi sedetti sul letto arrabbiato e con la faccia tutta rossa: come si è permesso a portarmi qui a mia insaputa?!

Dylan si mise a ridere e mi guardò con uno sguardo ancora assonanto

Dylan: Calma Nick. Eri ubriaco e ho pensato che sarebbe stato gentile non abbandonati là.

Nick: tu e gentile sono 2 termini che non possono stare insieme! Non riesci neache a vedere dove sta lo sbaglio!

Dylan sbadigliò e si mise seduto nel letto

Dylan: Suvvia Wave, non fare l'offeso.

Nick: non sono offeso io-

Dylan mi guardò fisso negli occhi con un sopracciglio alzato

Dylan: va tutto bene? Sei tutto rosso. Sarà un po' di febbre.

Nick: N-No... E che mi hai fatto arrabbiare! Voglio solo andarmene a casa e riposarmi un po'! Ogni volta che ci sei tu finisco per avere problemi!

Dyaln: oh sono lusingato

Disse con un sorrisetto mentre si accarezzava i capelli. Io sospirai e mi incamminai verso la porta della sua stanza che era chiusa a chiave.
Ahh sul serio?!

Nick: Spero di non interromperti -dissi ironicamente- ma mi piacerebbe andare se non ti reca troppo disturbo!

Dyaln: Oh Nicholas, sei troppo agitato.
Rilassati.
Perché non mi dici di ieri? Ti sei divertito?

Nick: divertito non è proprio il termine che userei! E ora se non ti dispiace dovrei andare!

Dyaln sosprirò e si diresse verso la porta che aprì con un piccolo chiavistello facilmente apribile

Dyaln: visto, era semplice

Disse con un sorriso stampato in faccia

Sbuffai e usci dalla sua stanza correndo verso la porta principale, ma prima di poterla raggiungere sentì chiamare il mio nome

Dyaln: la tua roba! O vuoi passare di nuovo la notte qua?

Sentivo le guance diventare bollenti! Sono uno sbadato... Solo l'idea di passare una notte qua mi... Disgusta.

Corsi nella sua stanza e misi nella borsa tutto ciò che si trovava nel comodino difronte al letto.

Dylan: la chiave si trova sul tavolino all'entrata. Hai bisogno che ti accompagni?

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