Nick's pov
Non sapevo minimamente se andare a quel dannato pub con il mio collega o meno, mi sentivo strano e il cuore era in sobbuglio siccome non ero mai uscito con un collega e tantomeno in un pub!
Solitamente frequentavo biblioteche, salotti e club dei libri...
di certo non questi posti.Decisi di prepararmi perché altrimenti sarei sembrato un pappa molle che non va a fare serata, dunque mi feci una doccia e mi vestii accuratamente con un dolcevita bianco, un jeans e un cappotto nero.
Mi spruzzai qualche goccia di profumo sul collo e poi mi aggiustai i miei capelli castano chiaro.Una volta pronto, salii in auto e attivai google maps siccome non avevo idea di come arrivarci.
Seguii le varie indicazioni e poi arrivai davanti al pub.
Non sembrava di certo un luogo per una birra tra amici, era cupo e l'insegna all'esterno sembrava un' icona porno!
Guardai meglio la scritta e notai un seno disegnato di fianco alla scritta così lessi meglio e notai la scritta "Strip Club".Cosa?!?
Dove diavolo mi ha fatto venire ?
Oh dio santo..
devo calmarmi.Ad un tratto vidi una figura maschile a testa bassa avvicinarsi a me, quando scorsi il viso di Dylan.
Indossava una camicia nera con i primi due bottoni aperti e un jeans scuro stretto.
Rimasi a osservarlo per qualche secondo senza rendermene conto: era vestito completamente in modo diverso da me, ma devo ammettere che così male non stava con quell'outfit fresco.
Alzò il viso e mi accennò un sorriso mentre prese con due dita la sigaretta che teneva tra le labbra e la buttò nel cestino apposito, avvicinandosi maggiormente a me.Dylan: Buonasera Nicholas, sapevo che saresti venuto.
Nick: Sera, in realtà mi sono sentito quasi obbligato, ma non pensare che io lo faccia altre volte.
E poi, che diavolo di posto è questo??Dylan: È un pub, o meglio, uno strip club.
Sta' tranquillo, ci divertiremo.
Entriamo daiMi avvolse un braccio attorno alle spalle e mi spinse per entrare in quel locale losco.
Lo guardai male ma lui non se ne accorse nemmeno, guardava avanti e osservava l'ambiente circostante.
Appena entrati sentimmo la musica tecno a tutto volume e delle ragazze semi nude che ballavano sui pali.
Non ero mai stato in un posto così e sinceramente non ci sarei nemmeno andato.Dylan mi disse di sedermi negli sgabelli al bancone con lui, così lo feci e mi guardai attorno in imbarazzo notando tutti vestiti in modo più libero e già probabilmente ubriachi marci.
Dylan: Tutto ok? Sembri spaesato
Nick: Eh? Io? No no, macchè..solo non ci vengo da un bel po' in un posto pieno di gente nuda.
Dylan: "Posto pieno di gente nuda"?
Wow Nicholas, mi stupisci ogni volta col tuo linguaggio, eppure non sei un prof di Italiano?Nick: Cosa non va? Bah io non lo so, come dovrei chiamarlo? È letteralmente un bordello!
Dylan: Sei pure simpatico, non ti facevo così buffo caro Nicholas.
Nick: Sto solo dicendo la verit-
Il cameriere urlò nel trambusto per chiedere cosa volessimo ordinare e Dylan disse subito un Long Island e poi il cameriere passò a guardare me.
Esitai e poi mi torturai la mano, spostando un attimo lo sguardo sul mio collega che a sua volta stava attendendo la mia risposta per ottenere il suo drink.Nick: Una sprite, grazie.
Dylan e il cameriere aggrottarono le sopracciglia e io mi morsi l'unghia non capendo il perché mi stessero osservando così.
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IL MIO RIVALE PREFERITO
RandomUn giovane insegnante di letteratura di nome Nicholas Wave dopo anni di insegnamento in una semplice scuola media decide di trasferirsi a Brooklyn per un nuovo inizio ed un nuovo lavoro nella elegante e raffinata scuola "Rite Olympia Academy". Per N...